[Pace] Il Wall Street Journal spiega perché la controffensiva ucraina non ha successo



Offensiva ucraina "lenta e costosa": non ha copertura aerea

"Perché l'offensiva dell'Ucraina sarà probabilmente una lenta e costosa avanzata", titola il Wall Street Journal del 19 giugno scorso. Sottotitolo: "Kiev e Mosca hanno trascorso mesi preparandosi per combattere lungo un vasto fronte".

I giornalisti Daniel Michaels e Isabel Coles spiegano: "L'ortodossia militare afferma che un esercito in fase offensiva che si scontra con nemici schierati dovrebbe iniziare con bombardamenti aerei, seguite da un assalto terrestre travolgente che avanza sotto elicotteri armati che aprono un varco con degli attacchi. L'Ucraina non ha avuto questa opzione".

A causa della mancanza di una robusta forza aerea, le truppe di Kiev stanno cercando di compiere un'impresa che poche moderne forze militari hanno tentato.


Il ruolo delle mine e degli elicotteri russi

Nel sito ilpost.it si può leggere:

Su tutti i fronti si segnalano limitati avanzamenti dell’esercito ucraino, peraltro negati dal ministero della Difesa russo, che sostiene di aver respinto tutti gli oltre 250 attacchi. L’Ucraina invece rivendica di aver liberato 113 chilometri quadrati di territorio e otto fra paesi e cittadine. Sono comunque vittorie limitate e molto parziali, che non hanno cambiato sostanzialmente la linea del fronte. Gli attacchi di terra sono stati spesso preceduti da un lancio di missili a lungo raggio, gli Storm Shadow forniti dal Regno Unito: l’obiettivo ucraino è colpire i centri di rifornimento e di comando dietro le linee russe, isolando così i soldati al fronte. La tattica funzionò lo scorso anno nella precedente offensiva, quando furono decisivi i lanciarazzi statunitensi Himars. Le sommarie indicazioni che arrivano dal fronte lasciano intendere però che le truppe ucraine stiano trovando una resistenza decisamente maggiore che in passato: sono state attaccate anche da missili ed elicotteri. Uno dei problemi maggiori incontrati dalla controffensiva è la presenza sul fronte di centinaia di migliaia di mine, piazzate dall’esercito russo anche utilizzando lanci con razzi mossi da unità mobili. Le mine si stanno rivelando più letali di quanto previsto, anche perché difficili da individuare e da mappare.



Combattimenti violentissimi: "La Russia ha un grande vantaggio"

Su tempi.it si legge quanto segue.

Il viceministro della Difesa, Hanna Maliar, ha parlato di combattimenti «violentissimi» che hanno permesso ai soldati di Volodymyr Zelensky di progredire di 300-500 metri in diverse direzioni verso le città costiere di Mariupol e Berdiansk. Funzionari occidentali hanno però parlato al Guardian di progressi «lenti e costosi» per l’Ucraina: «La Russia ora si difende e ha un grande vantaggio»


Perdite ingenti per l’Ucraina

Come temuto dal presidente dell’Ucraina, la controffensiva si sta rivelando difficile e sanguinosa a causa delle fortificazioni edificate dalla Russia. Nell’ultima settimana Kiev ha conquistato un pugno di villaggi, vicini alla prima linea di difesa russa, ma secondo la versione fornita da Vladimir Putin, e di conseguenza tutt’altro che attendibile, avrebbero perso un numero di soldati dieci volte superiore rispetto alla Russia, oltre che 160 carri armati e 360 veicoli blindati (il 30 per cento di quelli ottenuti dai paesi occidentali). L’Ucraina ha ammesso di aver sofferto perdite, senza però entrare nei dettagli. Secondo gli analisti militari polacchi di Rochan Consulting, la Russia ha distrutto o catturato la metà dei Leopard donati a Kiev in grado di attraversare i campi minati russi. Anche un settimo dei Bradley a disposizione dell’Ucraina sono stati distrutti.


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