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Fwd: Re: R: Re: R: R: [pace] lascio la "lista offese" di Peacelink
- Subject: Fwd: Re: R: Re: R: R: [pace] lascio la "lista offese" di Peacelink
- From: Alberto Cacopardo <alberto.cacopardo at alice.it>
- Date: Fri, 31 Aug 2012 15:42:43 +0200
Messaggio inviato per sbaglio solo a Lorenzo anziché alla lista -------- Messaggio originale --------
E ti ringrazio vivamente per questa narrazione, che ho apprezzato molto (a parte certi commenti un po' estremi su certe persone), perché credo che chi vuole costruire la Pace debba imparare innanzitutto a cercare soltanto la verità. E attenersi solo alla verità è cosa difficile e rara, ma il primo passo è saper mettere sempre in discussione il proprio pensiero e le posizioni che si sono prese. Questo è quello che tu hai fatto e questo lo apprezzo. Ti auguro di saper continuare a farlo. Alberto Il 29/08/2012 3.15, lorenz.news at yahoo.it ha scritto: > Ps Approfitto per spiegarti l'evoluzione del mio pensiero. > > > > Io all'inizio non ho seguito le vicende siriane e ho preso per buone le > posizioni di Marinella, ossia, in sostanza > > - una guerra mediatica che si inventava crimini di regime in stile > Libia > > - una imminente guerra Onu o Nato, la quale intanto aveva fomentato > una rivolta armata > > - una situazione di crimini di guerra alla pari tra regime e > insorti (se non più da parte degli insorti) > > > > Poi ho cominciato a informarmi a 360 gradi. E ho iniziato a cambiare idea > sul secondo punto: la guerra l'Occidente non la voleva, la campagna > mediatica pro-guerra c'era ma da parte dei giornalisti, non in modo studiato > dai politici in vista di una guerra già programmata - come fu per la Libia. > E infatti il tempo passava e di guerra nulla. Non accettavo il "cui prodest" > di Marinella, secondo cui il regime non fa crimini perché non gli > gioverebbe, poiché rischierebbe una guerra ONU. > > > > Poi ho incontrato Ossamah e Gassan e specialmente il primo mi è sembrato > informatissimo, lucidissimo, convincente. > > Ossamah mi ha risposto con molta pazienza a tutte le news che gli dicevo > prese da Marinella, le quali secondo lui amplificavano enormemente i crimini > degli insorti così come sminuivano enormemente quelle del regime. Insomma, > non c'era paragone. Questo mesi fa. Ora i crimini degli insorti sono saliti > - ma anche quelli del regime. In più Ossamah mi ha convinto che non era > imminente una guerra Nato o Onu, che sarebbe accaduta solo in caso di > genocidio o quasi, forse. Assad era libero di far tutti i crimini che > voleva, protetto com'era dalla Russia e dal fatto che l'Occidente non è > interessato a una guerra in Siria (e nemmeno Israele che anzi è felice di un > vicino come Assad, che dà pane ai denti dei suoi falchi - ma i falchi non > son uccelli? Senza denti, oibò, cosa scrivo per essere un biologo.). Senza > contare che se anche lo volesse, davvero sarebbe così deciso da rischiare > una terza guerra mondiale attaccando la roccaforte russa nel Mediterraneo? > > > > Poi cominciai a leggere Lorenzo Declich, 30 secondi, il suo blog, e il sito > sirialibano, e in parte a contestare Declich, che però mi ha sempre risposto > in modo serio. Mi accorsi che Declich contestava il "cui prodest" di > Marinella proprio come me. Poi venne Enrico De Angelis e il suo appello, e > il dialogo con lui. Ora corrispondo con Declich e De Angelis. Poi vennero le > altre stragi e la guerra civile. E iniziai a leggere il sito del Ncb, che è > in arabo, con il traduttore gogle e con l'aiuto di una mia amica arabista, > ed ebbi altre news da Ossamah. E notai che organizzazioni pacifiste come > Assopace, Un ponte per. e forse lo stesso MN erano su posizioni molto > distanti da quelle di Marinella e della maggioranza degli altri della lista: > molto più critiche verso il regime e verso la gravità della guerra civile, > tese a capire come intervenire nella attuale guerra civile da nonviolenti, > non come scongiurare una sempre più ipotetica guerra Usa. Mi accorsi anche > che le idee di Marinella e Palombo fossero molto vicine a quelle dei > rossobruni come Santoianni, Sonda e Fernando Rossi (ferro ferrarese in > lista), e di come alcuni blog mettano Peacelink vicino agli ambienti > rossobruni, grazie soprattutto agli scritti di Marinella, e così mi accorsi > anche di queste convergenze tra gente pacifista di sinistra e gente di > destra fascista o quasi nelle persone che leggevo in lista e anche in > Peacelink (Rete no war di Roma). > > Poi incontrai anche la giornalista arabista Laura Battaglia che si espresse > con me come Declich e De Angelis, pur essendo piuttosto diversa da loro > politicamente. Mi accorsi in definitiva che tutte le persone che conoscevo > che erano state in Siria a viverci (e non per un weekend come Marinella) > ossia i dissidenti siriani, la mia amica arabista, la Battaglia e gli > arabisti come Declich e De Angelis erano praticamente concordi su tutto, > nella sostanza, e nel fare considerazioni geopolitiche e previsioni, che ho > potuto rilevare finora esatte. > > > > Ed ecco che così sono diventato una persona che dice fesserie o gode se > sodomizzano Assad (Cosenza), che sostiene i ribelli e mistifica tutto perché > dice i crimini del regime, che non è degno di giudicare l'attendibilità di > un pazzo come Meyssan (Sarubbi) ecc. > > > > Lorenzo > > > > _____ > > Da: Alberto Cacopardo [mailto:alberto.cacopardo at alice.it] > Inviato: mercoledì 29 agosto 2012 1.42 > A: lorenz.news at yahoo.it > Oggetto: Fwd: Re: R: R: [pace] lascio la "lista offese" di Peacelink > > > > Casomai ti fossi già disconnesso dalla lista, ti inoltro il messaggio qui > sotto. > Alberto Cacopardo > > -------- Messaggio originale -------- > > > Oggetto: > > Re: R: R: [pace] lascio la "lista offese" di Peacelink > > > Data: > > Wed, 29 Aug 2012 01:39:30 +0200 > > > Mittente: > > Alberto Cacopardo<mailto:alberto.cacopardo at alice.it> > <alberto.cacopardo at alice.it> > > > A: > > pace at peacelink.it > > > > Caro Lorenzo, > mi dispiacerebbe davvero tanto se abbandonassi questa lista. Spero > proprio che ci ripensi, come fece a suo tempo Marco Palombo. > Intanto, ti prego di dare un'occhiata all'analisi di cui parlo nel > messaggio precedente. > http://albertocacopardo.blogspot.it/2012/08/guerra-di-siria-torti-ragioni-e. > html > > Ci terrei a sapere che ne pensi. > Alberto Cacopardo > > Il 27/08/2012 13.54, lorenz.news at yahoo.it ha scritto: >> Prendo atto che in questa lista i commentatori stanno conducendo un >> linciaggio mediatico contro di me, reo di >> >> ricordare i crimini del regime. >> >> >> >> 1 Sarubbi scrive: >> >> >> >> "A me pare che Galbiati, visto quello che scrive e sostiene, non abbia >> alcuna autorità per definire l'attendibilità di Meyssan o di chiunque > altro. >> La perentorietà con la quale l'afferma è semplicemente patetica. >> giovanni sarubbi" >> >> >> >> --- Chiunque può informarsi in rete su chi sia Meyssan, io lo leggo da > anni, >> e lo considero come tanti del tutto inaffidabile (quindi non solo sulla >> Siria), oltre che persona discutibile e invasata, amica di nazisti, >> negazionisti, complottista fino alla paranoia, con accuse di pedofilia > ecc. >> Ho già postato un lungo commento su di lui tempo fa, al quale Valeria > Sonda >> rispose con un Vergognati. >> >> >> >> Sta di fatto che io sto valutando l'attendibilità di una fonte. >> >> Sarubbi ha deciso, dopo 3 messaggi in cui scriveva "mistificazioni" a quel >> che dicevo (e cioè che le più grandi stragi le fa il regime, l'unico che >> bombarda le città dal cielo: sono mistificazioni?), di passare sul piano >> personale, e di screditarmi come persona inaffidabile. E Sarubbi e io > siamo >> entrambi nella redazione di Peacelink. Quindi un redattore di Peacelink mi >> scredita pubblicamente in lista a livello personale. Ne prendo atto. >> >> >> >> 2 Ha ragione allora Cosenza, >> >> che scrive che io dico "Fesserie", e mi chiede: "E' cosi difficile da > capire >> caro galbiati ? Ecco perché il paragone é una fesseria..Non te la >> prendere, capita a chi tanto scrive, sei giovane , ti farai" come a dire: >> non hai ancora imparato un cazzo (si espresse letteralmente così tempo fa >> verso me e Mary Rizzo) ma crescerai. Non pago, Cosenza aggiunge ieri: >> >> "Solo il galbiati non ha capito che senza il veto russo (e cinese per >> correttezza) saremmo da tempo in una situazione libica con distruzione >> completa di un paese e centinaia di migliaia di morti, magari anche la >> sodomizzazione del tiranno Assad ( con grande godimento erotico del >> nostro redattore).... Bella soddisfazione >> >> >> >> ---- >> >> Da parte dei commentatori della lista Pace nessuna reazione, a parte > appunto >> Sarubbi come sopra, poi Palombo che dà a me del giudice. Ma visto e >> >> >> >> considerato che il moderatore Marescotti invita senza far nomi a > continuare >> in privato e specifica che non si riferisce a nessuno, >> >> >> >> io prendo atto che se in questa lista ci sono persone che screditano ad >> personam e offendono un'altra trattandola con disprezzo, al massimo > occorre >> aspettarci dagli altri commentatori e anche dal moderatore un "vedetela > tra >> voi", come se il tono e le parole e le accuse siano della stessa entità da >> entrambe le parti. >> >> Poiché a me è chiaro che le cose non stanno così, che io porto degli >> argomenti e non mi esprimo screditando la persona, tanto meno con toni >> volgari, ma semmai incalzo chiedendo conto di quel che scrive, invito a >> documentare e spiegare, e dato che considero contrario alla nonviolenza >> evitare i conflitti, non entrare nel merito, non esporsi, risolvere il > tutto >> con un vedetela tra di voi, specialmente quando il conflitto non è due che >> lottano tra loro ma uno che scredita l'altro, >> >> >> >> lascio questa lista pace, >> >> >> >> e valuterò anche se lasciare Peacelink, per la quale tra il Manifesto >> nonviolento per cui ho raccolto la vostre firme mesi fa e ho contattato >> tantissimi luoghi anche di persona e il mio impegno per la Siria ho > dedicato >> nell'ultimo annno l'equivalente di tempo di un lavoro part time. >> >> >> >> Porgo un saluto a una persona che stimo molto e a cui ho cercato di >> rispondere nel merito: Enrico Peyretti >> >> >> >> Lorenzo Galbiati >> >> >> >> >> >> >> >> >> >> _____ >> >> Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto >> di redazione il dialogo >> Inviato: domenica 26 agosto 2012 23.16 >> A: pace at peacelink.it >> Oggetto: Re: R: [pace] Thierry >> >> >> >> A me pare che Galbiati, visto quello che scrive e sostiene, non abbia > alcuna >> autorità per definire l'attendibilità di Meyssan o di chiunque altro. La >> perentorietà con la quale l'afferma è semplicemente patetica. >> giovanni sarubbi >> >> >> On 26/08/2012 22:02, Lorenzo Galbiati wrote: >> >> >> Ribadisco che l'attendibilità del francese Thierry Meyssan, e del suo sito >> voltaire.net, entrambi schierati con la Russia e quindi con Assad, è >> assolutamente nulla, così come del resto è nulla la documentazione di quel >> che afferma. Che poi frammiste alle sue affermazioni del tutto infondate > ci >> siano anche dei dati reali, non lo escludo, così come il falso non esclude >> una piccola parte di vero. Informatevi su chi è e cosa fa, questo Meyssan. >> >> Lorenzo Galbiati >> >> --- Dom 26/8/12, valeria.sonda at alice.it<mailto:valeria.sonda at alice.it> > <mailto:valeria.sonda at alice.it> >> <mailto:valeria.sonda at alice.it> <valeria.sonda at alice.it> ha scritto: >> >> >> >> >> Da: valeria.sonda at alice.it<mailto:valeria.sonda at alice.it> > <mailto:valeria.sonda at alice.it> >> <mailto:valeria.sonda at alice.it> <valeria.sonda at alice.it> >> Oggetto: [pace] Thierry >> A: pace at peacelink.it >> Data: Domenica 26 agosto 2012, 19:18 >> >> >> >> >> >> >> >> > http://www.megachip.info/rubriche/67-cronache-internazionali/8753-il-piano-b >> rahimi.html >> >> <<Sotto i nostri occhi>>, Cronaca di politica internazionale n°5 >> >> >> > <http://alicemail.rossoalice.alice.it/rubriche/67-cronache-internazionali/87 > <http://alicemail.rossoalice.alice.it/rubriche/67-cronache-internazionali/87 > > <http://alicemail.rossoalice.alice.it/rubriche/67-cronache-internazionali/87 >>> 53-il-piano-brahimi.html> >> di Thierry Meyssan >> >> Dopo il secondo veto russo-cinese che vietava un intervento straniero in >> Siria (4 febbraio), gli occidentali hanno fatto finta di cercare la pace >> mentre conducevano una vasta guerra segreta. >> Sul fronte diplomatico, hanno messo in campo il Piano Annan-Lavrov, > intanto >> che segretamente istradavano decine di migliaia di mercenari e mentre > alcuni >> osservatori delle Nazioni Unite scortavano i capi dell'ESL, organizzando i >> loro viaggi, nonostante gli impedimenti. >> >> L'attentato che ha decapitato il comando militare siriano (18 luglio) > doveva >> aprire la porta di Damasco ai Contras e permettere agli occidentali di >> «cambiare il regime». Non è accaduto. Traendo insegnamento da questo >> fallimento, e nonostante il terzo veto russo e cinese, gli occidentali > hanno >> scelto di saltare un passo: non potendo «cambiare il regime», seminare il >> caos. Per far questo, hanno sabotato il Piano Lavrov-Annan, e hanno >> annunciato la loro intenzione di assassinare il presidente Bashar > al-Assad. >> L'operazione è iniziata con fughe di notizie pilotate sulla stampa. > Reuters, >> NBC, Le Parisien, Le Canard enchaîné, The Sunday Times e Bild am Sonntag >> hanno rivelato che Barack Obama aveva autorizzato da mesi un'ingerenza >> militare segreta; che gli Stati Uniti, la Turchia, la Francia, il Regno >> Unito e la Germania agivano di concerto, e che questa guerra segreta era >> coordinata da un quartier generale installato presso la base Nato di >> İncirlik. >> >> A seguito della rivelazione dell'ordine presidenziale Usa, Kofi Annan ha >> rassegnato le sue dimissioni. Era diventato inutile richiedere un cessate > il >> fuoco per conto del Consiglio di Sicurezza, dal momento che certi membri > del >> suddetto Consiglio rivendicavano di essere i fautori della guerra. > L'inviato >> speciale dei segretari generali dell'Onu e della Lega araba precisava che, >> oramai, sarebbe stato impossibile per chiunque continuare la sua missione, >> poiché la missione stessa risultava illusoria alla luce delle «disunioni» >> del Consiglio. >> >> Ciononostante, gli occidentali hanno potuto contare sui segretari generali >> dell'Onu e della Lega Araba per dare una parvenza di pacifismo e di > legalità >> alle loro ambizioni imperiali. Costoro hanno dunque incaricato un nuovo >> rappresentante speciale comune, Lakhdar Brahimi. Secondo il comunicato di >> nomina, Ban Ki-moon non ha gli dato come missione l'attuazione del Piano >> Lavrov-Annan, approvato dal Consiglio di sicurezza, bensì quella di usare > «i >> suoi straordinari talenti e le sue straordinarie esperienze» per portare > la >> Siria verso «una transizione politica, in conformità con le legittime >> aspirazioni del popolo siriano». >> >> Per capire cosa bolle in pentola, basta ricordarsi cosa sono «i talenti ed >> esperienze» di Brahimi. Figlio di un collaboratore dell'autorità di >> Occupazione francese - e non di un eroe dell'indipendenza algerina come > ama >> far credere approfittando di un omonimia - Lakhdar Brahimi è uno dei >> turiferari dell'«ingerenza umanitaria», espressione politicamente corretta >> per definire il neo-colonialismo. Il suo nome è rimasto in calce alla >> relazione della Commissione da lui presieduta sulle operazioni di >> peacekeeping. Non metteva in discussione la deriva che ha portato l'Onu a >> creare forze di interposizione per imporre soluzioni politiche contro il >> parere dei belligeranti anziché vigilare sull'attuazione degli accordi di >> pace conclusi in modo equo fra di essi. Al contrario, raccomandava di >> fondare questa governance globale su una dottrina di intervento e un >> servizio di intelligence sovranazionale. Così è stato creato il servizio > «di >> sostegno alla decisione». Successivamente, e senza nemmeno informare il >> Consiglio di Sicurezza, Ban Ki-moon ha firmato un protocollo con il suo >> omologo della Nato (23 settembre 2008), che lega questo servizio >> all'Alleanza atlantica. Questo per quanto riguarda i «talenti». >> >> Per quanto riguarda l'«esperienza» di Brahimi, essa lo ha portato a >> inventare il regime confessionale libanese (Accordo di Taif) e a istituire >> il narco-regime afghano (Accordo di Bonn). Ha anche cercato di partecipare >> al «rimodellamento» dell'Iraq, vale a dire la sua divisione in tre stati >> separati, di cui uno sunnita che sarebbe stato reintegrato nella monarchia >> hashemita. Unendo l'utile al dilettevole, ha maritato sua figlia Rym (a > quel >> tempo giornalista alla CNN) con il principe Alì, in modo che se questo > fosse >> diventato re, lei sarebbe stata regina dell'Iraq. Tuttavia, la sua >> megalomania si scontrò con la feroce resistenza del Baath e Washington >> abbandonò il progetto. >> >> Ma non è mica tutto. Le sue biografie ufficiali omettono di segnalare che > il >> grande «democratico» Lakhdar Brahimi è stato uno dei 10 membri dell'Alto >> Consiglio di Sicurezza che perpetrò ad Algeri il colpo di stato del 1992, >> annullando le elezioni legislative, costringendo il presidente Bendjedid a >> dimettersi e installando i generali "janviéristes"* al potere. Seguì una >> guerra civile - modello che Washington vorrebbe applicare oggi alla Siria > - >> nella quale entrambe le parti furono manipolate dagli Stati Uniti. Durante >> questo periodo, il leader degli islamisti, Abbassi Madani (attualmente >> rifugiato in Qatar) prese come consigliere politico il pseudo-laico Burhan >> Ghalioun (futuro presidente del Consiglio nazionale siriano). La fazione >> armata islamista GSPC (rinominata nel 2007, Al-Qa'ida nel Maghreb > islamico) >> si addestrava alle armi con il Gruppo combattente islamico in Libia (dal >> 1997 rinominato Al-Qa'ida in Libia), la maggior parte dei combattenti dei >> due gruppi sono oggi incorporati nell'esercito «siriano» libero. >> >> È in questo contesto che il ministro degli Esteri francese, Laurent > Fabius, >> ha ispezionato le basi francesi di retrovia installate presso gli Stati >> confinanti con la Siria. Mentre era di passaggio in Giordania, ha >> dichiarato: «Sono consapevole della forza di quel che sto dicendo: Bashar >> al-Assad non meriterebbe di essere sulla Terra». Senza dover nemmeno > puntare >> il pollice verso il basso, l'Imperator Fabius è dunque passato dal «Bashar >> deve sloggiare!» al «Bashar deve morire!». >> >> Gli occidentali hanno un messaggio per Mosca e Pechino. Non si > arrenderanno. >> Andranno sull'obiettivo con qualsiasi mezzo. >> >> >> >> (26 agosto 2012) >> >> >> >> >> >> >> |
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