AFRICA - “La regione sta attraversando una transizione complessa e dolorosa” affermano i Vescovi del Nord Africa
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- Date: Thu, 22 Nov 2012 17:32:47 +0100 (CET)
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AFRICA - “La regione sta attraversando una transizione complessa e dolorosa” affermano i Vescovi del Nord Africa
Mazara del Vallo (Agenzia Fides) - “Una transizione più complessa e dolorosa di quanto previsto solo un anno fa”. Lo affermano i Vescovi della CERNA (Conferenza Episcopale della Regione del Nord Africa) al termine della loro Assemblea Plenaria (che si è tenuta a Mazara del Vallo in Sicilia, vedi Fides 13/11/2012), descrivendo la situazione del Nord Africa alle prese con sfide di natura “religiosa, politica e socio-economica”, ad un anno dalla loro penultima riunione, del novembre 2011. “La crisi del nostro vicino del Sud, il Mali, la difficile ricostruzione della Libia, l’incertezza del processo di transizione in Tunisia sono dei segni evidenti” della complessa situazione nella quale si trovano i Paesi della regione, afferma il comunicato finale inviato all’Agenzia Fides.
Sul piano ecclesiale i Vescovi del Nord Africa notano: “le nostre Chiese sono modeste e fragili, la partenza di alcune comunità religiose insediate da molto tempo nel Maghreb e la mobilità sempre più rapida dei membri delle nostre parrocchie ci costringono a contare sempre di più sulla solidarietà delle altre Chiese e ringraziamo per la generosità delle diocesi che ci propongono dei preti Fidei Donum, e le congregazioni, specie africane, che scelgono di installarsi nella nostra regione”.
La scelta della Sicilia, “nel cuore del Mediterraneo”, per l’Assemblea della CERNA “sottolinea l’urgenza del dialogo delle culture, delle civiltà e delle religioni, tra le tre rive di questo mare”. Le popolazioni mediterranee, notano i Vescovi, si interrogano di fronte a problematiche come la guerra in Siria, la situazione nel nord Mali, l’estremismo di alcuni gruppi religiosi che intensificano le migrazioni forzate e rafforzano le paure reciproche. Per vincere la diffidenza reciproca, i Vescovi del Nord Africa portano ad esempio “la loro quotidiana esperienza della conoscenza reciproca, del dialogo di vita, del rispetto, dell’ascolto, dell’accoglienza e della condivisione”. (L.M.) (Agenzia Fides 22/11/2012)
http://www.giornalisticalabria.it/2012/11/22/2012-almeno-119-i-giornalisti-uccisi-nel-mondo/
2012: almeno 119 i giornalisti uccisi nel mondo
VIENNA (Austria) – Almeno 119 giornalisti sono
rimasti uccisi nel 2012 mentre svolgevano il proprio lavoro, e in particolare
gran parte dei reporter hanno perso la vita seguendo le rivolte antigovernative
in Siria.
Lo stima l’International Press Institute, secondo cui il bilancio
rappresenta un record dal 1997. Nel 2011 erano stati
102 i giornalisti che avevano perso la vita nell’esercizio della loro
professione.
Secondo il rapporto dell’Istituto sono la Siria, la Somalia, il
Messico, il Pakistan e le Filippine i Paesi più a rischio per i reporter.
(Asca-Afp)
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