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dialogo e riconciliazione nazionale
- Subject: dialogo e riconciliazione nazionale
- From: "valeria.sonda at alice.it" <valeria.sonda at alice.it>
- Date: Tue, 21 Aug 2012 17:18:42 +0200 (CEST)
http://ansamed.ansa.it/ansamed/it/notizie/rubriche/politica/2012/08/21/Siria-Mosca-potenze-estere-creino-solo-condizioni-dialogo_7363106.html
Siria: Mosca, potenze estere creino solo condizioni dialogo
(ANSAmed) - MOSCA, 21 AGO - Il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov ha ribadito che le potenze straniere "devono solo creare le condizioni per l'apertura di un dialogo" tra le parti in Siria, senza "ingerenze esterne". Lo riferiscono le agenzie russe.
Ieri il presidente Usa Obama non aveva escluso un intervento militare in Siria nel caso venissero utilizzate armi chimiche.
In serata il presidente americano Barack Obama aveva rivolto al presidente Bashar al Assad l'ennesimo monito, ribadendo che si deve dimettere ma che non prevede per lui un'uscita "morbida".
Ed è appunto tornato a parlare di armi chimiche. "Finora non ho dato l'ordine di intervenire militarmente - ha detto Obama - ma se ci accorgessimo del dispiegamento e dell'utilizzo di armi chimiche, ciò cambierebbe i miei calcoli ... Questa è la linea rossa che non va superata". Ma oggi sia Mosca che Pechino hanno ribadito indirettamente la loro opposizione a ogni ipotesi di intervento straniero non autorizzato dall'Onu in Siria, concordando sulla inammissibilità di qualsiasi violazione dello statuto delle Nazioni Unite. Lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, citato da Itar-Tass. Mosca e Pechino - ha ricordato - difendono la "necessità d'aderire strettamente alle norme del diritto internazionale e ai principi dello statuto dell'Onu e di non consentire la loro violazione. Tuttavia, ha detto ancora Lavrov, se il governo siriano agisce nella giusta direzione, ''i passi che fa verso la riconciliazione nazionale sono insufficienti''. La dichiarazione e' giunta durante un suo incontro a Mosca con una delegazione siriana guidata dal vicepremier siriano Qadri Jamil. ''Giudicando da quello che vediamo in Siria - ha sottolineato Lavrov citato dall'agenzia Itar-Tass - questi passi volti verso la riconciliazione nazionale sono ancora insufficienti, ma siamo convinti che non c'é una alternativa alla continuazione di questa linea". "Naturalmente - ha aggiunto - ci sono fattori esterni in questa situazione, ma resta il fatto che una parte significativa del popolo siriano é scontenta del suo modo di vivere, e proprio per questo la riconciliazione nazionale diventa l'obiettivo numero uno".
Anche per il governo siriano il primo obiettivo rimane la "riconciliazione nazionale", ha dichiarato da parte sua Jamil in una conferenza stampa - e questo richiede prima di tutto "un processo politico condiviso da tutte le parti". "Nulla è vietato in questo dialogo - ha proseguito Jamil - ma ci sono principi determinati da seguire: rifiutare qualsiasi intrusione negli affari interni della Siria, e ogni violenza in qualsiasi forma.
I colloqui senza questi due principi non possono sussistere né portare a nulla". (ANSAmed).
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