[Pace] Cremlino: dopo referendum attacco a Donbass sarà attacco a Russia.



Cremlino: dopo referendum attacco a Donbass sarà attacco a Russia

Se in Donbass, dove si vota oggi per il referendum vincerà il sì per l’unione con la Russia, Mosca considererà ogni attacco contro questo territorio come «un attacco al proprio territorio». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.

corriere.it

Mosca: la guerra nucleare non avrebbe vincitori

«Una guerra nucleare non deve mai essere combattuta» perché «non ci possono essere vincitori». Lo ha detto Alexander Venediktov, vice segretario del Consiglio di sicurezza nazionale russo, in una conferenza sul 60/o anniversario della crisi dei missili a Cuba. «Uno scontro con gli Usa e la Nato, che farebbe rischiare un aperto conflitto militare, non è nei nostri interessi», ha affermato da parte sua il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov in un messaggio video allo stesso evento. Ryabkov ha tuttavia accusato gli Stati Uniti e la Gran Bretagna di «spingere Kiev a portare le ostilità sul territorio russo». Lo riferisce la Tass.

corriere.it


Mosca: non minacciamo nessuno con armi nucleari

La Russia «non minaccia nessuno con armi nucleari, i criteri per il loro utilizzo sono descritti nella dottrina militare e specificati nei fondamenti della politica statale della Federazione russa in materia di deterrenza nucleare». Lo ha dichiarato il viceministro degli Esteri di Mosca, Serghei Ryabkov, come riporta Ria Novosti.

corriere.it


Cremlino: dopo referendum attacco a Donbass sarà attacco a Russia

Se in Donbass, dove si vota oggi per il referendum vincerà il sì per l’unione con la Russia, Mosca considererà ogni attacco contro questo territorio come «un attacco al proprio territorio». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.

corriere.it


Media, da Usa moniti in privato a Mosca su minaccia nucleare

Gli Usa hanno inviato per diversi mesi comunicazioni private a Mosca, anche attraverso il dipartimento di Stato, ammonendo la leadership russa sulle gravi conseguenze che seguirebbero l’uso dell’arma nucleare. Lo rivela il Washington Post, citando dirigenti americani, secondo cui i messaggi sottolineano quello che Joe Biden e i suoi consiglieri hanno esposto pubblicamente. La Casa Bianca ha deciso però di mantenere deliberatamente vaga la natura delle conseguenze, in modo che il Cremlino si preoccupi della reazione Usa.

corriere.it


I motivi per i quali la Cina è preoccupata per la guerra

(Guido Santevecchi) L’apparente presa di distanza di Pechino dall’escalation militare russa, la sua richiesta di dialogo per un cessate il fuoco in Ucraina sembra riaprire la strada verso un negoziato che coinvolga Cina e Stati Uniti nelle pressioni per portare a un accordo pacificatore tra Mosca e Kiev. Ma Xi Jinping sta giocando una doppia partita, nella quale la tattica ucraina serve a coprire la strategia sull’obiettivo principale: Taiwan. Lo ha ricordato con parole estremamente dure il suo ministro degli Esteri Wang Yi, parlando all’Asia Society a New York. Ha detto Wang che «se gli Stati Uniti non cambiano rotta nei confronti della Cina, il confronto diventerà inevitabilmente conflitto». Il diplomatico ha cerchiato di rosso, per l’ennesima volta, Taiwan, sostenendo che la questione taiwanese sta crescendo e diventando «il più grande pericolo per le relazioni Cina-Usa, con un potenziale devastante».

corriere.it