[Pace] L’Occidente giustamente condanna il bavaglio ai media russi. Sarebbe tuttavia più persuasivo se il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, fosse libero



Estradizione di Julian Assange

Il caso va archiviato

L’Occidente giustamente condanna il bavaglio ai media russi. Sarebbe tuttavia più persuasivo se il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, fosse libero
22 marzo 2022
Bernd Pickert
 Tradotto da Stefano Porreca per PeaceLink
Fonte: taz.de - 15 marzo 2022

La decisione presa in Gran Bretagna di negare al fondatore di Wikileaks, Julian Assange, il ricorso alla Corte Suprema nella controversia sulla sua estradizione negli Usa non segna ancora la conclusione della querelle giudiziaria. Tuttavia, per il 50enne, è un duro colpo.

A ragione i governi occidentali, le organizzazioni umanitarie e gli organi di informazione serrano le file nel condannare la propaganda statale russa e il bavaglio alla libertà dei media e d’informazione. L’estremo contenimento delle notizie sulla guerra di aggressione all’Ucraina, che non va neppure chiamata «guerra», è però solo l’esacerbazione dell'uniformazione dei media che è in atto da anni.

Eppure quanto più persuasive potrebbero apparire le argomentazioni dell’Occidente, se nel frattempo chi ha reso pubblici i più grandi crimini di guerra della potenza egemonica di questo stesso Occidente, non rischiasse 175 anni di reclusione. Siamo d’accordo: il procedimento contro Assange va archiviato. Va finalmente rimesso in libertà, e subito.

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