R:"Bombardamenti sul popolo delle ittà" contro "armi leggere degli oppositori"; o forse...altro?



Lorenzo, prendo atto che questa volta a me hai risposto sulle cose che scrivo e non con giudizi personali.
 
 Un unico appunto. Dire che e' possibile un intervento militare Nato e che dobbiamo cercare di evitarlo, non e' una affermazione che risulta falsa se poi l' intervento non c'e'.
 
E' una possibilita' che puo' verificarsi o meno ed e' un tipo di intervento che si e' verificato in Libia solo lo scorso anno.
 
Io spero davvero che non ci sia, se potessi farei qualcosa per evitarlo. Ma al momento e' una possibilita', tremenda, all' ordine del giorno.
 Per dimostrarti che non e' una mia opinione isolata ti propongo la lettura di questo pezzo di Fabio Marcelli,un esperto di diritto internazionale, tratto dal suo blog ospitato dal fatto Quotidiano.
 
Si sa che la guerra è una vera pacchia per la classe dominante, specialmente in tempo crisi, per almeno tre ordini di motivi:
1. perché sposta l’attenzione delle masse frustrate sul nemico esterno; 
2. perché consente alle potenze militarmente ancora imbattibili anche se economicamente, politicamente e culturalmente in crisi, di far valere il proprio primato per arrestare la decadenza;
3. last but not least, perché si fanno affari.
Non sono certo un simpatizzante di Ahmadinejad. Sono impegnato da tempo, fra l’altro, per motivazioni squisitamente umanitarie, per la salvaguardia dei diritti dei Mujaheddin del popolo, arroccati nel Campo Ashraf e sottoposti a varie vessazioni da parte del governo iracheno che risponde alle direttive di quello iraniano (grande risultato degli strateghi occidentali guidati dal diversamente intelligente Bush). Né mi considero un simpatizzante di Assad, avendo anzi firmato tempo fa un appello a favore di un cambiamento pacifico della situazione in Siria promosso dall’opposizione democratica di quel Paese.
Quello che mi colpisce e mi indigna, nella campagna in corso, volta con ogni evidenza a preparare la guerra che scoppierà in autunno sono due cose.
Prima la logica dei due pesi e due misure. Assad è un dittatore sanguinario, invece i sauditi che reprimono le manifestazioni in Bahrein sono eccellenti democratici. Il terrorismo contro i seguaci di Assad è un atto rivoluzionario, mentre i bombardamenti contro gli insorti sono atti di terrorismo. Si può imporre la no-fly zone con la scusa di impedire i rifornimenti di armamenti ai ribelli kurdi in guerra con la Turchia, mentre il governo di quest’ultima può impunemente sostenere in tutti i modi l’esercito libero siriano che combatte Assad. Per intontire l’opinione pubblica occidentale e prepararla alla guerra i nostri indipendenti media sono pronti a ogni falsità e mistificazione. Basti l’esempio del giornale austriaco Kronen Zeitung che ha truccato le fotografie dalla Siria con photoshop perché quelle di cui disponeva non sembravano abbastanza disastrose. 
La stessa logica dei due pesi e delle due misure viene applicata rispetto al nucleare iraniano. Del tutto ipotetica e mai del tutto confermata l’idea che l’Iran si stia procurando l’arma atomica. Israele invece ce l’ha da tempo. Eppure quest’ultimo sta preparando una guerra d’aggressione all’Iran con la scusa di soffocare nella culla il presunto programma di armamenti nucleari. Nonostante varie comprensibili perplessità da parte di settori dei servizi e delle Forze armate di Tel Aviv. E un importante appello contro la guerra promosso dalla società civile israeliana e in particolare dagli ambienti accademici. C’è da ritenere che se finora Israele non ha attaccato ciò è stato per il veto statunitense, ma se ne riparla in autunno quando, a ridosso delle elezioni presidenziali, Obama sarà più debole e ricattabile. Finora quest’ultimo ha del resto dimostrato la sua totale subalternità agli strateghi del Pentagono, preparando tutte le condizioni per la sua sconfitta alle prossime presidenziali. E magari tenterà una nuova avventura militare in Siria per rialzare le sue quotazioni.
Secondo, la violazione delle regole del diritto internazionale.  Terzi si è subito accodato alla proposta statunitense di stabilire una no-fly zone in Siria. Ma il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, a differenza che nel caso libico, si è finora ben guardato dall’autorizzare una misura del genere, anche perché Russia e Cina hanno ben presente l’uso distorto e politicamente scorretto che le potenze occidentali fecero della risoluzione relativa alla Libia, trasformando quello che doveva essere un presidio dell’incolumità dei civili in aperto intervento a fianco di una delle due parti impegnate in una guerra civile, fino alla liquidazione fisica di Gheddafi e dei suoi  figli nel modo barbaro che sappiamo.
Decisamente Napolitano, Monti, Terzi e compagnia cantante necessitano di un bel ripasso in diritto internazionale. Difficilmente, sebbene la categoria non brilli, come del resto avvocati e giuristi in genere, per indipendenza di giudizio, troverebbero, sulla scena italiana qualche professore di diritto internazionale disposto ad avallare le loro boiate. A parte qualcuno che farfuglia di responsibility to protect ed amenità del genere.
Il diritto internazionale però è un’altra cosa. E cioè uno strumento indispensabile per garantire la pace e la sicurezza del pianeta che da oltre vent’anni viene violentato e mistificato in ogni modo dalle potenze dominanti per i loro interessi di bottega. Con le tristi conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti e cioè la destabilizzazione ad oltranza

--- Gio 23/8/12, lorenz.news at yahoo.it <lorenz.news at yahoo.it> ha scritto:

Da: lorenz.news at yahoo.it <lorenz.news at yahoo.it>
Oggetto: [pace] R: [pace] R: [pace] R: [pace] R: [pace] "Bombardamenti sul popolo delle ittà" contro "armi leggere degli oppositori"; o forse...altro?
A: pace at peacelink.it
Data: Giovedì 23 agosto 2012, 16:41

Il fatto che siete in tanti in questa lista contestare i Fatti che io porto
(fesserie usalo con tuo fratello, o un tuo amico, non in questa lista
pubblica)
non significa minimamente che abbiate ragione.

Primo perché dare dei giudizi senza documentare nulla squalifica da sé, così
come tu ti squalifichi da sé parlando di fesserie e testicoli per Terzi,
cercando sempre di trasformare questa lista pubblica in un bar sport, col
plauso di nuovi arrivati come quello che ti ha detto bravo.

I tuoi argomenti, come ho già avuto dimostrare, non ci sono, sono solo
parolacce e improperi e previsioni che fai tu non verificabili. Io
preferisco i fatti. Spiega quindi perché la situazione in Siria non è
paragonabile a quella di Gaza quando io contesto a Marinella che dire che
sono gli insorti a far crimini di guerra nascondendosi nei centri abitati è
la stessa accusa che si fa ad Hamas. Per me quello non è crimine di guerra,
è crimine di guerra bombardare città con la scusa che lì sono nascosti
guerriglieri, di Hamas o siriani. Spiega dove non regge il mio ragionamento.

Che in questa lista si continui IRRESPONSABILMENTE a dire cose di cui
Non ci si prende la responsabilità, come per esempio quelle di dare sempre
per imminente un coinvolgimento Nato che Non c'è mai stato, non rende certo
le opinioni della maggioranza degli scriventi migliori o più veritiere delle
mie che invece da mesi scrivo che NON è imminente: a me danno ragione i
fatti, non la maggioranza di voi.

Continuare ad accusare gli insorti, per esempio, di crimini maggiori di
quelli del regime, come fanno la maggioranza degli scriventi qui, non vi dà
certo ragione nei miei confronti quando ricordo che la maggior parte dei
civili li uccide il regime. Questo microcosmo, questa lista non è la realtà,
e io sono qui a ricordarvelo, è con la realtà dei fatti che occorre
confrontarsi, non con le teorie stampate su certi siti.

Io chiedo responsabilità: chi denuncia interventi ONU, ne renda conto se poi
non ci sono.
Chi spaccia le vittime degli insorti maggiori di quelli del regime, si
confronti con me portando numeri, ora e in futuro.

Lorenzo Galbiati

Si prega di avere risposte senza altri riferimenti ai testicoli di alcuno e
senza parolacce, onde evitare che segnali di nuovo al moderatore.

-----Messaggio originale-----
Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto
di sebastiano.cosenza at fastwebnet.it
Inviato: giovedì 23 agosto 2012 16.23
A: pace at peacelink.it
Oggetto: R: [pace] R: [pace] R: [pace] R: [pace] "Bombardamenti sul popolo
delle ittà" contro "armi leggere degli oppositori"; o forse...altro?

Galbiati non fare il pesce in barile . Siamo ormai troppi in lista a
contestare le tue quotidiane fesserie.
Ripeto :  la difesa di Gaza non é paragonabile a quello che succede in
Siria, sei tu che hai fatto i paragoni  non io !!!
in quanto ad  Assad , non  ha certo bisogno delle mi difese, per me é un
dittatore come tanti in quella zona.   Ripeto ancora una volta, visto che le
tue orecchie non sono tenere:    il futuro di Assad deve essere deciso dal
popolo siriano , con elezioni democratiche e trasparenti, non dalla signora
clinton  o dal signor galbiati di turno. Chiaro ?
Poi, che  Assad sia  meno peggio dei tagliagola imperanti in Libia e adesso
in Siria ,   non lo sostengo solo io,... per fortuna,
sebastiano

>----Messaggio originale----
>Da: lorenz.news at yahoo.it
>Data: 23/08/2012 15.56
>A: <pace at peacelink.it>
>Ogg: [pace] R: [pace] R: [pace] R: [pace] &quot;Bombardamenti sul popolo
delle ittà&quot; contro &quot;armi leggere degli oppositori&quot;; o
forse...altro?
>
>Pronto? C'è qualcuno? Capisci quel che scrivo? Quante altre volte devo
>scriverti che son d'accordo con te su Gaza????
>
>Solo che a te non piace fare lo stesso ragionamento per i siriani insorti,
>dato che difendi Assad, lo vorresti ancora al potere per il futuro, dato
che
>per te è il meno peggio, come hai scritto più volte in passato.
>
>Ma il ragionamento è esattamente lo stesso: gli insorti siriani che
vogliono
>combattere l'esercito siriano, i servizi segreti e la Shabiha e da essi
>liberare le città siriane, dove devono farlo? Nel deserto? Chi fa crimini
>contro l'umanità, chi si nasconde dove può, o chi bombarda le città dal
>cielo, ossia centri densamente popolati, al pari di Gaza?
>
>
>----->>>Sembra di leggere quel che si diceva di Israele quando faceva la
>>carneficina
>>>di Gaza: erano solo attacchi mirati ed
>>>
>>>Era Hamas a usare la popolazione come scudi umani.
>>>
>>>
>>>
>>>Non ti bastano tutti i profughi in Turchia e Libano per non farti dire
che
>>>la popolazione si sente sotto attacco?
>>>
>>>
>>>
>>>E poi, i ribelli hanno missili da mortaio, certo, e se hanno carri armati
>e
>>>altre armi pesanti è perché le hanno sottratte all’esercito, ma per lo
più
>>>hanno armi leggere; e di certo l’esercito bombarda dal cielo quartieri di
>>>città popolose ed è l’unico a farlo.
>>>
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