lunedì 3 dicembre a Faenza - Unicredit/banche armate: "Banche e armamenti: quale responsabilità sociale?"
- Subject: lunedì 3 dicembre a Faenza - Unicredit/banche armate: "Banche e armamenti: quale responsabilità sociale?"
- From: "davide" <ra08048edn at tiscali.it>
- Date: Mon, 3 Dec 2012 07:37:12 +0100
diffondete e invitate a partecipare
Lunedì 3 dicembre alle ore 20.30, a Faenza, presso la Sala delle
Associazioni in via Laderchi, 3/a conferenza/dibatito dal titolo "Banche e
armamenti: quale responsabilità sociale?" tenuta da Giorgio Beretta, ricercatore
per la Rete Italiana per il Disarmo
e per la Campagna di pressione alle
“banche armate”
Alle ore 11.00, dello stesso giorno, è prevista nell’attigua saletta della Consulta del Volontariato, anche una conferenza stampa nella quale le sottoindicate associazioni, unitamente a Giorgio Beretta, esporranno ai giornalisti le proprie critiche alla Relazione etica che Unicredit spa ha presentato al Comune di Faenza per la gestione della Tesoreria nell'anno 2011 (leggi allegato comunicato_unicredit.PDF ) Le banche, quotidianamente, scelgono dove e come investire i propri fondi.
La Greemen Bank, di Muhammad Yunus, nobel per la pace 2006, ad esempio, ha scelto di aiutare attraverso il microcredito, i più poveri. Altri istituti di credito, invece, finanziano il commercio delle armi. Quello delle armi, non è un commercio come tutti gli altri: le armi causano morti e invalidi; spesso finiscono nelle mani di bambini soldato e sicuramente il prezzo pagato per acquistarle contribuisce ad accrescere la miseria e l'indebitamento dei paesi poveri. Come insegnano i film "Lord of war" e "Finché c'è guerra c'è speranza", è un mercato che prospera grazie ai conflitti e al terrorismo. Dove la legalità e l’illegalità non hanno un confine netto e che spesso convive e alimenta corruzione e traffico di stupefacenti. Da alcuni decenni in Italia grazie alla legge 185/90, l'esportazione dei grandi sistemi d’arma è regolato. Esiste il divieto di esportare a Paesi in conflitto o che non rispettano i diritti umani e il Presidente del Consiglio deve relazionare annualmente dettagliando le armi commerciate e gli Istituti di credito coinvolti. Utilizzando questi dati sono nate delle campagne volte a responsabilizzare l’opinione pubblica, le banche e la loro clientela al fine di diminuire o annullare la loro esposizione nel settore. Anche il mercato delle armi leggere avrebbe bisogno di una legge analoga e vari organismi stanno lavorando da tempo in questa direzione. Per approfondire la tematica, diverse associazioni locali, alcune delle quali a suo tempo avevano contribuito all’approvazione della legge 185/90, organizzano a Faenza una conferenza pubblica Lunedì 3 dicembre alle ore 20.30, presso la Sala delle Associazioni in via Laderchi, 3/a dal titolo "Banche e armamenti: quale responsabilità sociale?" tenuta da Giorgio Beretta, ricercatore per la Rete Italiana per il Disarmo e per la Campagna di pressione alle “banche armate”, caporedattore di Unimondo e collaboratore delle riviste Missione Oggi, Nigrizia e Mosaico di Pace. Saranno presenti anche rappresentanti delle amministrazioni del Comune di Faenza e Ravenna.
Altroconsumo, Amici Mondo Indiviso, Centro di Documentazione don Tonino Bello, Circolo Legambiente Lamone Faenza, Comitato Spontaneo per la Pace, Emergency, Farsi Prossimo, GAS Faenza, Gruppo Donne in Nero di Ravenna, Manitese Faenza, Ordine Francescano Secolare Faenza, Pax Christi Faenza Per contatti: Giorgio
Gatta Email:
ggatta at racine.ra.it Cell: 393 2237343
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