Fwd: Re: R: Re: R: R: [pace] lascio la "lista offese" di Peacelink



Messaggio inviato per sbaglio solo a Lorenzo anziché alla lista

-------- Messaggio originale --------
Oggetto: Re: R: Re: R: R: [pace] lascio la "lista offese" di Peacelink
Data: Fri, 31 Aug 2012 01:16:40 +0200
Mittente: Alberto Cacopardo <alberto.cacopardo at alice.it>
A: lorenz.news at yahoo.it


E ti ringrazio vivamente per questa narrazione, che ho apprezzato molto 
(a parte certi commenti un po' estremi su certe persone), perché credo 
che chi vuole costruire la Pace debba imparare innanzitutto a cercare 
soltanto la verità. E attenersi solo alla verità è cosa difficile e 
rara, ma il primo passo è saper mettere sempre in discussione il proprio 
pensiero e le posizioni che si sono prese.
Questo è quello che tu hai fatto e questo lo apprezzo. Ti auguro di 
saper continuare a farlo.
Alberto


Il 29/08/2012 3.15, lorenz.news at yahoo.it ha scritto:
> Ps Approfitto per spiegarti l'evoluzione del mio pensiero.
>
>
>
> Io all'inizio non ho seguito le vicende siriane e ho preso per buone le
> posizioni di Marinella, ossia, in sostanza
>
> -          una guerra mediatica che si inventava crimini di regime in stile
> Libia
>
> -          una imminente guerra Onu o Nato, la quale intanto aveva fomentato
> una rivolta armata
>
> -          una situazione di crimini di guerra alla pari tra regime e
> insorti (se non più da parte degli insorti)
>
>
>
> Poi ho cominciato a informarmi a 360 gradi. E ho iniziato a cambiare idea
> sul secondo punto: la guerra l'Occidente non la voleva, la campagna
> mediatica pro-guerra c'era ma da parte dei giornalisti, non in modo studiato
> dai politici in vista di una guerra già programmata - come fu per la Libia.
> E infatti il tempo passava e di guerra nulla. Non accettavo il "cui prodest"
> di Marinella, secondo cui il regime non fa crimini perché non gli
> gioverebbe, poiché rischierebbe una guerra ONU.
>
>
>
> Poi ho incontrato Ossamah e Gassan e specialmente il primo mi è sembrato
> informatissimo, lucidissimo, convincente.
>
> Ossamah mi ha risposto con molta pazienza a tutte le news che gli dicevo
> prese da Marinella, le quali secondo lui amplificavano enormemente i crimini
> degli insorti così come sminuivano enormemente quelle del regime. Insomma,
> non c'era paragone. Questo mesi fa. Ora i crimini degli insorti sono saliti
> - ma anche quelli del regime. In più Ossamah mi ha convinto che non era
> imminente una guerra Nato o Onu, che sarebbe accaduta solo in caso di
> genocidio o quasi, forse. Assad era libero di far tutti i crimini che
> voleva, protetto com'era dalla Russia e dal fatto che l'Occidente non è
> interessato a una guerra in Siria (e nemmeno Israele che anzi è felice di un
> vicino come Assad, che dà pane ai denti dei suoi falchi - ma i falchi non
> son uccelli? Senza denti, oibò, cosa scrivo per essere un biologo.). Senza
> contare che se anche lo volesse, davvero sarebbe così deciso da rischiare
> una terza guerra mondiale attaccando la roccaforte russa nel Mediterraneo?
>
>
>
> Poi cominciai a leggere Lorenzo Declich, 30 secondi, il suo blog, e il sito
> sirialibano, e in parte a contestare Declich, che però mi ha sempre risposto
> in modo serio. Mi accorsi che Declich contestava il "cui prodest" di
> Marinella proprio come me. Poi venne Enrico De Angelis e il suo appello, e
> il dialogo con lui. Ora corrispondo con Declich e De Angelis. Poi vennero le
> altre stragi e la guerra civile. E iniziai a leggere il sito del Ncb, che è
> in arabo, con il traduttore gogle e con l'aiuto di una mia amica arabista,
> ed ebbi altre news da Ossamah. E notai che organizzazioni pacifiste come
> Assopace, Un ponte per. e forse lo stesso MN erano su posizioni molto
> distanti da quelle di Marinella e della maggioranza degli altri della lista:
> molto più critiche verso il regime e verso la gravità della guerra civile,
> tese a capire come intervenire nella attuale guerra civile da nonviolenti,
> non come scongiurare una sempre più ipotetica guerra Usa. Mi accorsi anche
> che le idee di Marinella e Palombo fossero molto vicine a quelle dei
> rossobruni come  Santoianni, Sonda e Fernando Rossi (ferro ferrarese in
> lista), e di come alcuni blog mettano Peacelink vicino agli ambienti
> rossobruni, grazie soprattutto agli scritti di Marinella, e così mi accorsi
> anche di queste convergenze tra gente pacifista di sinistra e gente di
> destra fascista o quasi nelle persone che leggevo in lista e anche in
> Peacelink (Rete no war di Roma).
>
> Poi incontrai anche la giornalista arabista Laura Battaglia che si espresse
> con me come Declich e De Angelis, pur essendo piuttosto diversa da loro
> politicamente. Mi accorsi in definitiva che tutte le persone che conoscevo
> che erano state in Siria a viverci (e non per un weekend come Marinella)
> ossia i dissidenti siriani, la mia amica arabista, la Battaglia e gli
> arabisti come Declich e De Angelis erano praticamente concordi su tutto,
> nella sostanza, e nel fare considerazioni geopolitiche e previsioni, che ho
> potuto rilevare finora esatte.
>
>
>
> Ed ecco che così sono diventato una persona che dice fesserie o gode se
> sodomizzano Assad (Cosenza), che sostiene i ribelli e mistifica tutto perché
> dice i crimini del regime, che non è degno di giudicare l'attendibilità di
> un pazzo come Meyssan (Sarubbi) ecc.
>
>
>
> Lorenzo
>
>
>
>    _____
>
> Da: Alberto Cacopardo [mailto:alberto.cacopardo at alice.it]
> Inviato: mercoledì 29 agosto 2012 1.42
> A: lorenz.news at yahoo.it
> Oggetto: Fwd: Re: R: R: [pace] lascio la "lista offese" di Peacelink
>
>
>
> Casomai ti fossi già disconnesso dalla lista, ti inoltro il messaggio qui
> sotto.
> Alberto Cacopardo
>
> -------- Messaggio originale --------
>
>
> Oggetto:
>
> Re: R: R: [pace] lascio la "lista offese" di Peacelink
>
>
> Data:
>
> Wed, 29 Aug 2012 01:39:30 +0200
>
>
> Mittente:
>
> Alberto Cacopardo<mailto:alberto.cacopardo at alice.it>
> <alberto.cacopardo at alice.it>
>
>
> A:
>
> pace at peacelink.it
>
>
>
> Caro Lorenzo,
> mi dispiacerebbe davvero tanto se abbandonassi questa lista. Spero
> proprio che ci ripensi, come fece a suo tempo Marco Palombo.
> Intanto, ti prego di dare un'occhiata all'analisi di cui parlo nel
> messaggio precedente.
> http://albertocacopardo.blogspot.it/2012/08/guerra-di-siria-torti-ragioni-e.
> html
>
> Ci terrei a sapere che ne pensi.
> Alberto Cacopardo
>
> Il 27/08/2012 13.54, lorenz.news at yahoo.it ha scritto:
>> Prendo atto che in questa lista i commentatori stanno conducendo un
>> linciaggio mediatico contro di me, reo di
>>
>> ricordare i crimini del regime.
>>
>>
>>
>> 1 Sarubbi scrive:
>>
>>
>>
>> "A me pare che Galbiati, visto quello che scrive e sostiene, non abbia
>> alcuna autorità per definire l'attendibilità di Meyssan o di chiunque
> altro.
>> La perentorietà con la quale l'afferma è semplicemente patetica.
>> giovanni sarubbi"
>>
>>
>>
>> --- Chiunque può informarsi in rete su chi sia Meyssan, io lo leggo da
> anni,
>> e lo considero come tanti del tutto inaffidabile (quindi non solo sulla
>> Siria), oltre che persona discutibile e invasata, amica di nazisti,
>> negazionisti, complottista fino alla paranoia, con accuse di pedofilia
> ecc.
>> Ho già postato un lungo commento su di lui tempo fa, al quale Valeria
> Sonda
>> rispose con un Vergognati.
>>
>>
>>
>> Sta di fatto che io sto valutando l'attendibilità di una fonte.
>>
>> Sarubbi ha deciso, dopo 3 messaggi in cui scriveva "mistificazioni" a quel
>> che dicevo (e cioè che le più grandi stragi le fa il regime, l'unico che
>> bombarda le città dal cielo: sono mistificazioni?), di passare sul piano
>> personale, e di screditarmi come persona inaffidabile. E Sarubbi e io
> siamo
>> entrambi nella redazione di Peacelink. Quindi un redattore di Peacelink mi
>> scredita pubblicamente in lista a livello personale. Ne prendo atto.
>>
>>
>>
>> 2 Ha ragione allora Cosenza,
>>
>> che scrive che io dico "Fesserie", e mi chiede: "E' cosi difficile da
> capire
>> caro galbiati ?   Ecco perché il paragone é una fesseria..Non te la
>> prendere, capita a chi tanto  scrive, sei giovane , ti farai" come a dire:
>> non hai ancora imparato un cazzo (si espresse letteralmente così tempo fa
>> verso me e Mary Rizzo) ma crescerai. Non pago, Cosenza aggiunge ieri:
>>
>> "Solo il galbiati non ha capito che senza il veto russo (e cinese per
>> correttezza)  saremmo da tempo in una situazione libica con  distruzione
>> completa di un paese  e  centinaia di migliaia di morti, magari anche  la
>> sodomizzazione del  tiranno Assad   ( con grande godimento erotico del
>> nostro redattore).... Bella soddisfazione
>>
>>
>>
>> ----
>>
>> Da parte dei commentatori della lista Pace nessuna reazione, a parte
> appunto
>> Sarubbi come sopra, poi Palombo che dà a me del giudice. Ma visto e
>>
>>
>>
>> considerato che il moderatore Marescotti invita senza far nomi a
> continuare
>> in privato e specifica che non si riferisce a nessuno,
>>
>>
>>
>> io prendo atto che se in questa lista ci sono persone che screditano ad
>> personam e offendono un'altra trattandola con disprezzo, al massimo
> occorre
>> aspettarci dagli altri commentatori e anche dal moderatore un "vedetela
> tra
>> voi", come se il tono e le parole e le accuse siano della stessa entità da
>> entrambe le parti.
>>
>> Poiché a me è chiaro che le cose non stanno così, che io porto degli
>> argomenti e non mi esprimo screditando la persona, tanto meno con toni
>> volgari, ma semmai incalzo chiedendo conto di quel che scrive, invito a
>> documentare e spiegare, e dato che considero contrario alla nonviolenza
>> evitare i conflitti, non entrare nel merito, non esporsi, risolvere il
> tutto
>> con un vedetela tra di voi, specialmente quando il conflitto non è due che
>> lottano tra loro ma uno che scredita l'altro,
>>
>>
>>
>> lascio questa lista pace,
>>
>>
>>
>> e valuterò anche se lasciare Peacelink, per la quale tra il Manifesto
>> nonviolento per cui ho raccolto la vostre firme mesi fa e ho contattato
>> tantissimi luoghi anche di persona e il mio impegno per la Siria ho
> dedicato
>> nell'ultimo annno l'equivalente di tempo di un lavoro part time.
>>
>>
>>
>> Porgo un saluto a una persona che stimo molto e a cui ho cercato di
>> rispondere nel merito: Enrico Peyretti
>>
>>
>>
>> Lorenzo Galbiati
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>     _____
>>
>> Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto
>> di redazione il dialogo
>> Inviato: domenica 26 agosto 2012 23.16
>> A: pace at peacelink.it
>> Oggetto: Re: R: [pace] Thierry
>>
>>
>>
>> A me pare che Galbiati, visto quello che scrive e sostiene, non abbia
> alcuna
>> autorità per definire l'attendibilità di Meyssan o di chiunque altro. La
>> perentorietà con la quale l'afferma è semplicemente patetica.
>> giovanni sarubbi
>>
>>
>> On 26/08/2012 22:02, Lorenzo Galbiati wrote:
>>
>>
>> Ribadisco che l'attendibilità del francese Thierry Meyssan, e del suo sito
>> voltaire.net, entrambi schierati con la Russia e quindi con Assad, è
>> assolutamente nulla, così come del resto è nulla la documentazione di quel
>> che afferma. Che poi frammiste alle sue affermazioni del tutto infondate
> ci
>> siano anche dei dati reali, non lo escludo, così come il falso non esclude
>> una piccola parte di vero. Informatevi su chi è e cosa fa, questo Meyssan.
>>
>> Lorenzo Galbiati
>>
>> --- Dom 26/8/12, valeria.sonda at alice.it<mailto:valeria.sonda at alice.it>
> <mailto:valeria.sonda at alice.it>
>>   <mailto:valeria.sonda at alice.it>  <valeria.sonda at alice.it>   ha scritto:
>>
>>
>>
>>
>> Da: valeria.sonda at alice.it<mailto:valeria.sonda at alice.it>
> <mailto:valeria.sonda at alice.it>
>>   <mailto:valeria.sonda at alice.it>  <valeria.sonda at alice.it>
>> Oggetto: [pace] Thierry
>> A: pace at peacelink.it
>> Data: Domenica 26 agosto 2012, 19:18
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
> http://www.megachip.info/rubriche/67-cronache-internazionali/8753-il-piano-b
>> rahimi.html
>>
>> <<Sotto i nostri occhi>>, Cronaca di politica internazionale n°5
>>
>>
>>
> <http://alicemail.rossoalice.alice.it/rubriche/67-cronache-internazionali/87
> <http://alicemail.rossoalice.alice.it/rubriche/67-cronache-internazionali/87
>
> <http://alicemail.rossoalice.alice.it/rubriche/67-cronache-internazionali/87
>>> 53-il-piano-brahimi.html>
>> di Thierry Meyssan
>>
>> Dopo il secondo veto russo-cinese che vietava un intervento straniero in
>> Siria (4 febbraio), gli occidentali hanno fatto finta di cercare la pace
>> mentre conducevano una vasta guerra segreta.
>> Sul fronte diplomatico, hanno messo in campo il Piano Annan-Lavrov,
> intanto
>> che segretamente istradavano decine di migliaia di mercenari e mentre
> alcuni
>> osservatori delle Nazioni Unite scortavano i capi dell'ESL, organizzando i
>> loro viaggi, nonostante gli impedimenti.
>>
>> L'attentato che ha decapitato il comando militare siriano (18 luglio)
> doveva
>> aprire la porta di Damasco ai Contras e permettere agli occidentali di
>> «cambiare il regime». Non è accaduto. Traendo insegnamento da questo
>> fallimento, e nonostante il terzo veto russo e cinese, gli occidentali
> hanno
>> scelto di saltare un passo: non potendo «cambiare il regime», seminare il
>> caos. Per far questo, hanno sabotato il Piano Lavrov-Annan, e hanno
>> annunciato la loro intenzione di assassinare il presidente Bashar
> al-Assad.
>> L'operazione è iniziata con fughe di notizie pilotate sulla stampa.
> Reuters,
>> NBC, Le Parisien, Le Canard enchaîné, The Sunday Times e Bild am Sonntag
>> hanno rivelato che Barack Obama aveva autorizzato da mesi un'ingerenza
>> militare segreta; che gli Stati Uniti, la Turchia, la Francia, il Regno
>> Unito e la Germania agivano di concerto, e che questa guerra segreta era
>> coordinata da un quartier generale installato presso la base Nato di
>> İncirlik.
>>
>> A seguito della rivelazione dell'ordine presidenziale Usa, Kofi Annan ha
>> rassegnato le sue dimissioni. Era diventato inutile richiedere un cessate
> il
>> fuoco per conto del Consiglio di Sicurezza, dal momento che certi membri
> del
>> suddetto Consiglio rivendicavano di essere i fautori della guerra.
> L'inviato
>> speciale dei segretari generali dell'Onu e della Lega araba precisava che,
>> oramai, sarebbe stato impossibile per chiunque continuare la sua missione,
>> poiché la missione stessa risultava illusoria alla luce delle «disunioni»
>> del Consiglio.
>>
>> Ciononostante, gli occidentali hanno potuto contare sui segretari generali
>> dell'Onu e della Lega Araba per dare una parvenza di pacifismo e di
> legalità
>> alle loro ambizioni imperiali. Costoro hanno dunque incaricato un nuovo
>> rappresentante speciale comune, Lakhdar Brahimi. Secondo il comunicato di
>> nomina, Ban Ki-moon non ha gli dato come missione l'attuazione del Piano
>> Lavrov-Annan, approvato dal Consiglio di sicurezza, bensì quella di usare
> «i
>> suoi straordinari talenti e le sue straordinarie esperienze» per portare
> la
>> Siria verso «una transizione politica, in conformità con le legittime
>> aspirazioni del popolo siriano».
>>
>> Per capire cosa bolle in pentola, basta ricordarsi cosa sono «i talenti ed
>> esperienze» di Brahimi. Figlio di un collaboratore dell'autorità di
>> Occupazione francese - e non di un eroe dell'indipendenza algerina come
> ama
>> far credere approfittando di un omonimia - Lakhdar Brahimi è uno dei
>> turiferari dell'«ingerenza umanitaria», espressione politicamente corretta
>> per definire il neo-colonialismo. Il suo nome è rimasto in calce alla
>> relazione della Commissione da lui presieduta sulle operazioni di
>> peacekeeping. Non metteva in discussione la deriva che ha portato l'Onu a
>> creare forze di interposizione per imporre soluzioni politiche contro il
>> parere dei belligeranti anziché vigilare sull'attuazione degli accordi di
>> pace conclusi in modo equo fra di essi. Al contrario, raccomandava di
>> fondare questa governance globale su una dottrina di intervento e un
>> servizio di intelligence sovranazionale. Così è stato creato il servizio
> «di
>> sostegno alla decisione». Successivamente, e senza nemmeno informare il
>> Consiglio di Sicurezza, Ban Ki-moon ha firmato un protocollo con il suo
>> omologo della Nato (23 settembre 2008), che lega questo servizio
>> all'Alleanza atlantica. Questo per quanto riguarda i «talenti».
>>
>> Per quanto riguarda l'«esperienza» di Brahimi, essa lo ha portato a
>> inventare il regime confessionale libanese (Accordo di Taif) e a istituire
>> il narco-regime afghano (Accordo di Bonn). Ha anche cercato di partecipare
>> al «rimodellamento» dell'Iraq, vale a dire la sua divisione in tre stati
>> separati, di cui uno sunnita che sarebbe stato reintegrato nella monarchia
>> hashemita. Unendo l'utile al dilettevole, ha maritato sua figlia Rym (a
> quel
>> tempo giornalista alla CNN) con il principe Alì, in modo che se questo
> fosse
>> diventato re, lei sarebbe stata regina dell'Iraq. Tuttavia, la sua
>> megalomania si scontrò con la feroce resistenza del Baath e Washington
>> abbandonò il progetto.
>>
>> Ma non è mica tutto. Le sue biografie ufficiali omettono di segnalare che
> il
>> grande «democratico» Lakhdar Brahimi è stato uno dei 10 membri dell'Alto
>> Consiglio di Sicurezza che perpetrò ad Algeri il colpo di stato del 1992,
>> annullando le elezioni legislative, costringendo il presidente Bendjedid a
>> dimettersi e installando i generali "janviéristes"* al potere. Seguì una
>> guerra civile - modello che Washington vorrebbe applicare oggi alla Siria
> -
>> nella quale entrambe le parti furono manipolate dagli Stati Uniti. Durante
>> questo periodo, il leader degli islamisti, Abbassi Madani (attualmente
>> rifugiato in Qatar) prese come consigliere politico il pseudo-laico Burhan
>> Ghalioun (futuro presidente del Consiglio nazionale siriano). La fazione
>> armata islamista GSPC (rinominata nel 2007, Al-Qa'ida nel Maghreb
> islamico)
>> si addestrava alle armi con il Gruppo combattente islamico in Libia (dal
>> 1997 rinominato Al-Qa'ida in Libia), la maggior parte dei combattenti dei
>> due gruppi sono oggi incorporati nell'esercito «siriano» libero.
>>
>> È in questo contesto che il ministro degli Esteri francese, Laurent
> Fabius,
>> ha ispezionato le basi francesi di retrovia installate presso gli Stati
>> confinanti con la Siria. Mentre era di passaggio in Giordania, ha
>> dichiarato: «Sono consapevole della forza di quel che sto dicendo: Bashar
>> al-Assad non meriterebbe di essere sulla Terra». Senza dover nemmeno
> puntare
>> il pollice verso il basso, l'Imperator Fabius è dunque passato dal «Bashar
>> deve sloggiare!» al «Bashar deve morire!».
>>
>> Gli occidentali hanno un messaggio per Mosca e Pechino. Non si
> arrenderanno.
>> Andranno sull'obiettivo con qualsiasi mezzo.
>>
>>
>>
>> (26 agosto 2012)
>>
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