R: Re: [pace] letture, lotte e siria



Un rabbioso saluti ai sui mandanti 

>----Messaggio originale----
>Da: a_roveroni at libero.it
>Data: 10/07/2012 9.56
>A: <pace at peacelink.it>
>Ogg: R: Re: [pace] letture, lotte e siria
>
>Recentemente ho letto un bel"romanzo" storico sulla liberazione del Sud 
Africa 
>dall'apartheid e la lotta dell'African National Congress - prima nonviolenta 
>poi, con i giovani di cui fu leader Nelson Mandela prima di finire in 
prigione, 
>anche armata - contro il regime dei bianchi boeri sulla maggioranza nera 
>(Dominique Lapierre, Un arcobaleno di pace, il saggiatore).
>
>Cosa c'entra con la Siria? Diranno alcuni di voi? 
>E cosa c'entra la Libia? 
>C'entrano perche'  sono tutte dittature, sono tutte difficili, terribili, 
>lunghissime lotte popolari - pacifiche e anche violente- per togliersi di 
>dosso, per liberarsi da una  cricca, una famiglia, un partito al potere 
>disposti a tutto: 
>fare leggi che mettono partiti e movimenti al bando, 
>organizzare false elezioni, 
>comprare giornali,  giornalisti e giornaliste in giro per il mondo,
>rinchiudere in prigione gli oppositori per anni e anni
>torturarli
>perseguitare le loro famiglie
>impedirgli di vivere e lavorare
>pur di restare saldamente in sella al potere.
>
>Mi sono chiesta:
>questi compagni e compagne italiane/i
>che si digeriscono il dittatore Siriano e lo supportano come prima quello in 
>Libia,
>che sostengono che queste dittature pseudo-socialiste siano un baluardo 
contro 
>il fondamentalismo islamico o contro la prepotenza criminale bellica 
americana,
>usando come pretesto idee come PACE, DIALOGO,  stare senza se e senza ma 
>CONTRO LA GUERRA
>come si sarebbero comportati i in ITALIA, in Germania nello scorso secolo? 
>Avrebbero sostenuto per comodita', denaro, o per convinzione ideologica le 
>dittature al potere? Avrebbero scelto di stare con quelli che riducono le 
masse 
>a gregge belante e plaudente, pronte a seguire le lusinghe di capi 
salvatori; 
>quelli che offendono,  e tolgono la dignita' umana all'avversario, al nemico. 
I 
>"ratti", come diceva anche il defunto Gheddafi, che li voleva affogare nei 
>cessi, giusto? 
>Trovare un nemico, una parte di popolazione da sfruttare, spogliare dei 
propri 
>beni, delle case, della terra. Gli ebrei, i palestinesi, i neri sudafricani.
>Ma la signora  Marinella Correggia, Lei, era liberissima di passeggiare e 
>chiaccherare a suo piacimento  nella capitale del Paese della rivoluzione 
>verde... E  quell'italiano vergognoso di cui non rammento - non ne vale la 
pena 
>- la sigla di appartenenza, l' associazione, che e' andato nel 2011 a 
Damasco 
>ed ha parlato alla folla oceanica in sostegno al dittatore? 
>Anche Mussolini era un populista, aveva un vastissimo consenso popolare, 
>proveniva dal partito socialista, aveva diretto l'Avanti se non ricordo 
>male... 
>Certo che gente che sostiene Assad in Siria esiste! Esistevano ed erano 
tanti 
>anche e i fascisti ,e allora?
>
>All'esperto di dialogo e di CARTA DELL'ONU - ma di quante cose e' esperto 
Lei! 
>- che scrive in lingue marziane ho deciso da molto tempo di non rispondere 
>perche' ha superato ampiamente i limiti della buona educazione e dell'onesta' 
e 
>verita' intellettuale.
>Al vecchio "grillo parlante" Alfonso Navarra, come  lui stesso si auto-
>definisce, rispondo invece con affetto che le sue mezze misure buoniste non 
>avrebbero mai portato la liberta' in Sud Africa e in nessun paese al mondo. 
Non 
>si puo' stare insieme al carnefice e alla stuprata, non possiamo salvare 
>entrambi allo stesso tempo. Devo ristabilire la giustizia, la verita', 
impedire 
>allo stupratore di continuare a violare le sue vittime, togliergli la 
divisa, 
>il potere dall'alto del quale continua a torturare e sadicamente tormentare 
le 
>sue vittime. Dobbiamo dire a quel Presidente che non mette in galera i 
>torturarori ma li usa per i propri fini di potere, che deve andarsene da 
quel 
>Paese, andare da qualche stato amico dittatore come lui, che non e' degno di 
>governare il suo popolo. 
>Ghandi e' un punto di riferimento amato, lo e' stato anche per gli Attivisti 
>dell'African national Congress in Sud Africa. Ma ad un certo punto non si 
puo' 
>vivere e morire,  sotto la dittatura, non si puo' non lottare per garantire 
>almeno ai figli la liberta'. Io non so se potrei prendere e usare delle armi 
>contro altri esseri umani. Ma Ghandi scriveva anche lui che e' meglio questo 
>che restare inerti e quindi complici a fronte delle gravi ingiustizie. 
>Credo, lo ribadisco, che come pacifisti italiani dobbiamo fare del nostro 
>meglio per cercare di UNIRE l'opposizione in Siria.
>Cosi' come e' stato unito il Comitato Nazionale di Liberazione contro il 
>fascismo e il nazismo: cristiani con comunisti, armati con nonviolenti.
>
>I fiancheggiatori di Bashar al Assad chiedono  a noi italiani che sosteniamo 
>il DIALOGO tra regime siriano e opposizione?
>Mi onoro di citare Nelson Mandela, il quale cosi' rispondeva a razzisti 
>bianchi che opprimevano  il suo popolo e che cercavano di piegarlo a 
negoziare 
>un finto accordo tutto a favore del regime in cambio della sua liberazione 
dal 
>carcere. E' una lezione di democrazia che vale la pena leggere!
>
>"Solo un uomo libero puo'  negoziare. Rispondo al signor Botha che non posso 
e 
>non voglio impegnarmi finche' voi, popolo tutto, e io non saremo liberi. La 
>vostra liberta' e la mia sono indissociabili! Ma vi faccio una promessa: 
saro' 
>di ritorno fra voi, perche' presto saremo liberi!"
>
>Auguri Siria, auguri popolo siriano per la liberta'.
>Annalisa Roveroni
>
>ps: su quanti/e non sanno scrivere e discutere onestamente e senza 
>intemperanze verbali, in questa lista: era tempo che venisse segnalato il 
>disturbo che essi/e arrecano agli altri e al civile scambio di opinioni, 
>causando percio' un deterioramento complessivo del livello di discussione.
>Rimprovero a Marescotti di non essere mai intervenuto per mettere dei 
paletti 
>- come invece sta apprezzabilmente facendo Galbiati - forse preferisce una 
>rassicurante uniformita' di vedute ad un salutare conflitto intellettuale? 
>Sulle censure: ho sinceramente pensato  e penso di essere stata bersaglio di 
>censura da parte di Marescotti.  Galbiati scrive che non c'e' censura 
>preventiva, ma io ancora non mi spiego perche' i miei messaggi in alcuni 
>momenti piu' delicati non sono passati in lista. Ad ogni modo non mi sono 
auto 
>cancellata come alcuni/e avrebbero desiderato e anche personalmente preteso. 
>cordialmente
>
>>----Messaggio originale----
>>Da: humdrum2 at libero.it
>>Data: 10/07/2012 1.12
>>A: <pace at peacelink.it>
>>Ogg: Re: [pace] lettera dalla siria
>>
>>Lorenzo, ho capito una cosa, ci sono provocatori che vogliono solo 
>>provocare. Ti accusano con il tuo nome di cose che non hai detto o fatto, 
>>non sono capace di chiedere scusa. Esiste una mobbing neanche sottile, con 
>>annessi insulti tipo "linguaggio marziano" da persone che si azzardano di 
>>chiamarsi "il dialogo", ma non sono chiamato alla buona educazione. ho 
>>notato settimane fa anche una specie di divieto di parlare di Siria! Ma, 
>>ovviamente, era visto da me come un meccanismo di togliermi di mezzo, 
>>siccome solo io non interveniva più (nemmeno rispondendo alle continue 
>>provocazioni) ma i provocatori erano liberi di continuare. Regole che sono 
>>fatte ma non rispettate... forse tenute in serbo. mentre insulti hanno la 
>>dignità di rimanere parte della "discussione". E io sono qui, aspettando 
>>l'atteso resoconto della manifestazione "con Assad". Ho visto filmati dei 
>>Brownshirts, dove il popolo siriano era definito come "ratti". Vorrei tanto 
>>sapere come si sta con i fascisti che credono che la permanenza del leader 
è 
>>il valore assoluto.
>>
>>-----Messaggio originale----- 
>>From: Davide Bertok
>>Sent: Monday, July 09, 2012 11:48 PM
>>To: pace at peacelink.it
>>Subject: Re: R: R: [pace] lettera dalla siria
>>
>>Il 07/07/2012 2.34, lorenz.news at yahoo.it ha scritto:
>>> Caro Davide, io ho chiesto delle scuse pubbliche a
>>> Cosenza, e quindi non sto intasando niente e non sto insultando nessuno,
>>> senza contare che sono un redattore di Peacelink e scrivo sulla tematica
>>> pace e in assenza del moderatore mi sento in dovere di dire a tutti i 
>>> limiti
>>> da non superare.
>>
>>Allora non ci capiamo!
>>Se scivolate sul privato e vi scrivete con epiteti vari che non
>>interessano a nessuno allora è meglio che proseguite fuori dalla lista.
>>Non credo di parlare arabo, è il mio ultimo intervento sul tema, se non
>>capisci non è un problema mio.
>>
>>Davide
>>
>>
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