[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Siria/ Per i ribelli almeno 40 sistemi missilistici anticarro
- Subject: Siria/ Per i ribelli almeno 40 sistemi missilistici anticarro
 - From: "valeria.sonda at alice.it" <valeria.sonda at alice.it>
 - Date: Thu, 29 Nov 2012 10:54:30 +0100 (CET)
 
http://notizie.virgilio.it/notizie/siria-per-i-ribelli-almeno-40-sistemi-missilistici-anticarro,37401981.html?pmk=hpsoc&rnd=50364
Siria/ Per i ribelli almeno 40 sistemi missilistici anticarro
Roma, 29 nov. (TMNews) - I ribelli siriani sono entrati in possesso, nelle ultime settimane, di almeno 40 sistemi missilistici anticarro, introducendo così nel conflitto in Siria una nuova arma che potrebbe risultare decisiva. Secondo fonti dell'intelligence occidentale e mediorientale, citate dal Washington Post, l'impatto potenziale di queste nuove armi è già stato dimostrato dal crescente numero di elicotteri governativi abbattuti dai ribelli siriani.
Sebbene l'amministrazione di Barack Obama si sia sempre opposta alla consegna di questo tipo di armi ai ribelli, ritenendo che esse possano anche finire in mano a terroristi, gli agenti dell'intelligence che meglio conoscono le procedure di armamento dei combattenti dell'opposizione siriana hanno confermato l'arrivo di questi nuovi sistemi missilistici.
 Alcuni di questi, secondo quanto si è appreso, sarebbero arrivate dal Qatar, attraverso il confine con la Turchia. 
http://antoniomazzeoblog.blogspot.it/2011/11/selex-finmeccanica-alla-corte-di-emiri.html  martedì 22 novembre 2011
Selex Finmeccanica alla corte di Emiri e Sceicchi
Passano 
dal Qatar alcuni dei segreti della tangentopoli che ha travolto Selex Sistemi 
Integrati, la società di Finmeccanica che produce sistemi di controllo radar. 
Gli inquirenti che indagano sulle sovrafatturazioni che hanno consentito di 
accantonare le somme di denaro poi distribuite a funzionari e politici per 
ottenere in cambio appalti, ipotizzano che i lavori nello scalo aereo 
dell’emirato siano stati determinanti per i “fondi neri” di casa Selex. 
In 
Qatar, nel 2009 l’azienda ha ottenuto un appalto per l’installazione dei sistemi 
di controllo meteorologico e del traffico aereo. Dopo aver subappaltato i lavori 
di allestimento delle strutture civili alla Renco S.p.a. di Pesaro, Selex le 
avrebbe affiancato, senza che ce ne fosse bisogno, la Print System di Tommaso Di 
Lernia. Attraverso un contratto del valore di un milione e 100mila euro, le fu 
affidata uno “studio di fattibilità” del progetto, comprensivo di sopralluoghi 
tecnici, studi geologici, carotaggi e perforazioni, rilievi delle falde 
acquifere, ecc.. Prestazioni che secondo i magistrati, non sarebbero state 
eseguite, consentendo la creazione di un surplus debitamente convertito in 
tangenti. Come ammesso dall’unica funzionaria della Print System impiegata in 
Qatar, Dominga Pascali, l’intervento si sarebbe limitato a qualche rilievo 
fotografico dei cantieri e alla pubblicazione di una brochure. Nei libri 
contabili, la Guardia di finanza avrebbe rintracciato solo una ventina di 
fatture relative alle spese di viaggio della donna in Qatar, per una spesa 
complessiva di cinquemila euro.
Grandi 
affari quelli di Selex Sistemi Integrati in Qatar e negli altri emirati del 
Golfo. Sbarcata a Doha alla fine degli anni ’80 per fornire due radar e un 
centro di controllo, Selex si è presto affermata come una delle aziende di 
fiducia delle autorità aeroportuali locali. Meno di tre anni fa ha sottoscritto 
due contratti, del valore complessivo di 130 milioni di dollari, riguardanti la 
progettazione e l’installazione dei sistemi per il controllo del traffico aereo 
e la loro manutenzione per un periodo di cinque anni. Nel luglio 2009 è stato 
siglato un ulteriore contratto di 2,6 milioni di euro per la fornitura di un 
sistema A-SMGCS (Advanced Surface 
Movement Guidance & Control System) per il miglioramento delle 
condizioni di sicurezza dei movimenti a terra nell’aeroscalo internazionale di 
Doha.
Commesse 
milionarie di guerra quelle di Selex Sistemi negli Emirati Arabi Uniti, dove 
l’azienda italiana è presente dal 2005 in joint 
venture con il cantiere Abu Dhabi Ship 
Building. Denominata Abu 
Dhabi Systems Integration (ADSI), la joint venture è impegnata nel programma 
“Baynunah” per lo sviluppo e la produzione di sei corvette da 70 metri per la 
Marina militare EAU. Selex, in particolare, cura la realizzazione del sistema di 
combattimento IPN-S/R e quello di 
controllo del tiro NA25XM. 
Sempre 
attraverso ADSI, l’azienda italiana è stata chiamata nel febbraio 2009 ad 
equipaggiare i dodici pattugliatori veloci acquistati dalla Marina emiratina 
nell’ambito del programma “Ghannatha”. Il contratto prevede la fornitura dei 
sistemi di comando, controllo e combattimento e del sofisticato sensore 
elettro-ottico Medusa MK4/B. 
Valore 
della commessa, 70 milioni di euro. 
Selex è stata pure selezionata per il programma relativo alle corvette classe 
“Abu Dhabi”, a cui fornirà ancora i sistemi di combattimento IPN-S/R, quelli di controllo tiro NA30S, i radar multiruolo KRONOS e i sensori Medusa. All’equipaggiamento della 
imbarcazioni militari partecipano altre due aziende del gruppo Finmeccanica: 
Oto Melara (che fornirà i cannoni da 76/62 “Super Rapido”) e WASS (un sistema 
per la guerra anti-sottomarini). Il contratto per la nuova classe di corvette 
ammonta complessivamente a circa 45 milioni di euro, 15 dei quali di pertinenza 
Selex). 
Nel 
2010, la società ha ottenuto un ordine per i sistemi di combattimento navale 
destinati ai due pattugliatori 
stealth della classe “Falaj-2” che saranno consegnati alla Marina degli 
Emirati dall’italiana Fincantieri. A bordo delle unità verranno installati 
anche 
il sistema per le comunicazioni voce in banda HF e V/UHF prodotto dalla 
“sorella” Selex Elsag e i cannoni “Super Rapido” di Oto Melara. 
Selex Sistemi Integrati fornirà altri sei sensori Medusa MK4/B ai pattugliatori della 
Guardia costiera EAU. 
Recentemente, 
l’azienda ha pure firmato due contratti per il valore complessivo di 31 milioni 
di dollari con le autorità del Bahrain e del Kuwait relativi alla fornitura di 
radar di sorveglianza e altri sistemi per il controllo del traffico aereo. In 
Yemen è stata avviata l’installazione di 
sei stazioni di 
sorveglianza costiera VTS (Vessel Traffic 
System) e la formazione del 
personale della Guardia costiera nazionale incaricato. Altri sistemi 
per il controllo dello spazio aereo sono stati installati da Selex Sistemi 
Integrati negli scali di Jeddah e Riyadh, in Arabia Saudita.
Top 
secret invece il nome del paese mediorientale con cui è stato siglato a fine 
gennaio 2011 un contratto di oltre 10 milioni di euro, che prevede la consegna 
all’Aeronautica militare locale di “stazioni di riparazione e collaudo per la 
manutenzione di componenti elettronici di radar ATCR e di radar di approccio PAR (Precision Approach Radar)”, come 
recita lo stringato comunicato emesso dall’azienda. “Il sistema permetterà alla 
forza aerea sia di accrescere le proprie capacità operative nella gestione dello 
spazio aereo, riducendo significativamente i tempi di riparazione dei componenti 
guasti, sia di rafforzare la propria capacità di autonomia nell’esercizio degli 
apparati”, aggiunge Selex. “La firma di questo contratto segue un precedente 
accordo siglato nel giugno del 2010, del valore di circa 10 milioni di euro, 
relativo alla fornitura di un set di radar ATCR e PAR”. Oscure (e sospette) le 
ragioni per cui amministratori e manager hanno scelto di non fornire l’identità 
del destinatario delle apparecchiature militari.
- Prev by Date: Manna added that the mercenaries were hired to join the fight against Syrian President Bashar al-Assad
 - Next by Date: Mussalaha: dieci punti per la pace e la riconciliazione in Siria - di Madre Agnès Mariam
 - Previous by thread: Manna added that the mercenaries were hired to join the fight against Syrian President Bashar al-Assad
 - Next by thread: Mussalaha: dieci punti per la pace e la riconciliazione in Siria - di Madre Agnès Mariam
 - Indice: