Nato, "Onu" e Siria: cosa pensiamo di fare FUORI DAL COMPUTER?



Grazie come sempre a Marco (vedi il suo resoconto sotto le mie note), abbiamo un'idea delle discussioni sulla siria in sede internazionale e del ruolo dell'Italia, vergognoso come sempre.
 
COSA PENSIAMO DI FARE FUORI DAL COMPUTER??
 
Come per la Libia, si sta rivelando tutta la nostra incapacità d'azione (certo anche grazie all'intossicazione perfino linguistica e alla disinformazione veicolata perfino da certe agenzie Onu - a tal proposito ecco quanto zoppica il loro rapporto su Houla http://www.sibialiria.org/wordpress/?p=456).
 
Una piccola manifestazione non basta. Azioni dirette nonviolente?
 
Contattare i parlamentari? Far presente Mussalaha?
 
E il documento Giù le mani dalla Siria, come farlo avere a chi conta?
 

----- Messaggio inoltrato -----
Da: marco palombo <elbano9 at yahoo.it>
A: pace at peacelink.it; semprecontrolaguerra at googlegroups.com; nowaroma at googlegroups.com
Inviato: Mercoledì 18 Luglio 2012 9:04
Oggetto: [pace] Per la Nato sono compatibili piano Annan e attacco a Damasco ?
In attesa del Consiglio di Sicurezza ONU del 18 luglio.

Nel pomeriggio del 18 luglio,ora statunitense, nel Consiglio di Sicurezza ONU si discutera' di Siria e i paesi Nato presenteranno una risoluzione che dovrebbe prolungare il piano Annan inserendo pero' ,se non saranno rispettate le condizioni richieste,sanzioni ,economiche o diplomatiche, o addirittura (come hanno anticipato Italia,Gran Bretagna, Francia e USA)cap VII della Carta ONU,uso mezzi militari per imporle (le condizioni).

Il piano Annan dovrebbe avere lo scopo di fermare le violenze e non si capisce quanto siano compatibili con esso i ribelli che hanno annunciato l'attacco a Damasco fino alla vittoria.

Comunque di tutte le condizioni richieste una potrebbe tramutarsi nel tanto auspicato "Casus belli".
Questa e' il ritiro dei mezzi pesanti di Assad dalle citta'.

Ma mentre si prepara questa condizione che Assad non dovrebbe rispettare dando cosi' inizio all' uso ,legittimato dall'ONU,dei mezzi militari stranieri nel territorio siriano, i cosidetti "ribelli" annunciano l'attacco a Damasco.

Quindi i paesi Nato, compresi noi italiani, vogliono imporre il piano Annan per fermare le violenze e nello stesso tempo aiutare o perlomeno "tifare" per chi attacca la capitale.

Il ragionamento non sta in piedi, ma per il momento viene fatto in questo modo. Sono curioso di vedere cosa uscira' nelle prossime ore. Pronto a riprendere quanto ho scritto finora e verificare se avevo riportato qualche affermazione sbagliata.
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