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da Qara , Siria : una lettera di padre Daniel Maes
- Subject: da Qara , Siria : una lettera di padre Daniel Maes
- From: "valeria.sonda at alice.it" <valeria.sonda at alice.it>
- Date: Sun, 6 Jan 2013 06:36:36 +0100 (CET)
Cari tutti,
a quanti ci chiedono della nostra incolumità: al di
fuori resta di tanto in tanto molto pericoloso, ma noi rimaniamo
provvisoriamente al sicuro dentro il nostro Monastero
Cari tutti,
Tutti hanno dato una forte testimonianza di unità, in particolare i musulmani, che dicono che nella Costituzione non c'è "Maggioranza" e "Minoranza", che l'Islam non è la religione della Siria e che in Siria non vi è "guerra di religione" e ritengono che i cristiani di Siria non possono andare via. Tutti parlano di una cospirazione dell’Occidente.
A
uno dei musulmani è stato chiesto: quanti musulmani ci sono ora in Siria?, e
lui ha risposto: 18 milioni. Quando gli è stato chiesto: quanti cristiani ci
sono? egli ha risposto ancora: 18 milioni. Noi siamo sempre stati insieme, ha
detto, e abbiamo sempre celebrato insieme Natale e Capodanno. Solamente adesso
ci tocca portare la sofferenza di vedere i quartieri cristiani devastati. Ma
attraverso il dialogo e la pace l’unità della Siria si potrà
recuperare.
In questa Domenica abbiamo ricevuto
una notizia particolarmente gratificante da Qara. Due settimane fa ci avevano
chiesto di pregare per il rilascio di ufficiali cristiani rapiti in Qara, e di un
farmacista. I rapitori avevano chiesto un milione di Lyre siriane, altrimenti la famiglia avrebbe avuto indietro
solo la testa. Abbiamo recitato tutti i giorni intense preghiere. Dopo una
settimana i rapitori hanno chiesto solo
la metà. Che era comunque inaccettabile. Continuiamo a pregare e oggi veniamo a
sapere che l'uomo è stato rilasciato,
sano e salvo. D'altra parte ci è giunta una nuova richiesta di preghiera urgente
per la liberazione dei quartieri cristiani Mhardeh sopra Hama.
L'Occidente vede in tutta la sua cecità già da 20 mesi "la fine imminente del governo siriano" e "la fuga di Bashar al-Assad". La realtà è diversa. Non appena verrà confermata l'amministrazione di Obama II al Senato, sarà messo sul tavolo il piano di pace per la Siria nel Consiglio di Sicurezza. I boss della NATO che erano contro il piano di pace sono stati messi da parte.
Perciò per ora cercherò di smettere con i miei scarabocchi politici per cercare di dare tutte le opportunità al reciproco dialogo. I miei commenti chiaramente non cambieranno i dialoghi, soprattutto perchè sono scritti per entrambe le parti in una lingua incomprensibile...
Tuttavia, voglio esprimere la mia solidarietà a tutti gli uomini di buona volontà, da ogni angolo o da ogni storia, che vogliono contribuire alla pace in Siria.
A tutti un benedetto 2013!
Cari tutti,
Qara 1
gennaio 2013
Subito dopo la Santa Messa di Santo Stefano riceviamo
la notizia che vi è una interessante intervista da seguire su Almayadeen. Questo
trasmettitore è apparentemente dissociato dal network Jazeera in Qatar ed è ora
domiciliato in Iran. Si sta trattando della questione di come il Natale viene
celebrato quest'anno in Siria. Mostrano: poca gente per le strade di Damasco,
il Patriarca, un deputato della Siria, un uomo dell’ "opposizione" che proclama:
nessuna violenza ma vogliamo la pace, e la madre Agnes-Mariam. Le loro
testimonianze sono di un grande impatto.
Quest'anno Natale è celebrato, ma in modo tanto
diverso. Sia i Patriarchi come i leader musulmani hanno invitato a vivere le
Feste di Natale, ma in modo meno esuberante e contribuendo in tal modo a
soccorrere la gente e le famiglie colpite e in questa guerra , in particolare
i cristiani che soffrono a Homs, Quousseir, Aleppo.Tutti hanno dato una forte testimonianza di unità, in particolare i musulmani, che dicono che nella Costituzione non c'è "Maggioranza" e "Minoranza", che l'Islam non è la religione della Siria e che in Siria non vi è "guerra di religione" e ritengono che i cristiani di Siria non possono andare via. Tutti parlano di una cospirazione dell’Occidente.
L’
Eucaristia della sera è particolarmente dedicata per il lavoro del mediatore di
pace Lakhdar Brahimi, che in Damasco sembra avere buoni contatti con
l'opposizione moderata. Nel frattempo, noi preghiamo per fermare l'esplosione di
violenza che "Gli amici della Siria" in questo momento vogliono
scatenare.
Nel suo discorso di Natale anche Benedetto XVI chiede dialogo e una soluzione politica. Questo è così lontano dai sogni di America, Europa e le roboanti "soluzioni" degli "Amici della Siria" , che sembrano portare solo il caos. Noi offriamo l'Eucaristia ogni giorno per una svolta nei negoziati per una soluzione politica, per Brahimi, che ottiene da noi grande fiducia.
Nel suo discorso di Natale anche Benedetto XVI chiede dialogo e una soluzione politica. Questo è così lontano dai sogni di America, Europa e le roboanti "soluzioni" degli "Amici della Siria" , che sembrano portare solo il caos. Noi offriamo l'Eucaristia ogni giorno per una svolta nei negoziati per una soluzione politica, per Brahimi, che ottiene da noi grande fiducia.
Sì, c'è speranza per la Siria.
L'Occidente vede in tutta la sua cecità già da 20 mesi "la fine imminente del governo siriano" e "la fuga di Bashar al-Assad". La realtà è diversa. Non appena verrà confermata l'amministrazione di Obama II al Senato, sarà messo sul tavolo il piano di pace per la Siria nel Consiglio di Sicurezza. I boss della NATO che erano contro il piano di pace sono stati messi da parte.
Viene discusso questo mese come eventualmente possano
essere dispiegati i "caschi blu" in
Siria.
Anche se la Francia e l'Inghilterra si erano veementemente opposte al piano di pace, non possono far altro che seguire in ciò l'America . Esse hanno tentato senza successo di cambiare il piano di pace di Brahimi.
E poi ci sono anche gli "uomini in campo": i guerrafondai. Gli jihadisti di Hamas, fedeli a Khaled Mechaal, hanno cercato di prendere il campo di Yarmouk, ma sono stati espulsi dall'esercito, solo dopo però essere riusciti a provocare danni.
Ora provano a far qualcosa dentro e fuori Damasco.
Lasciatemi ammettere nel frattempo che tra l'esercito siriano ci sono molte difficoltà. Se i giovani vedono giornalmente amici che uccidono e muoiono, e inoltre sanno che i loro coetanei che si battono contro la Siria molto spesso vengono pagati più di loro, la tentazione di passare dall'altra parte può essere grande. Più dura è la guerra, maggiore è la tentazione.
Anche se la Francia e l'Inghilterra si erano veementemente opposte al piano di pace, non possono far altro che seguire in ciò l'America . Esse hanno tentato senza successo di cambiare il piano di pace di Brahimi.
E poi ci sono anche gli "uomini in campo": i guerrafondai. Gli jihadisti di Hamas, fedeli a Khaled Mechaal, hanno cercato di prendere il campo di Yarmouk, ma sono stati espulsi dall'esercito, solo dopo però essere riusciti a provocare danni.
Ora provano a far qualcosa dentro e fuori Damasco.
Lasciatemi ammettere nel frattempo che tra l'esercito siriano ci sono molte difficoltà. Se i giovani vedono giornalmente amici che uccidono e muoiono, e inoltre sanno che i loro coetanei che si battono contro la Siria molto spesso vengono pagati più di loro, la tentazione di passare dall'altra parte può essere grande. Più dura è la guerra, maggiore è la tentazione.
Detto questo, parliamo ora della gallina occidentale
dalle uova d'oro della rivoluzione siriana: il Libero Esercito Siriano. Questo
non è un esercito, non è libero e non certo siriano, ciò che già si
sapeva.
Sono terroristi provenienti da ogni dove, drogati e pagati dagli sceicchi degli stati del petrolio. Dei distretti, borghi e città, che si suppone siano già sotto il loro controllo, solo la
devastazione è visibile, mentre la popolazione stessa a poco a poco riprende una convivenza pacifica.
Sono terroristi provenienti da ogni dove, drogati e pagati dagli sceicchi degli stati del petrolio. Dei distretti, borghi e città, che si suppone siano già sotto il loro controllo, solo la
devastazione è visibile, mentre la popolazione stessa a poco a poco riprende una convivenza pacifica.
Ora bisogna solo
aspettare il momento che gli alleati occidentali si sveglino e non sostengano
questo oscuro club di terroristi ... per il bene del popolo siriano e per la
pace nel mondo.
O, con le parole di una
delle persone più informate: l'Esercito Libero Siriano continuerà a brillare per
un pò come una stella morta.
Voilà, e ora è il momento
per i veri colloqui di pace.
Perciò per ora cercherò di smettere con i miei scarabocchi politici per cercare di dare tutte le opportunità al reciproco dialogo. I miei commenti chiaramente non cambieranno i dialoghi, soprattutto perchè sono scritti per entrambe le parti in una lingua incomprensibile...
Tuttavia, voglio esprimere la mia solidarietà a tutti gli uomini di buona volontà, da ogni angolo o da ogni storia, che vogliono contribuire alla pace in Siria.
Per più di venti mesi ho
scritto abbastanza. E il nostro grido di soccorso è solo diventato più
forte.
Se in Occidente ancora non si sa che cosa sta
realmente accadendo, allora non si vuole saperlo.
Io sono stato abbastanza
chiaro. Ed era giusto così, anche se non me lo si è chiesto.
L' occidente "cristiano" (America, Europa, completata dalla Turchia) con i suoi amici paesi terroristi del Golfo (Arabia Saudita e Qatar) deve sospendere questo lavoro diabolico.
L' occidente "cristiano" (America, Europa, completata dalla Turchia) con i suoi amici paesi terroristi del Golfo (Arabia Saudita e Qatar) deve sospendere questo lavoro diabolico.
Che risolvano i loro
"casini" nelle loro nazioni prima!
Allora ci sarà molto presto la pace e voi sarete di nuovo benvenuti qui.
Nel frattempo continuate a pregare e lavorare per la giustizia e la riconciliazione, verità e dialogo.
E io da parte mia, cercherò di non scrivere per un pò questi commenti.
Allora ci sarà molto presto la pace e voi sarete di nuovo benvenuti qui.
Nel frattempo continuate a pregare e lavorare per la giustizia e la riconciliazione, verità e dialogo.
E io da parte mia, cercherò di non scrivere per un pò questi commenti.
Signore Gesù, benedici il
Presidente e i membri del governo della Siria.
Benedici i Presidenti, i
capi di Stato e di Governo di tutti i Paesi.
Benedici tutti i membri
dell'opposizione.
Benedici il popolo
siriano, e soprattutto le famiglie che sono state fortemente colpite da questa
guerra. Lascia che i morti condividano la Tua misericordia.
Benedici tutti i
cittadini del mondo.
Benedici le chiese
cristiane e tutti i quartieri in Siria pesantemente colpiti.
Benedici tutti i
Cristiani in Oriente e Occidente, cosi' che comprendano il loro compito in
questo mondo e lo facciano con coraggio.
Signore, abbi pietà di me (da recitare 40 volte).
Signore, abbi pietà di me (da recitare 40 volte).
A tutti un benedetto 2013!
Padre Daniel Maes,
Qara
tratto da http://oraprosiria.blogspot.it/
tratto da http://oraprosiria.blogspot.it/
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