Riflettendo su queste notizie siriane:
- La guerra è sempre contro i popoli.
- Chi usa le armi è servo della morte e nemico del popolo.
- Niente giustifica il dare la morte, neppure al tiranno, perché
così si diventa come lui.
- La violenza non toglie la violenza, ma la conferma.
- La violenza fa
fallire lo scopo perché avvelena di ingiustizia il risultato.
- Per la libertà
e la giustizia si lotta con la forza dell'unità popolare, con la
convivenza di culture e religioni, con la volontà tenace più
forte delle avversità e delle offese.
- Solo la nonviolenza forte e coraggiosa ottiene libertà,
giustizia, pace.
- La "convivialità delle differenze" è la civiltà e la ricchezza
umana; è la felicità possibile in questo mondo.
(e. p.)
Il 16/11/2012 11:08, valeria.sonda at alice.it ha scritto:
http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=40327&lan=ita
- Morto il Direttore delle Pontificie Opere Missionarie. Il
Patriarca Laham: “La sua morte sia un’offerta per la pace”Aleppo
(Agenzia Fides)
(dopo questo, nell'articolo più sotto, le parole di Jules )
– E’ deceduto ieri a mezzogiorno, in seguito a un improvviso
attacco cardiaco, P. Jules Baghdassarian, 55 anni, Direttore
nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Siria,
incarico che ricopriva dal 2003. P Jules era un sacerdote greco
cattolico (melkita) e risiedeva ad Aleppo. I funerali saranno
celebrati sabato prossimo nella chiesa di San Giorgio di Aleppo,
da Sua Ecc. Mons. Jean-Clément Jeanbart, Arcivescovo greco
cattolico della città.
P. Jules aveva sofferto molto per la tragica situazione del
conflitto siriano, giunto fino al cuore di Aleppo. Negli ultimi
mesi, data la grave situazione umanitaria di migliaia di rifugiati
nella città, si era dedicato anima e corpo alle attività
caritative, all’assistenza, alla sistemazione di famiglie
sfollate, all’organizzazione degli aiuti, alla risoluzione dei
tanti problemi che sorgevano in quest’opera. Probabilmente –
riferiscono a Fides dall’Ufficio delle POM ad Aleppo – le
preoccupazioni, la situazione di stress psico-fisico, l’ansia e la
fatica gli sono state fatali.
Il Patriarca greco cattolico S. B. Gregorio III Laham, esprimendo
all’Agenzia Fides il suo cordoglio alla famiglia di p.
Baghdassarian e alla comunità greco cattolica di Aleppo, lo
ricorda con queste parole: “Era un grande amico dei poveri, era
animato da grande zelo per la carità. I suoi verbi erano amare e
servire”. “Speriamo – aggiunge – che la sua morte sia un’offerta
per la pace e per la riconciliazione in Siria, per l’avvenire
della comunità cristiana in Siria, per il trionfo della carità in
Siria e in Medio Oriente”. (PA) (Agenzia Fides 15/11/2012)
http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=39594&lan=ita
SIRIA - Il Direttore delle POM: “Aleppo paralizzata dai
combattimenti, i cristiani nel terrore”
Aleppo (Agenzia Fides) – “Da due giorni Aleppo è paralizzata dai
combattimenti. La situazione è molto grave. Sentiamo di continuo
spari. La gente è chiusa in casa, gli uffici sono chiusi, le
attività commerciali ferme. Gli scontri si stanno avvicinando ai
quartieri cristiani e sarebbe un grave pericolo per i fedeli. La
gente non vuole la guerra e la violenza: il mondo ci aiuti a
ritrovare la pace!”: è l’accorata testimonianza rilasciata
all’Agenzia Fides da p. Jules Baghdassarian, sacerdote
greco-cattolico di Aleppo e Direttore nazionale delle Pontificie
Opere Missionarie (POM) in Siria.
Il Direttore dice a Fides: “I combattenti dell’Esercito Libero
Siriano vogliono prendere il cuore di Aleppo e nel cuore ci sono
le chiese e le case dei cristiani. Le bande armate rivoluzionarie
sono in prevalenza islamiste, abbiamo testimoni oculari di ciò, e
i cristiani hanno paura di subire violenze. La gente di Aleppo non
vuole la rivoluzione, ama la pace. Famiglie cristiane e musulmane
sono stanche della violenza, perché la vita è diventata molto dura
nell’ultimo anno”.
Anche dal punto di vista umanitario la situazione è critica:
“Abbiamo già molti rifugiati giunti da Homs” prosegue. “Come
Pontificie Opere Missionarie abbiamo accolto e stiamo provvedendo
all’assistenza di 30 famiglie di Homs. Le chiese sono molto
impegnate per l’aiuto umanitario ai rifugiati, che continuano ad
aumentare. Abbiamo grande bisogno di aiuti”.
“I Vescovi cattolici – riferisce p. Jules – si incontreranno
domani nell’Arcivescovado greco-cattolico e credo che lanceranno
un appello per il cessate-il-fuoco e la pace. Pensiamo che la
politica debba fare qualcosa per la pace e la riconciliazione.
Come cristiani, la nostra speranza è la riconciliazione. Chiediamo
alla comunità internazionale e all’Unione Europea di aiutarci a
ritrovare la pace, non di fomentare la guerra!”. (PA) (Agenzia
Fides 25/7/2012)
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