[Pace] A Genova: "Diciamo No a qualunque coinvolgimento militare dell’Italia nella crisi ucraina"
- Subject: [Pace] A Genova: "Diciamo No a qualunque coinvolgimento militare dell’Italia nella crisi ucraina"
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Wed, 16 Feb 2022 22:46:06 +0100
Questo è il volantino utilizzato oggi (mercoledì 16 febbraio) durante la 1029° ora in silenzio per la pace a Genova sui gradini del palazzo ducale durante la 1029° ora in silenzio per la pace per dire NO ALLA GUERRA IN UCRAINA
Diciamo No a qualunque coinvolgimento militare dell’Italia nella crisi ucraina. Da decenni vergognose bugie hanno fornito giustificazioni a guerre aggressive. Un’abitudine particolarmente presente nei governi degli USA: Dal fantomatico “incidente del Tonchino” che giustificò l’aggressione al Vietnam alle finte provette di antrace agitate da Colin Powell di fronte all’assemblea delle nazioni Unite nel 2003 per giustificare l’aggressione all’Iraq; dal “cormorano nel petrolio”, in realtà un animale prelevato dallo zoo, alla presenza di Bin Laden in Afghanistan scoperto e linciato in Pakistan dai marines statunitensi.
Fortunatamente esistono giornalisti disposti a svolgere con coscienza e coraggio il proprio mestiere; ma in assenza di informazioni davvero indipendenti diffideremo di qualunque “casus belli” che giustifichi un intervento USA o NATO in Ucraina.
“Fornirò un casus belli propagandistico. Non importa la sua credibilità. Al vincitore non chiederanno se aveva detto la verità” aveva dichiarato Adolf Hitler il 2 agosto 1939, al momento dell’invasione della Polonia
Diciamo no all’aumento delle spese militari italiane ’Italia spenderà nel 2022 ben 25 miliardi di euro per la difesa. Non male, per un paese che “ripudia la guerra”. Non male, per un paese con scuola, salute e welfare allo sfascio. Non male, per un paese dove il numero dei poveri aumenta ogni giorno
Previsioni catastrofiche sottolineano che una guerra nel cuore dell’Europa potrebbe aprire la strada all’uso di armamento nucleare. E l’Italia, purtroppo, custodisce ben 90 ordigni atomici, appartenenti alle forze armate degli Stati Uniti. Un rischio immenso, aggravato dal fatto che le procedure per l’uso di tali pericolosissimi ordigni sono sempre più spesso affidate a procedure informatiche difficilmente controllabili.
Diciamo NO alla NATO: L’alleanza dell’Italia con gli USA, che di fatto occupano il nostro paese da sessant’anni, moltiplica per il nostro paese i rischi di guerra. Non dimentichiamo che nel sottosuolo italiano vengono “custoditi” circa 90 ordigni nucleari. Questo fa sì che gli USA ne abbiano il completo controllo (l’Italia, formalmente, non è un paese nucleare); ma fa diventare un bersaglio il nostro territorio
Diciamo no al “ricatto del gas”: il gas russo arriva in Italia tramite condutture che attraversano l’Ucraina ad un terzo del costo che avrebbe se lo acquistassimo dalle multinazionali statunitensi che lo trasportano attraverso gasiere. Ma è mai possibile che per vendere un po’ di gas si debba mettere il mondo a ferro e fuoco?
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