TUNISIA. Scomparsi, tensioni all’ambasciata italiana

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TUNISIA. Scomparsi, tensioni all’ambasciata italiana

gen 11th, 2013

Una calca di circa 200 persone si è spinta oggi contro l’ambasciata italiana a Tunisi: sì è trattato dei parenti dei circa 250 tunisini che sono dati per scomparsi, ma che sono stati visti sbarcare in Sicilia nel marzo 2011 grazie alle immagini trasmesse dai telegiornali italiani.
I genitori e gli amici degli scomparsi hanno quindi insistentemente bussato alla porta della rappresentanza diplomatica italiana, sventolando le fotografie dei ragazzi di cui non si ha notizia, se non qualche sporadica telefonata da parte di alcuni di loro, hanno urlato slogan e in più occasioni si sono sfiorati momenti di tensione.
“C’è già stato un incontro con il Presidente Napolitano e con rappresentanti del Parlamento italiano – ha spiegato Maryam Mnaouar, del Parti Tunisien – ma al momento i 250, sicuramente sbarcati in Italia, sembrano essere inghiottiti dal mistero più assoluto. Il ministro degli Interni ha ricevuto dal governo tunisino impronte digitali di scomparsi di almeno un decennio prima, cosa che ha confermato la stessa Anna Maria Cancellieri, mentre ai parenti degli scomparsi continuano a giungere informazioni contraddittorie e confuse circa la loro sorte”.
“Proprio ieri – ha concluso la Mnaouar – è stata aperta un’inchiesta dalla Giustizia tunisina sull’operato di Silvio Belrusconi, Beji Caid Essebsi e Hamadi Jbeli, rispettivamente ex ed attuale primo ministro della Tunisia, grazie ad una nostra denuncia”.
L’ambasciata italiana a Tunisi ha fatto sapere, attraverso un funzionario, che della cosa se ne stanno occupando i ministeri degli Interni di entrambi i paesi, ma è palese che più il tempo passa, più cresce la rabbia dei genitori dei ragazzi tunisini per un muro di omertà istituzionale che, al momento, appare insormontabile.