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[Pace] Peppe Sini contro la guerra in Ucraina: un appello in undici punti
- Subject: [Pace] Peppe Sini contro la guerra in Ucraina: un appello in undici punti
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Sat, 26 Mar 2022 07:59:40 +0100
ALCUNE PAROLE DETTE ALLA STAZIONE FERROVIARIA
Messe per iscritto qualche ora dopo, queste sono alcune delle parole dette in una conversazione in una stazione ferroviaria dell'Alto Lazio nel primo pomeriggio del 25 marzo 2022 da una persona amica della nonviolenza che non dimentica mai che la guerra sempre e solo consiste dell'uccisione di esseri umani, da una persona amica della nonviolenza che non dimentica mai che il primo dovere e' salvare le vite, da una persona amica della nonviolenza che non dimentica mai che ogni vittima ha il volto di Abele, che ogni persona uccisa e' un nostro fratello, una nostra sorella. Uccidere e' il crimine piu' orribile. La guerra, che di innumerevoli uccisioni consiste, e' il piu' grande dei delitti, la piu' grande delle follie. Venga presto il tempo della pace, venga presto l'ora dell'umanita'. Ogni persona agisca per fermare la guerra, ogni persona agisca per salvare le vite: e' il primo dovere.
*
Provo a dire ancora una volta le cose che e' necessario dire.
Primo: cessate il fuoco, cessate di uccidere. Nulla vale quanto una vita umana, ogni essere umano ucciso e' una catastrofe per l'umanita'. Cessate il fuoco, cessate di uccidere.
Secondo: occorre soccorrere il popolo ucraino aggredito inviando aiuti umanitari, ricostruendo le citta' distrutte; occorre soccorrere, accogliere, assistere ogni persona in fuga dalla guerra.
Terzo: inizino i negoziati e con i negoziati tacciano le armi, prima che altre persone muoiano; inizino i negoziati e con i negoziati tacciano le armi, prima che la guerra si estenda ancora di piu'; inizino i negoziati e con i negoziati tacciano le armi, prima che la guerra diventi apocalisse atomica, annientamento dell'umanita'.
Quarto: torni in Russia l'esercito russo, troppe persone sono gia' morte; risponda dei suoi crimini il governo russo, troppe persone sono gia' morte.
Quinto: gli Stati Uniti d'America e l'Unione Europea cessino di inviare armi usando il popolo ucraino come vittima sacrificale; cessino di alimentare la guerra e le stragi; cessino di fare del male al popolo ucraino, al popolo russo e a tutti i popoli europei.
Sesto: la Nato, l'organizzazione terrorista e stragista le cui pluridecennali criminali iniziative sono alla radice della scellerata follia del governo russo, sia sciolta in quanto organizzazione criminale, ed i suoi vertici siano processati e condannati per i crimini di guerra e crimini contro l'umanita' commessi nell'arco di decenni.
Settimo: il governo italiano che invia armi assassine in un paese in guerra, in flagrante violazione della legge vigente e della Costituzione repubblicana, risponda in tribunale della sua incostituzionale azione effettualmente omicida.
Ottavo: l'Onu invii immediatamente in Ucraina forze di interposizione non armate e nonviolente: milioni di unita' di interposizione non armate e nonviolente, e fermi cosi' la guerra.
Nono: cessino immediatamente le cosiddette "sanzioni" che colpiscono unicamente le classi oppresse e le persone povere in tutta Europa, ed invece di contrastare la guerra la favoreggiano.
Decimo: l'umanita' cominci subito il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti, prima che le armi e gli armigeri distruggano la civilta' umana.
Undicesimo: solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe. E' l'ora della conversione alla nonviolenza. L'unica difesa vera, l'unica difesa giusta, l'unica difesa possibile, e' la difesa popolare nonviolenta.
*
Cessi la strage in Ucraina.
Cessi la strage in Yemen.
Cessi la strage nel Mediterraneo.
Cessino le stragi ovunque.
*
Abolire la guerra invera la democrazia.
Abolire la guerra abbatte le dittature.
Abolire la guerra fa cessare il razzismo e la schiavitu'.
Abolire la guerra apre la via a una vita degna per l'intera umanita'.
*
Solo il disarmo salva le vite.
Solo il disarmo libera i popoli.
Solo il disarmo apre all'universale convivenza, alla solidarieta' che ogni essere umano riconosce e raggiunge e difende e conforta e sostiene, alla condivisione del bene e dei beni, alla sobria felicita' cui ogni essere umano ed ogni umano consorzio hanno diritto.
Solo il disarmo fa cessare le uccisioni.
*
Ogni vittima ha il volto di Abele.
Occorre opporsi al male facendo il bene.
Occorre contrastare la violenza con la nonviolenza.
Occorre riconoscere l'umanita' di ogni essere umano.
Occorre agire nei confronti di ogni altra persona cosi' come vorresti che ogni altra persona agisse verso di te.
Occorre condividere tutto il bene e tutti i beni.
Difendere la pace e' possibile solo con la nonviolenza.
Difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani e' possibile solo con la nonviolenza.
Difendere quest'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera, quest'unico mondo vivente di cui siamo insieme parte e custodi, e' possibile solo con la nonviolenza.
Difendere la dignita' umana dall'orrore e' possibile solo con la nonviolenza.
Difendere l'intera storia umana dall'inabissamento e' possibile solo con la nonviolenza.
Salvare le vite e' il primo dovere.
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo
Viterbo, 25 marzo 2022
Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, e-mail: centropacevt at gmail.com
Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e' una struttura nonviolenta attiva dagli anni '70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E' la struttura nonviolenta che oltre trent'anni fa ha coordinato per l'Italia la piu' ampia campagna di solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". Da alcuni mesi e' particolarmente impegnata nella campagna per la liberazione di Leonard Peltier, l'illustre attivista nativo americano difensore dei diritti umani di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente, da 46 anni prigioniero innocente.
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