[Pace] In partenza per l'Ucraina: Stop the War Now



Roma, 22 ago. (Adnkronos) -  Ucraina: Sacco (Pax Christi), 'sei mesi di conflitto, guerra sconfitta dell'umanità'* 
(Giz/Adnkronos)

"La guerra è la sconfitta dell'umanità, pensavamo che non l'avremmo più vista e invece sono sei mesi che siamo coinvolti in questo conflitto. Quando c'è una guerra il primo pensiero va alle vittime e ora rischiamo di dimenticarcelo. Pax Christi ha sempre preso una posizione ferma, come il Papa che ha sempre tenuto la barra dritta e noi abbiamo tentato di farlo con lui". Lo ha detto all'Adnkronos Don Renato Sacco, consigliere nazionale di Pax Christi a quasi sei mesi dall'inizio della guerra in Ucraina, annunciando inoltre che una nuova carovana 'Stop the War Now' partirà il 29 agosto prossimo per l'Ucraina. 

E' fondamentale per Don Renato Sacco "stare sempre dalla parte delle vittime. Fino ad adesso abbiamo vissuto sei mesi di grandi discussioni in cui la parola vittima non usciva mai, come anche non usciva mai la parola pace. Guerra, armi, vincere anche oggi rischiano di essere le parole d'ordine. E ancora, in alcuni programmi tv c'è stato qualcuno che ha citato il detto latino 'Si vis pacem, para bellum', 'se vuoi la pace, prepara la guerra'. Sentirlo dire in diretta in tv e sentire teorizzare che per risolvere questa situazione bisogna applicare un tale detto, è davvero molto triste e provoca una grande amarezza. E' mai possibile che si pensi che la guerra possa essere la soluzione?". 

"Noi da sempre non condividiamo la priorità dell'invio delle armi. Credo che se non vogliamo la guerra dobbiamo abbassare e non aumentare il livello di tensione del conflitto, buttare benzina sul fuoco non procura la pace. Guerra più guerra non fa pace. A sei mesi dalla guerra la situazione non sembra cambiare, si sono buttati milioni e milioni, se non miliardi di investimenti in armi e qualcuno dice che questa guerra durerà ancora a lungo. Trovo che sia pazzesco che invece di trovare i modi per finirla si lavori per convincerci che sarà lunga".

"Sia ben chiaro che questa situazione è totale responsabilità di Putin che è da condannare, ma io credo che siano da condannare Putin come anche tutti quelli che scelgono la guerra, per esempio la Nato, - afferma ancora Don Renato Sacco - e non dimentichiamo che c'è una prospettiva tragica di possibile utilizzo di armi nucleari.

"Oggi siamo sempre più convinti che bisogna mettere in campo la diplomazia, la politica, tutto meno che le armi. Per questo lunedì 29 agosto partirà la carovana Stop the War Now che andrà ad Odessa e a Mykolaiv. Noi scegliamo di essere vicino alle vittime e vicino a chi si oppone alla guerra sia in Russia che in Ucraina. - conclude Don Renato Sacca - Io giro sempre con un nastrino verde sulla camicia, non ha niente a che vedere con la campagna elettorale italiana, ma è la forma di protesta in Russia di chi non vuole la guerra. Sappiamo che chi protesta in Russia va in prigione, e allora chi si oppone lega il nastrino verde, la fusione del giallo e dell'azzurro, in luoghi pubblici, anonimi, proprio per indicare che in quel luogo ci sono persone che si oppongono alla guerra. E infine non dobbiamo dimenticare gli obiettori in Ucraina, che sono almeno 500, uno di questi è un giornalista e sarà processato nuovamente il 4 settembre: Credo -conclude- che la comunità internazionale dovrebbe aiutare queste perone più che parlare di armi e di guerra".