R: [pace] lettera dalla siria
- Subject: R: [pace] lettera dalla siria
- From: <lorenz.news at yahoo.it>
- Date: Fri, 6 Jul 2012 20:02:17 +0200
Ecco, da Sebastiano Cosenza eccomi a te, è
bene evitare isterismi e insulti, e il vergognati riservalo a un bambino, qui
ormai si è perso il controllo e anche nel tuo caso, a questo punto, comunicherò
al moderatore. Lorenzo Galbiati ----Messaggio originale---- Alfonso, francamente non so di che stai parlando. Io mi limito a dire quel che è successo in Siria e che si può
affermare con certezza, ossia le linee generali della cronologia dei fatti,
dato che in questa lista molti ormai hanno le idee confuse su tutto (o credono
di averle chiare immaginando una realtà che non esiste). Non pretendo di sapere la verità sui dettagli. Non me ne frega niente di buoni e
cattivi. Mi limito a dire che c’è una resistenza nonviolenta in Siria, sia a
livello popolare (i comitati locali) sia a livello politico: il CNSCD, che ha
messo insieme tutta la rappresentanza possibile, con elezioni democratiche.
Questi nonviolenti chiedono riforme democratiche, erano praticamente d’accordo
con i 6 punti di Kofi Annan (anche se i comitati locali sono divisi tra loro).
Se questi per te sono i buoni che poi fanno stragi, non so che farci, ma
l’impressione è che il tuo discorso astratto dimostra che non hai seguito
questo dibattito sulla Siria. Intanto, sono questi “buoni” a essere uccisi o a
vivere in esilio, e dato che chiedono riforme democratiche in modo nonviolento
a una dittatura che cerca di farli fuori, non vedo cos’altro possa fare un
nonviolento se non sostenerli. Che debbano anche aver a che fare e cercare
accordi con una resistenza armata non è un buon motivo per sospendere ogni
giudizio e non fare nulla o peggio ancora avere posizioni filo-regime come
purtroppo hanno (consapevoli o meno) Valeria Sonda, Sebastiano Cosenza, e
Santoianni e altri. Se hai delle proposte concrete su come sostenere i
mezzi buoni, falle, a partire dal chiarire nettamente chi sono i mezzi buoni, i
cattivi, i buoni - e perché. Ma forse ti conviene prima approfondire cosa è
successo e sta succedendo in Siria. Ti consiglio, nel caso tu voglia capire
meglio di cosa sto parlando, di iniziare da questi due link: http://www.peacelink.it/pace/a/36527.html http://www.peacelink.it/pace/a/36523.html Lorenzo Da: pace-request at peacelink.it
[mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto
di alfonsonavarra at virgilio.it Caro Lorenzo, dà retta ad un
vecchio "grillo parlante". Il mondo è pieno
di gente che vede i conflitti in termini di "Buoni" contro "Cattivi". I
"Buoni" sono i "Nostri": essendo buoni per antonomasia, non
possono fare che "cose buone". Dicono sempre la
verità e sono sempre vittima delle cattiverie altrui. I Cattivi sono
"Loro": non possono che commettere azioni cattive, hanno nel DNA la menzogna
e la ferocia. Qualche
"Buono" più sosfisticato al massimo giunge ad ammettere: sì, abbiamo
fatto ricorso ad alleati figli di..., ma dobbiamo giustificarli perchè sono i
"nostri" figli di... Volete forse che
vincano "Loro", i cattivi? Il "mondo
libero" era ed è una tragica e violenta illusione di cartapesta.
Possibile, no? Ma questo non
esclude affatto che "il Paradiso dei lavoratori" fosse, nello stesso
tempo, una specie di inferno. Esiste un grande
impero feroce ed aggressivo. Un grosso figlio di ... Possibile, no? Ma dobbiamo per
questo non vedere tutti i medi e piccoli imperi che ci ammorbano? Quanti piccoli
figli di... si agitano furiosamente e per chi, poveraccio, li incontra e ci
deve fare i conti la cosa non è affatto piacevole! Se vogliamo un
mondo senza figli di..., grandi, medi o piccoli che siano, dobbiamo, SE
POSSIBILE, prendere le distanze da tutti, senza, che so, parteggiare per il
piccolo figlio di... quando gli capita di scontrarsi col grosso (sempre figlio
di...). Questa scelta è
possibile se ci poniamo nell'ordine di idee che nel conflitto possiamo
rappresentare, volendo e sperimentando, dico io, i "Mezzi buoni". I "Mezzi
buoni" esistono e sono la maggioranza nella "gente comune":
questa è una mia ipotesi che forse sconta la sua dose di ingenuità e di follia. I "mezzi
buoni" non hanno la Verità dalla loro, ma solo delle verità limitate e
parziali che mettono alla prova, in una continua ricerca e revisione. Fanno esperimenti
con la verità. Sono critici, ma
soprattutto autocritici. Sono sempre avvertiti che, nel momento stesso in cui
stanno combattendo per riparare dei torti, qualche torto lo stanno pur sempre
commettendo, a maggior ragione quando non ne sono pienamente consapevoli. I
"Buoni" hanno avuto le loro Grandi Narrazioni che hanno proclamato ed
attuato con fragorosi squilli di tromba nel Novecento. Ci hanno regalato
stermini e massacri, lager e gulag, guerre, totalitarismi, diseguaglianze e
sofferenze sociali. Forse, in questo
terzo millennio che abbiamo inaugurato, è arrivato il momento, più sommesso,
dei "Mezzi buoni" e dei loro Medi Racconti: utopie sì, ma su basi di
concretezza, conflitti sì, ma per vincere convincendo, lotte sì, ma con
strategie e metodi nonviolenti. I "Mezzi
buoni" sono, che so, insieme pro-cristiani e pro-musulmani. Oppure
pro-cinesi e pro-tibetani. O, ancora, pro-israeliani e pro-palestinesi...
insomma, per la "comune umanità" al primo posto. E' questa stella
polare, di "restare umani" e non diventare "Caporali", che,
credo, ci permetterà di gestire i conflitti con soluzioni creative e di
lasciare perciò un mondo migliore a chi, dopo di noi, raccoglierà la fiaccola
della vita.
Le elezioni in Siria, una paese con un governo mafioso familistico
a impronta poliziesco, in cui sono vietati i giornalisti a meno che siano
organici al regime, che governa in modo dittatoriale da quasi 40 anni uccidendo
o torturando ogni oppositore che conti, sono avvenute a maggio, quando lo
stesso governo aveva già ucciso più di 6000 civili che manifestavano e
procedeva nei suoi bombardamenti. Ora, si può credere, come faccia tu, Sebastiano Cosenza, che quelle
elezioni possano contare qualcosa, che non ci siano stati brogli, che i siriani
siano andati a votare liberamente e democraticamente. Credilo pure, sei in
buona compagnia: il regime siriano. Io tendo a credere a chi si oppone e
manifesta contro quel regime pacificamente rischiando ogni giorno la vita o a
chi ha dovuto abbandonarlo quel paese per non essere ucciso o passar chissà
quanto tempo in carcere per “reati” di opinione, ossia alle opposizioni al
regime (tra cui quelle nonviolente ma immagino non ti interessi così come non ti
interessino le mie interviste a Ossamah Al Tawel e Gassan Azzam che si son
messi a ridere quando ho parlato loro di elezioni) che tutte hanno definito
quelle elezioni una farsa. In ogni caso l’affluenza al voto è stata del 51,26%
e gli eletti della coalizione di governo sono stati circa 4 su 5, quindi non si
può dire che il 60% dei siriani ha sostenuto Assad. Lorenzo Galbiati Da: pace-request at peacelink.it
[mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto
di Sebastiano Cosenza Se come è stato certificato oltre il 60% dei
siriani hanno votato a favore del
proprio presidente ( parliamo di oltre 8,5 milioni di votanti) , forse
numericamente valgono qualcosa in più dei tuoi contatti. seb Da: pace-request at peacelink.it
[mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto
di mary r Mary Rizzo parla in persona con almeno 10 Siriani al giorno e è in
contatto con varie centinaia virtualmente OGNI GIORNO. Credo che sanno meglio
di te l’opinione del proprio presidente! From: Sebastiano Cosenza Sent: Thursday, July 05, 2012 5:10 PM Subject: R: [pace] lettera dalla siria Mary Rizzo si è mai chiesto cosa ne pensa la
popolazione siriana ? Si, proprio quella che è andata a
votare in massa a favore del proprio presidente ! Perché deve scegliere sebastiano Da: pace-request at peacelink.it
[mailto:pace-request at peacelink.it]
Per conto di mary r A.G.: Come
mai, secondo te, molti che hanno dimostrato pubblicamente a favore del popolo
palestinese, sono così freddi nei confronti della rivolta siriana? M.R.: Perché
hanno una carenza madornale di informazione. Per anni sono stati chiusi in una
sorta di ghetto mentale, non escono da certi schemi. Credono che un certo tipo
di media dica le bugie e non possa mai dire la verità, perché con la Palestina è
stato così, e quindi, per default, credono che i media alternativa dicano solo Sent:
Wednesday, July 04, 2012 3:14 PM Subject: R: [pace] lettera dalla siria Valeria, qui non si tratta di zittire ma di capire cosa val la pena
diffondere. Tu stai diffondendo la voce di un anonimo che si dichiara contro la
rivolta, che dice che le richieste dei manifestanti pacifici sono state
esaudite dal regime e che i rivoltosi si sono armati accusando il regime di
uccidere i manifestanti, cosa che secondo lui NON è successa mentre i rivoltosi
hanno iniziato a uccidere i soldati. Siamo al negazionismo. Ora, vale la pena diffondere chi nega la
realtà di un massacro di migliaia di persone solo perché i media parlano di
questo massacro? Allora diffondiamo anche news che negano la Shoah dato che a
diffondere quelle sulla Shoah ci pensano i media. Giusto? E’ una follia questo
approccio. Quel tipo siriano sta dicendo il falso, dicendo che il regime non
solo non ha ucciso i manifestanti ma ha esaudito le loro richieste, lo capisci?
Perché se non lo capisci, vuol dire che sei in balia di internet e non sai più
distinguere minimamente anche dopo un anno e mezzo di repressione della
rivoluzione cosa è successo per certo. Dico, almeno a grandi linee, dovrebbero
aver capito tutti che in Siria è in atto una repressione governativa che ha
ucciso migliaia di persone e che fa vittime ogni giorno. Si può poi dire che i
media, fino a un mese fa parlavano poco delle uccisioni a opera degli insorti,
ma negare i crimini del regime è negazionismo e diffondere delle testimonianze
negazioniste a favore del regime è essere filo Assad. Io sono veramente colpito dall’aver visto su questa lista come
molte critiche ad alcuni pacifisti, come quella di sostenere, di fatto regimi
dittatoriali negando i loro crimini, siano vere, e finora avevo sempre pensato
che erano caricature dovute ai guerrafondai. Purtroppo non è così. Lorenzo Galbiati Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it]
Per conto di valeria.sonda at alice.it
----Messaggio originale---- Questa lettera, nel ricostruire la cronologia dei fatti ha valore
zero. Perché diffonderla? Credi davvero che Assad abbia garantito la richiesta
dei manifestanti pacifici (e non invece fatto sparare sui cortei con
conseguente fenomeno dei disertori) e che si sia creata dal nulla una
opposizione armata? Lorenzo Galbiati Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it]
Per conto di valeria.sonda at alice.it http://www.vietatoparlare.it/2012/05/01/lettera-dalla-siria/ LETTERA DALLA SIRIA
maggio 1st, 2012 Nell’ottobre 2010 un gruppo della Parrocchia ha compiuto un
viaggio in Siria vivendo un’esperienza davvero indimenticabile, da un punto di
vista umano, culturale e spirituale… Non sono trascorsi neanche due anni da
allora, ma la situazione di quel paese è radicalmente cambiata, Nei giorni
scorsi abbiamo ricevuto un messaggio via e-mail dalla guida siriana che ci
aveva condotto – con grande competenza e capacità – alla scoperta della Siria.. Cari signori, amici e tutti quelli che mi
ricordano o forse non mi ricordano più, è quasi un anno da quando la crisi nel
mio paese è cominciata. Vi scrivo perché credo che c’è qualcosa che devo
informarvi e scusatemi se faccio errori linguistici. Sono sicuro
che se voi non sarete d’accordo con quello che dico, almeno dopo questa e-mail
sarete consapevoli che tanta gente come me esiste. Noi esistiamo e siamo tanti,
anche se i media internazionali non vogliono riconoscerci. Ecco perché vi
scrivo: perché conosco tutti voi e ho fiducia grande di voi e so che mi
considerate una persona seria e onesta. Voglio far arrivare la mia voce! Noi siamo CONTRO la
rivolta che sta succedendo nel nostro
paese! E vi dico ancora che siamo una parte grande della popolazione siriana. È
una sorpresa, vero? Vi spiego cosa è successo dal nostro punto
di vista. Potete sentirmi come un testimone che vive vicino e dentro quello che
succede: dall’inizio c’era parte della gente che ha chiesto la riforma pacifica
e loro avevano ragione. Perché tante cose non andavano bene. Lo Stato ha
promesso di fare quello che la gente aveva chiesto. Ma nello stesso tempo
c’erano gruppi armati che hanno usato le richieste pacifiche e giuste per
creare i problemi più grandi e per dire che l’esercito siriano uccide la gente,
ma in realtà loro uccidevano i soldati siriani… Questa era una bugia grande che
l’opposizione siriana ad Istanbul ha creato e dato al mondo come verità. Però,
la verità è che gli islamisti ( come partiti politici ) nel mondo islamico
appoggiano la rivolta in Siria. Loro usano la rivolta per arrivare al
potere. Purtroppo tanta gente religiosa in maniera semplice crede a tutto
quello che gli imam dei paesi del Golfo Arabo dicono, specialmente la promessa
di andare in cielo se sopportano la rivolta. Loro dicono che questa rivolta a parte del
Jihad, la guerra santa. Immaginate! Non solo i gruppi armati hanno attaccato
dei soldati e ufficiali dell’esercito ma anche gli impiegati al governo,
ingegneri e tecnici. .. Hanno attaccato anche la gente che non voleva
partecipare alla rivolta!! E hanno bruciato le loro macchine! La parte a cui appartengo è la gente
siriana laica che contiene cristiani e musulmani e altri che vogliono un paese
laico che rispetti tutti. Il nostro presidente ha promesso di fare un
referendum per cambiare la Costituzione come la gente aveva chiesto all’inizio.
La gente che vuole la riforma- come noi-ha votato (sì o no non importa) e
l’opposizione (armata e non armata) non ha votato. 8,5 milioni hanno votato! Ma
i media dicono che noi non esistiamo forse? O che siamo stati obbligati a
partecipare?? Che strano! Secondo noi, la riforma viene gradualmente
e senza distruggere il paese. Nella nuova Costituzione non ci sarà più un
partito solo al potere come era in precedenza. Ci sarà il pluralismo vero siccome
altri partiti potranno ugualmente partecipare alla vita politica. Un presidente
può essere eletto due volte al massimo. Non è questo che abbiamo chiesto un
anno fa? Si! Allora perché ci deve essere una rivolta
aggressiva e soprattutto piena di propaganda falsa. Perché perdiamo lo scopo:
la riforma? Chi vuoli i fanatici con le loro barbe e il loro discorso
medioevale? La situazione sociale a
causa della rivolta armata: tanta gente ha
perso il lavoro per mancanza di stabilità. I prezzi sono raddoppiati! Le
sanzioni imposte su di noi ci soffocano e non cambiano nulla sul livello
politico. Il latte per i nostri bambini, ad esempio, è l’80% più caro… I
ribelli hanno attaccato le infrastrutture, oleodotti, centrali di elettricità…
E quindi hanno lasciato tanta gente senza elettricità e senza diesel in questo
inverno freddissimo… Se non mi credete, va bene, ma almeno
credete che noi esistiamo e che siamo tanti. E che noi non siamo parte del
governo o l’esercito o il partito che governa. Siamo
gente siriana che non ha avuto la possibilità di dire al mondo che la rivolta
ha un altro viso cattivo che non sapete…. Vi chiedo, se volete bene alla gente
siriana, di
non appoggiare la rivolta ma il DIALOGO. L’unica
soluzione è il dialogo tra il governo e l’opposizione. Basta sangue! Basta
rivolta! Vogliamo il dialogo perché i nostri bambini abbiano un futuro. Grazie per avermi dato il vostro tempo e
la vostra attenzione. Un caro saluto G. E. No virus found in this message. No virus found in this message. |
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