La dichiarazione finale dell'opposizione siriana laica alla Conferenza di Ginevra



Dichiarazione di Ginevra

 

La conferenza Internazionale per una Siria democratica si è svolta a Ginevra lunedì e martedì’ 28 e 29 gennaio. La conferenza intende promuovere e incoraggiare un dialogo reale tra le strutture democratiche delle opposizioni siriane in un dialogo aperto sulle conseguenze delle violenze, il rischio di divisioni settarie e il futuro del progetto democratico; intende inoltre incoraggiare cooperazione, sinergie e coordinamento tra le varie parti politiche, la società civile e i movimenti sociali in Siria, e promuovere l’impegno per un vero programma di transizione verso uno stato civile e democratico in Siria. Al termine della conferenza è stata emessa la seguente dichiarazione:
Dichiarazione di Ginevra
Sulla base di una profonda convinzione della necessità di proteggere la Siria e il suo popolo, e di fronte al rischio di distruzione dell’unità nazionale risultante da decenni di un ininterrotto regime dittatoriale corrotto, le organizzazioni e le forze democratiche presenti a questo incontro si impegnano a salvare la Siria da una situazione catastrofica, a indirizzarla su un cammino sicuro attraverso l’unificazione delle forze sociali basata su democrazia, pluralismo ed uguaglianza, acquisendo il supporto di tutte le forze esterne internazionali e del mondo arabo a sostegno delle legittime rivendicazioni del popolo siriano per il rovesciamento di un regime dittatoriale e l’istituzione di uno stato democratico e civile, a partire dai seguenti punti:
 
1. Considerare l’Accordo Internazionale di Ginevra come valida base per l’implementazione, e come prima e più importante punto fermare immediatamente le violenze.
 
2. Lavorare alla creazione di un processo politico attraverso negoziati tra l’opposizione e il regime al fine di applicare l’Accordo Internazionale di Ginevra, emettere una dichiarazione costituzionale sulla base della quale creare un governo con pieni poteri per la gestione di questa fase, e lavorare alla creazione di una legislatura equa ed di elezioni presidenziali sotto la supervisione internazionale.
 
3. Convocare la seconda Conferenza Internazionale di Ginevra che da una parte prenda in esame gli sviluppi sul campo e le richieste e dall’altra la presenza di un meccanismo vincolante per quanto riguarda i risultati dei negoziati, secondo il Capitolo IV del Consiglio di Sicurezza.
 
4. Fornire soccorsi umanitari immediati, lavorare per il ritorno alla normalità di tutti i rifugiati siriani e gli sfollati, lavorare per il loro ritorno in appropriate e sicure sistemazioni nel paese, curare i feriti e fornire compensazioni ai danneggiati, ristabilire le istituzioni sanitarie e l’istruzione, e dare inizio alla ricostruzione.
 
5. Lavorare per l’unità del popolo e del paese, per l’uguaglianza di tutti i siriani, per istituzione di un sistema politico rispettoso dei diritti umani e delle libertà personali e pubbliche sulla base delle convenzioni internazionali, e per una società moderna e contemporanea, una società di cittadinanza egualitaria.
 
6. Per la messa in opera dell’accordo, i presenti convengono sulla formazione di due comitati:
 
A – un comitato incaricato della creazione di un Polo Democratico Civile in Siria, per le comunicazioni con le forze dell’opposizione in tutte le sue manifestazioni;
 
B – un comitato incaricato delle relazioni e del coordinamento con la comunità internazionale e con la società civile globale, in aiuto alla realizzazione degli obiettivi della rivoluzione siriana in libertà, civiltà e totale sovranità.
 
Ginevra
29 Gennaio 2013
Traduzione dall’inglese di Giuseppina Vecchia