La Rete No War Roma, Considerati: - la veloce accelerazione del conflitto armato in Siria, - il ruolo belligerante svolto nella crisi siriana dagli Stati Uniti ed alleati, compresa l’Italia,
Ritiene
che debba far sentire la propria voce anche l’opinione pubblica italiana contraria ad una ulteriore escalation della guerra e favorevole a percorrere tutte le strade possibili per una soluzione negoziata al conflitto, che escluda, sempre e in ogni modo, l’uso delle armi, ponendo fine all’ingerenza armata, già ampiamente documentata, da qualsiasi parte provenga.
A questo scopo propone una prima mobilitazione il 31 luglio alle ore 18 davanti all’Ambasciata degli Stati Uniti a Roma, per chiedere alle parti coinvolte nel conflitto armato e ai loro referenti esterni che condizionano la pace:
- una tregua immediata ed incondizionata;
- la fine di ogni forma d’ingerenza nella crisi siriana da parte di Paesi stranieri, restituendo all’Onu il suo ruolo di mediatore neutrale tra le parti in conflitto;
- il sostegno leale della comunità internazionale all’attuazione dei diversi punti del piano Annan ed il proseguimento del percorso che ha portato alla Conferenza di Pace di Ginevra del 30 giugno;
- la massima trasparenza sui contenuti del negoziato;
- l’impegno della comunità internazionale nel suo complesso, a livello sia diplomatico che della società civile, che favorisca una soluzione negoziata al conflitto, la riconciliazione tra le parti e il ripudio delle armi come mezzo di risoluzione delle controversie. |