Monti e Terzi, sudditi degli emiri, si preparano a riforrire di armi i gruppi siriani? CHE FARE



 
A Doha (sempre Doha!! tutto ormai accade sotto l'ombrello dell'Emiro qatariota), Monti Mario mentre svendeva l'Italia agli sceicchi ha spiegato che si stanno vlautando quali passi fare dopo il riconoscimento italiano della Coliazione dell'opposizione siriana nata naturalmente a Doha.
 
Può dunque essere che rispondano positivamente anche all'idea della francia: rifornire i gruppi armati di amri sopra il banco e non solo sottobanco.
Cosa che viola il diritto internazionale come mi ha spiegato il giurista Curits Doebbler, vedi su sibialiria.
 
Come Rete No War (ma già vari di voi hanno aggiunto la loro disponibilità) manderemo la lettera di protesta che segue a terzi, monti e altre "autorità".
 
ma occorrerebbe al più presto una manifestazione specifica
 
Marinella 
 
ECCO LA LETTERA, SUGGERISCO ANCHE A VOI DI MANDARLA COME SINGOLI A QUESTI INDIRIZZI, con oggetto chiaro: Terzi e Monti fomentano la guerra in Siria!
 
centromessaggi at governo.it (non c'è altro modo, mi dicono dalla segreteria dei palazzo Chigi, poi laleggerà...un funzionario)
gabinetto.ministro at cert.esteri.it
gabinetto at esteri.it
ggap7 at esteri.it
dgap8 at esteri.it
giulio.terzi at esteri.it
giandomenico.milano at esteri.it
comm03a at senato.it
 
No alla fornitura di armi alla Coalizione Nazionale Siriana, Si al dialogo e al negoziato
La Coalizione Nazionale Siriana, che unisce gruppi di opposizione all’attuale governo della Siria, si è costituita domenica 11 novembre, firmando un accordo contenente alcuni punti fondamentali.
Tra questi c’è l’impegno dei sottoscrittori a non dialogare e a non aprire alcun negoziato con lo Stato siriano. E’ evidente quindi il proposito di combattere con le armi l’esercito governativo ad oltranza, fino alla sconfitta di quest’ultimo.
Per questo motivo riteniamo che:
-Fornire armi a questa Coalizione vuol dire contribuire ad una guerra che potrà essere lunga, sanguinosa e distruttiva per questo Paese.
-Definire difensive queste armi sarebbe una palese ipocrisia essendo dichiarato che questo conflitto ha come scopo la sconfitta dell’esercito siriano ed é quindi una guerra offensiva.
-Istituire alcune no fly zone in territori cosiddetti liberati sarebbe inoltre solo un pretesto per aiutare le attività bellicose e offensive dell’Esercito Libero Siriano che non sembra avere le forze, senza aiuto di Paesi stranieri, per sconfiggere militarmente lo Stato siriano.
Esprimiamo quindi la nostra contrarietà
-all’adesione del governo italiano a scelte che contengano i propositi illustrati precedentemente
E chiediamo invece l’impegno dell’Italia
-per l’apertura immediata di un negoziato senza precondizioni tra le parti coinvolte in questo sanguinoso conflitto, allo scopo di trovare una soluzione politica e pacifica all’attuale crisi.