Messaggio per i nowar, i pacifisti e i nonviolenti



Salve a tutti,
rispondo alle sollecitazioni pervenute sul tema del coinvolgimento di forze politiche in merito ai nostri temi. Sabato c'éa Roma un importante appuntament- occasione anche di "mondanità" - durante il quale sarà possibile mandare dei messaggi chiari e visibili su quanto ci interessa; una modifica dell'atteggiamento italiano nei confronti della Pace e della guerra.
Oggi al teatro Capranica Antonio Ingroia ha presentato la sua discesa in campo, alla testa del movimento arancione o quarto polo, e sabato al teatro Quirino si terrà l'assemblea decisiva di "Cambiare si può", per la partecipazione alle elezioni politiche.
Alle due iniziative parteciap il gotha della "sinistra", intesa sia in positivo che in negativo. E' in corso un conflitto sotto traccia per definire regole certe di costruzione delle Liste, in modo da azzerare le negative imprese precedenti (che hanno portato spesso a votare in Parlamento cose per noi inconcepibili) e da cominciare per davvero un percorso nuovo. Come in tanti speriamo.
A prescindere dall'esito, ritengo necessario farsi sentire essendo questo l'unico schieramento dal quale possiamo aspettare qualcosa di positivo. Propongo pertanto di attivarci, a cominciare dai Romani, ed essere presenti con striscioni e volantinaggio per influire visibilmente nella situazione e guadagnarci il diritto di parola..
Personalmente sarò a Roma sabato mattina per l'assemblea di Cambiare si può, dove porterò il Mini Decalogo per la Pace preparato da IPRI - reteccp e votato dall'Assemblea regionale Cambiare si può in Friuli Venezia Giulia, ed il documento finale del Social Forum Europeo di Firenze per la Riconciliazione in Siria. Ambedue sono presenti in questa mail. Spero di incontrarvi numerosi.
Alessandro Capuzzo, Trieste

Mini Decalogo Politico per la Pace


IPRI (Istituto Italiano di Ricerca per la Pace) - Rete CCP (Corpi Civili di Pace) propone a tutte le forze politiche e sociali, in vista delle imminenti elezioni e della prossima legislatura, alcuni punti dirimenti, ai fini della realizzazione di una sincera politica di pace, nonviolenza e per i diritti umani da parte del nostro Paese, raccolti e sintetizzati nel seguente “mini - decalogo politico per la Pace”.


01. Difesa dell'art. 11 della Costituzione Italiana e sua estensione europea
02. Trasformazione in difensivo del sistema della Difesa, senza armi a lungo raggio, in direzione del graduale e progressivo “transarmo” e per il ridimensionamento degli eserciti.
03. Riequilibrio di bilancio tra prevenzione dei conflitti e spese militari
04. Trasparenza nelle voci del bilancio della Difesa
05. Potenziamento di una polizia internazionale ONU
06. Riconfigurazione delle presenze militari all'estero e ritiro dalle missioni non legittime
07. Rilancio del Servizio Civile per la Difesa Popolare Nonviolenta, valorizzazione dell'Obiezione di Coscienza alle Spese Militari e pubblicazione di un Albo Nazionale degli Obiettori di Coscienza
08. Ricostituzione del Comitato Consultivo per la Difesa Civile Non armata e Nonviolenta
09. Legge sui Corpi Civili di Pace (CCP) per la trasformazione dei conflitti.
10. Attivazione del Tavolo per gli Interventi Civili di Pace, con la società civile


Prime Firme, raccolte in occasione dell'assemblea di "Cambiare si può" il 1° dicembre 2012, oltre alle 800 adesioni su Causes.com e in rete, tra le quali quella di Giuliano Pontara:

Alberto L’Abate, Vittorio Agnoletto, Fabio Alberti, Roberto Antonaz, Cinzia Bottene, Alessandro Capuzzo, Giulietto Chiesa, Luca Filippi, Michele Negro, Marco Palombo, Gianmarco Pisa, Patrizia Sentinelli, Gigi Ontanetti.

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Allegato Rimosso