Su proposta urgente



I ministri degli esteri dell' Unione Europea discutono oggi di Gaza e parleranno anche di Siria.  Non dovrebbero pronunciarsi oggi sulla revisione dell' embargo per le armi alla Coalizione Siriana.
 
Ricordo però che la Francia si è pronunciata a favore di questa scelta (togliere l' embargo) suggerendo di farlo definendo alcune armi "difensive".
 
Togliere l' embargo non e' indispensabile, anche in Libia la fornitura di armi ai "ribelli" non era permessa e addirittura la NATO bombardava le città per aprire loro la strada.
 
Catastrofica sarebbe invece l' istaurazione di no fly zone anche per piccole porzioni di territori cosiddetti "liberati". Difficilmente in questo caso sarebbe evitato un conflitto tremendo.
 
Per oggi credo sia inutile mandare messaggi al ministero ma nell' immediato futuro campagne di pressione, anche sulla o contro la Francia, oltre che giuste potrebbero infastidire i disegni bellicosi.
 
Io avevo scritto un piccolo testo. Credo che possa essere una traccia per l' immediato futuro, non per l' italiano usato ma per il ragionamento.
 
Ecco il testo
 

No alla fornitura di armi alla Coalizione Nazionale Siriana, SI al dialogo e al negoziato

 

La Coalizione Nazionale Siriana, che unisce gruppi di opposizione all’ attuale governo della Siria, si è costituita domenica 11 novembre firmando un accordo contenente alcuni punti fondamentali.

Tra questi c’è l’ impegno dei sottoscrittori a non dialogare e a non aprire alcun negoziato con lo stato siriano. E’ evidente quindi il proposito di combattere con le armi l’esercito governativo ad oltranza, fino alla sconfitta di quest’ ultimo.

Per questo motivo ritengo che:

-Fornire armi a questa Coalizione vuol dire contribuire ad una guerra che potrà essere lunga, sanguinosa e distruttiva per questo paese.

-Definire difensive queste armi sarebbe un’ ipocrisia scoperta essendo dichiarato che questo conflitto ha come scopo la sconfitta dell’ esercito siriano ed é quindi una guerra offensiva.

-Istituire alcune no fly zone in territori cosiddetti liberati sarebbe inoltre solo un pretesto per aiutare le attività bellicose e offensive dell’ Esercito Libero Siriano che non sembra avere le forze, senza aiuto di paesi stranieri, per sconfiggere militarmente lo stato siriano.

Esprimo quindi la mia contrarietà

-all’ adesione del governo italiano a scelte che contengano i propositi illustrati precedentemente

E chiedo invece l’ impegno dell’ Italia

-per l’apertura immediata di un negoziato senza precondizioni  tra le parti coinvolte in questo sanguinoso conflitto, allo scopo di trovare una soluzione politica e pacifica all’ attuale crisi.