[Pace] Aumenta il numero dei giornalisti russi che stanno ripudiando la guerra



In Russia cresce la mobilitazione per la pace e l'opposizione alla guerra in Ucraina. 

Takiye Dela, in homepage pubblica, ha scritto un messaggio che lascia ben poco all’interpretazione:

La guerra è morte. Chiediamo a tutti i nostri lettori, iscritti, sostenitori, a tutte le ONG con cui collaboriamo, a tutti coloro che vedono questo testo: prendetevi cura dei vostri cari. Parlate ai bambini di come la guerra sia una catastrofe, un male, un errore. Facciamo appello a quelle persone al potere in Russia che sono ancora pronte per decisioni indipendenti: fermiamo i combattimenti. Fermiamo la morte. Facciamo appello a chi ora si trova nelle città dove si sentono esplosioni e spari: perdonateci. Mi dispiace che non abbiamo fermato il disastro prima, molti anni prima di questo giorno. Oggi è il primo giorno di guerra che abbiamo perso perché è iniziata.

Non ci sono però solo i giornali riconosciuti come indipendenti. Anche tra i media governativi, che tra le loro pagine non hanno mai parlato di guerra, ma solo di “operazioni militari”, ci sono dei giornalisti che – in modo laterale – si oppongono alla guerra. Sono quasi trecento i giornalisti russi che hanno firmato una lettera che dice: “Noi, corrispondenti dei media russi ed esperti che scriviamo sulla politica estera russa, condanniamo l’operazione militare lanciata dalla Federazione Russa in Ucraina.
La guerra non è mai stata e non sarà mai un metodo per risolvere i conflitti e non c’è alcuna giustificazione per questo.” Tra le firme anche giornalisti dell’agenzia russa Tass o del sito news RT, apertamente controllati dal Cremlino.


Fonte: Radio Popolare 

https://www.radiopopolare.it/i-media-russi-riconoscono-la-follia-della-guerra/