[Pace] Avvenire: "Dopo il referendum in Donbass la Russia potrà dispiegare la dottrina nucleare difensiva che prevede l’uso di ordigni atomici tattici"



La Duma ha approvato a Mosca un disegno di legge secondo cui rischia la reclusione fino a 15 anni chi si oppone al servizio militare durante il periodo di mobilitazione o legge marziale, mentre a oggi questo reato è punibile con condanne fino a cinque anni.

Inoltre, sono state apportate modifiche all'art. 332 del codice penale riguardanti la “mancata esecuzione di un ordine”. Si prevedono pene da due a tre anni per un subordinato che si oppone a un comando dato da un superiore “durante un periodo di legge marziale, in tempo di guerra o in condizioni di conflitto armato o operazioni di combattimento, nonché per aver rifiutato di partecipare a forze armate o ostilità”. Anche in questo caso c'è stato un inasprimento delle pene, che saranno ancora più severe, tra i 3 e i 10 anni di reclusione, se il reato viene commesso “durante la legge marziale, in tempo di guerra o in condizioni di conflitto armato o operazioni di combattimento, nonché per avere rifiutato di partecipare a operazioni militari o ostili, che hanno comportato gravi conseguenze”.

Si può leggere il combinato dell’indizione dei referendum per l’annessione ufficiale del Donbass e le nuove norme sul servizio militare come parte di un unico disegno di fronte alle difficoltà di contrastare la controffensiva ucraina. Se Lugansk, Donetsk e Kherson e Zaporizhzhia diventano parte integrante della federazione, allora i tentativi ucraini di riconquistare quei territori potranno essere considerati, paradossalmente, da parte russa come un’aggressione al proprio suolo e giustificare una mobilitazione bellica estesa in patria, che i giovani non potranno rifiutare.

Inoltre, dicono alcuni analisti e temono i generali americani, sul territorio auto-proclamato russo sarà possibile dispiegare la dottrina nucleare difensiva, che prevede l’uso di ordigni atomici tattici (capaci di diffondere radiazioni e morte per un paio di chilometri) sul fronte dei combattimenti, quando vi sia una minaccia al territorio nazionale. Tale scenario è quello che preoccupa Biden, esitante a fornire missili a gittata maggiore: un attacco ucraino alla Crimea potrebbe scatenare la risposta russa con armi non convenzionali.

Andrea Lavazza (Avvenire)

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