R: [pace] Caro Marco Palombo, caro Enrico Peyretti



Lorenzo, la discussione e' una bella cosa ma quando due discutono ritenendosi sullo stesso piano. Internet non aiuta a capirsi meglio, ma non aiuta neanche giudicare gli altri con eccessiva facilita'. 

Io non ho alcuna fiducia in questo tipo di discussioni, e dare o ricevere  etichette, marchi, e' un modo di fare che mi e' assolutamente estraneo.

Di persona discuterei per ore, con chi e' interessato a discutere con me, in questo modo no. 

Io credo che in questa lista ci sia stato un po' troppo impegno negli ultimi mesi a contestare le posizioni altrui. Sbagliero' sicuramente, ma e' una cosa non mi piace.


--- Ven 24/8/12, lorenz.news at yahoo.it <lorenz.news at yahoo.it> ha scritto:

Da: lorenz.news at yahoo.it <lorenz.news at yahoo.it>
Oggetto: R: [pace] Caro Marco Palombo, caro Enrico Peyretti
A: pace at peacelink.it
Data: Venerdì 24 agosto 2012, 15:27

Cmq, caro marco, io scrivo, rispondo e documento.

 

Tu avevi scritto:

 

Lorenzo;

Usa, Gran Bretagna e Germania hanno ammesso di collaborare con l' Esercito Libero Siriano. Te puoi credere a quello che vuoi ma per favore smetti di criticare gli altri con dei giudizi. Esprimi le tue idee, discuti le idee degli altri, ma non puoi dare giudizi del tipo "devi prendere le tue responsabilta', sono mesi che dici.."

 

Te credi che i paesi Nato non stiano fomentando la guerra in Siria ? Io credo che invece la stiano fomentando, che abbiano contribuito ad alimentarla.

 

Io ti ho spiegato che mi hai attribuito una idea sbagliata, che non ho mai negato il coinvolgimento dei paesi Nato, ma ti ho anche spiegato perché è molto minore nel determinare i crimini in Siria, al momento, rispetto a quello dei siriani, regime e oppositori, e degli altri agenti stranieri sul campo. Poi tu dici che non vuoi seguirmi nel ragionare? Non seguirmi,ma se non siamo in grado di confrontarci tra noi in questa lista, figuriamoci come dal mondo esterno possono percepire i pacifisti.

I miei compagni di strada? Per quanto riguarda la Siria, sono gli oppositori democratici e nonviolenti al regime, quelli che l’appello Giù le mani dalla Siria manco considera dato che dà credito alle elezioni farsa di Assad, che loro hanno boicottato.

E ora stacco, buon weekend a tutti.

 

Lorenzo Galbiati

 


Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di marco palombo
Inviato: venerdì 24 agosto 2012 15.10
A: pace at peacelink.it
Oggetto: R: [pace] Caro Marco Palombo, caro Enrico Peyretti

 

Guarda Lorenzo io non ti seguo su questo piano, te giudica chi vuoi. Io faccio quello che ritengo giusto.

 

Sei padrone di sceglierti i compagni di strada che preferisci.

Con questo chiudo davvero questo dibattito.

 



--- Ven 24/8/12, lorenz.news at yahoo.it <lorenz.news at yahoo.it> ha scritto:


Da: lorenz.news at yahoo.it <lorenz.news at yahoo.it>
Oggetto: R: [pace] Caro Marco Palombo, caro Enrico Peyretti
A: pace at peacelink.it
Data: Venerdì 24 agosto 2012, 13:54

Caro Marco, la classifica è una opinione ma ci sono dei fatti alla base e dei ragionamenti.

 

1 I crimini si imputano a chi li fa, e dopo a chi lo sostiene

2 I crimini maggiori vanno imputati a chi ne fa di maggiori

 

Quindi prima si mette la Siria di Assad e la Russia, o se vuoi la Siria e il Les, e dopo i loro alleati, quindi Russia al terzo posto, e vari alleati del Les a seguire. Ora, tra gli alleati del Les, siamo d’accordo che sul campo i soldati americani non ci sono? Mentre ci sono, e non sono pochi, arabi, jihadisti arabi, libici? Siamo d’accordo che la Turchia, che è la base logistica del Les e che ha cercato in tutti i modi la guerra coinvolgendo la Nato è più implicata degli USA? E che il Qatar, che ha praticamente formato il Cns corrompendo Bhoran Ghalium è più implicato degli Usa?

 

Spiegami nella classifica dei crimini in Siria quale posto dai ai vari agenti in Siria, e spiega la tua logica. Che poi si tratta di etica, qui. Non credo c’entrino molto le informazioni, qui.

 

Vorrei anche sapere se tu sostieni il documento Giù le mani dalla Siria, che io giudico pro-Assad, e francamente non vedo come lo si possa giudicare diversamente, visto che è scritto.

 

Dentro la crisi in corso in Siria la leadership di Bashar El Assad ha conosciuto due fasi: una prima in cui ha prevalso la consuetudine autoritaria, una seconda in cui è cresciuto il peso politico delle forze che spingono verso la democratizzazione. I risultati delle ultime elezioni legislative non sono irrilevanti: ha votato il 59% della popolazione, nonostante la guerra civile in corso in diverse parti del Paese (in Francia, in condizioni completamente diverse, alle ultime elezioni ha votato il 53%; in Grecia nelle elezioni più importanti degli ultimi decenni ha votato il 62%); per la prima volta si è rotto il monopolio politico del partito di governo, il Baath, e nuove forze sono entrate in Parlamento indicando questa rottura come obiettivo pubblico e dichiarato. Si è creato cioè l’embrione di uno spazio politico reale per un processo di democratizzazione del Paese; le forze che si oppongono alla leadership di Assad vedono prevalere le componenti armate e settarie, un dato che si evidenzia nei massacri e attentati che vengono acriticamente e sistematicamente addossati alle truppe siriane, mentre più fonti rivelano che così non è.

 

Siamo alla follia: si dà credito alle elezioni siriane boicottate da tutte le reali forze dell’opposizione, e svolte a guerra civile in corso e con servizi segreti ancora attivi, elezioni che ufficialmente davano il 51,26% di affluenza al voto, non il 59% ma figuriamoci chi potrebbe attestare come credibile un dato del genere, e si dice che siamo in fase di democratizzazione in Siria.

Come si può scrivere una follia simile? Come si può rilanciare questo appello ora?

 

Vorrei sapere Marco se tu lo sostieni. E poi, se permetti, penso di poter dire, se lo sostieni, che sostieni un appello pro-Assad,

io i documenti li giudico.

 

Lorenzo Galbiati

 

Per Capuzzo: a Israele sta bene avere vicini di casa come Assad, Hamas ecc. che fanno della guerra al sionismo il loro motto, è dei democratici che Israele ha paura.

 

Per Sarubbi: oltre a dare giudizi, occorrerebbe documentare e fare ragionamenti.

 

 


Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di marco palombo
Inviato: venerdì 24 agosto 2012 9.33
A: pace at peacelink.it
Oggetto: R: [pace] Caro Marco Palombo, caro Enrico Peyretti

 

Bene, te ti basi sui fatti, io sulla immaginazione e scrivi


"Nono posto per Usa e soci della Nato.

Questo è, se ci atteniamo ai fatti e non alla tua immaginazione.

Quindi, io se devo manifestare, non manifesto per il sostegno ai ribelli che dà l’ultima ruota del carro, manifesto contro chi commette più crimini."

 

La classifica che fai e' una tua opinione che io non condivido ma non pensarla allo stesso modo e' una cosa normale. Quando scrivi "Questo e', se ci atteniamo ai fatti e non alla tua immaginazione" secondo me e' un giudizio su di me, ma questo e' il tuo modo di fare. Le tue opinioni e le mie sono basate su conoscenze che arrivano dall' informazione e dal colloquio con siriani, se pero' vuoi scrivere che te ti basi su fatti e io sull' immaginazione scrivilo pure.

 

E manifesta pure con chi vuoi e dove vuoi.

 

Sbagli pero' quando scrivi che dovro' fare autocritica se non ci sara' l' intervento Nato.

La logica ha le sue leggi formali, sulle quali si basa tra l' altro tutta l' informatica.

 

Io non escludo la possibilita' che non si verifichi un intervento Nato, anzi ne sarei felicissimo. Gia' la guerra civile dell' ultimo mese ha moltiplicato i morti (c'e' chi parla di 5.000 morti contro i 15.000 dei primi 13-15 mesi della rivolta) e un intervento Nato aumenterebbe ancora di piu' guerra e distruzione.

 

Pero' questa possibilita' esiste, e' temuta anche da Peacelink o da un documento firmato da Alessandro, come direttore di Peacelink (il comunicato dopo l' abbattimento del caccia turco) .

 

Secondo me quindi e' giusto fare il possibile per evitarla, e, se non ci sara', non faro' nessuna autocritica ma saro' contento, ci saranno molti morti di meno.

 

Vedo comunque che abbiamo opinioni troppo diverse e non credo che per il momento porteranno ad iniziative comuni.

 Ti faccio i miei migliori auguri, ma chiudo qui la discussione.

Spero solo che tu smetta di scrivere che chi ha opinioni diverse dalle tue sostiene i dittatori e le violenze. Le guerre sono sempre giustificate da questo, dal credere le proprie ragioni superiori a quelle degli altri.

 

Marco

 


--- Ven 24/8/12, lorenz.news at yahoo.it <lorenz.news at yahoo.it> ha scritto:


Da: lorenz.news at yahoo.it <lorenz.news at yahoo.it>
Oggetto: [pace] Caro Marco Palombo, caro Enrico Peyretti
A: pace at peacelink.it
Data: Venerdì 24 agosto 2012, 00:18

Caro Marco, Caro Enrico che volevi sapere come muoverci

 

ti rispondo ora, non era una risposta a te quella a cui ti sei riferito nel tuo ultimo email.

 

So bene che gli Usa armano i ribelli dalla Siria, che la GB ha base a Cipro dove comunica con i ribelli, e anche della Germania e forse della Francia di cui mesi fa si parlò della cattura mai confermata di alcuni suoi militari a Homs. Penso che il loro ruolo sia logistico, tecnico, di supporto dei ribelli dall’esterno o forse anche con piccole squadre dall’interno. Ho scritto per Peacelink il pezzo sulla conferenza da me organizzata a Milano di Gassan Azzam, compagno di Ossamah, dove il siriano dice che i militari occidentali catturati o uccisi vengono rispediti ai loro paesi nel silenzio dalla Siria in cambio di soldi, quindi non hai bisogno di convincermi di questo: ti chiedi mai perché continui ad attribuirmi opinioni non mie?

 

Questi paesi occidentali alimentano la guerra civile siriana dal punto di vista di supporto tecnico e armi. E’ un contributo soft, per ora, rispetto a quello dato ai ribelli dai paesi arabi. I primi nemici di Assad, infatti sono

 

1)       Qatar e Arabia, che con tutti i mezzi loro possibili, tra cui quelli mediatici, stanno sostenendo la rivolta armata. A loro era riversata la rabbia di Gassan e Ossamah anche perché quei paesi sostengono il Cns, che è in combutta coi ribelli armati, e ostacolano il Cnscd di Gassan e Ossamah per le loro idee nonviolente.

2)       Dopo vengono gli altri paesi arabi, che forniscono jihadisti. Di certo l’Iraq, forse anche Libano e Giordania

3)       Poi viene la Libia, che ha fornito di guerriglieri della rivolta libica il Libero esercito siriano, qualche giorno fa l’ha ammesso anche la Cnn (e infatti ora non si può più parlare di guerra mediatica, dei ribelli e dei loro crimini, dei contatti con eserciti stranieri parlano tutti i giornali, sono state diffuse anche bufale sui loro crimini)

4)       Poi viene la Turchia, e sappiamo perché.

5)       E infine, al quinto posto come importanza nel sostegno ai ribelli viene l’Occidente.

 

Ora, quindi, venendo alla guerra reale, non quella ipotetica della Nato che tu paventi da mesi, i carnefici sono, in ordine di gravità dei crimini a loro imputabili

 

1 La Siria di Assad

2 La Russia che la sostiene (con Cina e Iran)

3 Il libero esercito siriano LES: che è formato, ricordiamocelo bene, soprattutto da siriani, non è un esercito di stranieri, ma di siriani, in gran parte civili che hanno preso le armi o disertori che le hanno imboccate per difendere i civili e ribaltare il regime. La rivolta armata si è formata spontaneamente a causa della repressione sanguinaria del regime, non occultiamo questa realtà che ci dicono tutti i dissidenti siriani e tutti gli arabisti che conoscono la Siria e i siriani. Poi, questa rivolta armata è stata infiltrata, strumentalizzata, alimentata da vari agenti esterni.

4 Coloro che sostengono il LES: 5 Qatar e Arabia 6 altri stati arabi  7 Libia, 8 Turchia, 9 Occidente

 

Nono posto per Usa e soci della Nato.

Questo è, se ci atteniamo ai fatti e non alla tua immaginazione.

Quindi, io se devo manifestare, non manifesto per il sostegno ai ribelli che dà l’ultima ruota del carro, manifesto contro chi commette più crimini.

 

Tu vuoi manifestare per una possibile guerra Nato e dici in lista che è imminente, probabile? Fallo! Fai bene! Sei coerente con le tue idee e io ti rispetto.

Ma io continuerò a dirti che poi se questa guerra non avviene, e tu tra qualche settimana ricominci a chiedere di manifestare per una possibile guerra Nato, dovresti fare autocritica, essere onesto ed ammettere di avere sbagliato previsione, che evidentemente la tua lettura della realtà è difettosa, E QUESTO NON E’ UN GIUDIZIO NEI TUOI CONFRONTI, è semplicemente essere responsabili di quel che si scrive e si invoca per manifestare e chiedere ad altri di fare lo stesso. La stessa cosa dico a Fabio Marcelli, che prevede una guerra in autunno che dice si sta già preparando: se non ci sarà quella guerra, dovrà dire dove ha sbagliato e perché nel fare la sua previsione, se è una persona seria. Così come la stessa cosa vale per chi dice che la guerra Nato e Onu non ci sarà. Lo hanno detto subito a me Ossamah e Gassan, ormai 6 mesi fa, che non ci sarebbe stato intervento, e lo scrivevano già un anno prima. Lo dicono anche gli arabisti che hanno scritto l’appellosiria contro i pacifisti che sembrano ossessionati dagli Usa e che finiscono col sostenere più Assad che i rivoluzionari siriani nonviolenti, come succede anche in questa lista, che la guerra non è in agenda. Ebbene, hanno avuto ragione loro, e io all’inizio non davo loro credito, ma so cambiare idea di fronte alla realtà. Poi può sempre succedere che di fronte a una ecatombe una guerra ci sia. Ma del resto siamo ormai a più di 20 000 morti uccisi in totale, un numero enorme, molto maggiore di quello della Libia e che ovunque farebbe scattare l’ONU a chiedersi che fare.

 

Io manifesterei davanti all’ambasciata della Siria, il primo reale, e non ipotetico, responsabile della carneficina in atto, e chiederei le dimissioni di Assad, la fine della repressione, la resa delle armi da parte del Les, e l’inizio di una transizione politica tra tutte le componenti siriane tra anche il partito di Assad. Lo farei diffondendo l’appello della Comunità di Sant’Egidio. Io preferisco manifestare per quel che succede, non per quello che prevedo che succeda da mesi e che non si è ancora verificato e probabilmente non si verificherà mai, preferisco la realtà all’immaginazione, e gli altri giudicheranno i pacifisti in base alla loro aderenza alla realtà e alla risposta che vi daranno, e li considereranno fuori dal mondo se continuano a parlare di cose che non succedono e a muoversi contro l’America anche quando non fa guerre e sostiene rivolte armate molto meno di quello che fanno tanti altri stati.

 

E del resto cosa dice l’appello che ha firmato a marzo Fabio Marcelli, e che condivido in toto?

Questo dice:

 

Non vogliamo embarghi contro la popolazione, siamo contro ogni intervento militare “senza se e senza ma”, che si chiami missione “umanitaria” o No Fly Zone. Vogliamo l’immediata cessazione delle operazioni militari del regime contro la popolazione. Vogliamo che l’Onu organizzi una commissione di inchiesta indipendente e non armata che si rechi immediatamente in Siria e verifichi le violazioni dei diritti umani e costruisca le condizioni per elezioni libere e la fine della repressione. Vogliamo che sia il popolo siriano a decidere del proprio futuro. Vogliamo che la solidarietà dei popoli abbracci la lotta della popolazione siriana.

 

Purtroppo la commissione ONU che si è recata in Siria c’è stata e alla fine Kofi Annan si è dimesso dando la colpa prima di tutto ad Assad, anche se a te non piace sentirlo dire. E’ lui il primo responsabile. Ma chi dice in lista che prima di ogni altra cosa deve cessare la repressione del regime? Chi dice che occorrono poi elezioni libere e non quelle che ci sono già state, che l’appello Giù le mani dalla Siria considera significative? Queste cose in lista, chi le dice, io o te? Direi io, del resto questo appello di marzo è sottoscritto sempre dal Cnscd di Haytam Manna, Ossamah e Gassan, lo stesso che ha fatto l’appello di Sant’Egidio.

Lorenzo Galbiati