Alcune realtà
romane (e non) stanno organizzando un presidio alla FederCalcio il 28 nov,
data del sorteggio per la coppa Uefa Under 21, che dovrebbe svolgersi in
Israele. Ci saranno azioni anche in altri paesi europei lo stesso giorno. Si
prega la massima diffusione e partecipazione. Grazie!
No alla
Coppa Uefa Under 21 in Israele
"Cartellino
rosso all'apartheid"
Roma,
Mercoledì 28 novembre ore 11,30
Sit-in di
protesta sotto la sede nazionale della Federazione Italiana Giuoco
Calcio
(via
Gregorio Allegri 14)
Nel giugno 2013
è prevista la fase finale degli Europei di calcio Under 21 in Israele, un
privilegio questo, che contrasta fortemente con tutti i principi dello sport.
Israele infatti occupa illegalmente da decenni territori palestinesi,
impedendo al popolo di Palestina la possibilità di avere un futuro, di
autodeterminarsi e più in generale di vivere. Una occupazione sanguinaria e
crudele che si sostanzia con quotidiane privazioni di libertà e diritti. I
giovani palestinesi, infatti, non possono studiare, muoversi, lavorare e fare
sport come i loro coetanei di tutto il mondo. Emblematico è stato nei mesi
scorsi il caso di Mahmoud Sarsak, un giovane calciatore palestinese che ha
giocato per la squadra nazionale del suo paese e che per questo ha scontato
nelle prigioni israeliane tre anni di reclusione, riuscendo ad uscirne solo
dopo 92 giorni di sciopero della fame ed una significativa mobilitazione del
mondo dello sport internazionale.
I bombardamenti
di questi giorni su Gaza, che hanno provocato ad oggi oltre 100 morti, quasi
tutti civili, con molte donne e bambini, e oltre 1000 feriti e le quotidiane
violenze e angherie sui palestinesi della stessa Gaza, della Cisgiordania e di
Gerusalemme Est fanno di Israele un Paese fuori dalla legalità internazionale.
Inoltre queste politiche da parte del governo di Israele mettono le stesse
città israeliane in pericolo, come dimostrano le notizie di queste ore,
rendendo ancora più assurda l'idea di far giocare in quel Paese un evento che
dovrebbe essere la festa dello sport e della convivenza fra le
genti.
Inoltre la
distruzione delle strutture sportive e della vita sociale e culturale
palestinese, sono la negazione fattuale dell'esistenza stessa del popolo di
Palestina, risultando in questo modo una delle direttrici di una vera e
propria pulizia etnica.
Per queste
ragioni i firmatari di questo appello ritengono che la Federazione italiana
gioco calcio si debba immediatamente adoperare per denunciare questa
situazione ritirando la nazionale italiana dalla competizione. E' questa una
richiesta che arriva da tutta Europa attraverso la campagna "Cartellino rosso
contro l'apartheid" (
http://bdsitalia.org/cartellino-rosso) che in questi mesi ha raccolto
firme e sostegno da parte di tantissimi sportivi e migliaia di persone che
chiedono all'Uefa di mettere in discussione la decisione di far giocare a Tel
Aviv gli Europei Under 21.
Dall'altro lato
Israele sfrutta la cultura e gli eventi sportivi, per promuovere l'immagine di
una democrazia normale assediata dalla barbarie araba. Denunciamo
l'atteggiamento dell'UEFA che si presta in maniera colpevole a questa
operazione
Solo attraverso
una pratica diffusa di boicottaggio, sanzioni e disinvestimenti è possibile
oggi fare pressioni in modo nonviolento sul governo israeliano, chiediamo
pertanto al nostro Paese, al governo italiano e allo sport nazionale di fare
la propria parte per dare al Medio oriente una reale chance di pace e
convivenza.
Sit-in di
protesta sotto la sede nazionale della Federazione Italiana Giuoco
Calcio
(via
Gregorio Allegri 14)
Roma,
Mercoledì 28 novembre ore 11,30