R: [pace] Siria: dai nonviolenti un appello alle organizz. umanitarie per la situazione di Homs
- Subject: R: [pace] Siria: dai nonviolenti un appello alle organizz. umanitarie per la situazione di Homs
- From: <lorenz.news at yahoo.it>
- Date: Sun, 1 Jul 2012 20:19:03 +0200
Mi sembra evidente Francesco che si stia
parlando sempre del regime e del suo esercito e dei suoi militari, che il
regime impedisca l’accesso agli ospedali o comunque selezioni chi può
curarsi, che la Croce e Mezzaluna rossa siano impedite nel fare i soccorsi
sempre a causa dei bombardamenti e dell’occupazione degli ospedali da
parte del regime. La fonte è il direttivo del Coordinamento
nazionale siriano per il Cambio democratico, per intenderci l’organizzazione
siriana democraticamente eletta e che lotta in modo nonviolento per ottenere
riforme al regime a partire dai 6 punti portati avanti da Kofi Annan, alla cui
missione hanno dato un grande contributo. Il problema, Francesco, è che credo tu
abbia una visione dei crimini perpetrati dal regime molto parziale e
sottostimata e anche questa lista credo abbia parzialmente contribuito con le
sue contro-news a ispirare un simile atteggiamento in molti lettori. Ti ricordo
che stando sempre al Coordinamento, il regime ha già ucciso più di 6000 (resto
sul basso) civili dall’inizio della rivoluzione, e i ribelli più di 4000
tra militari e poliziotti. E’ interessante che tu comunque chieda “perché”:
beh, penso occorra cominciare dall’inizio, devi sapere che c’è
stata più di un anno fa una serie di manifestazioni pacifiche represse nel
sangue da parte del regime, dopo le quali alcune persone hanno
iniziato ad armarsi per difendersi ed alcuni militari a disertare onde evitare
di sparare sulla folla. Poi si è formato un esercito irregolare presto
infiltrato da elementi stranieri. Il regime ha iniziato allora a bombardare le
città in cui vi sono questi insorti, come Homs. Se vuoi leggere di più, ti
consiglio http://www.peacelink.it/pace/a/36523.html Lorenzo Galbiati Da:
pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di Francesco Santoianni Da questo "rapporto da Homs" non ho capito alcune cose 1) Chi sta effettuando l'attacco militare e perché? 2) Che diavolo significa " Le
forze fedeli al regime hanno incorporato i due soli ospedali operativi della
città." Vuol dire forse che il regime di Assad controlla gli ospedali? (e
in tal caso qual'è il problema?) O che il regime di Assad ha escluso questi
ospedali dai soccorsi (e in tal caso sarebbe opportuno citare le fonti di
questa improbabile notizia) 3) Per quale assurdo motivo bisognerebbe fare appello alla Croce Rossa
e alla Mezza Luna Rossa per prestare soccorsi (è il loro compito istutuzionale,
lo fanno da almeno un anno) quando questi sono impediti dai cosiddetti
"ribelli" 4) Che significa "Facciamo appello a tutte le
organizazzioni internazionali e umanitarie affinché questa campagna assassina
di bombardamenti e assedi, che potrebbe ancora culminare in un massacro
indiscriminato, cessi." quali organizzazioni internazionali? Quali
bombardamenti e assedi? Fatti da chi? Il giorno 01 luglio 2012 17:36, <lorenz.news at yahoo.it>
ha scritto: Peacelink ha tradotto in italiano e sta
diffondendo questo rapporto su Homs http://www.peacelink.it/pace/a/36529.html del Coordinamento siriano per il Cambiamento
Democratico, invitiamo tutti a diffonderlo alle organizzazioni umanitarie e
alla stampa Un rapporto sulla situazione umanitaria nella città
di Homs Traduzione di Valeria Argiolas A Homs è in atto un attacco militare che sta creando
un'emergenza umanitaria che necessità l'aiuto delle organizzazioni umanitarie 1 luglio 2012 - National Coordination Body for Democratic Change
in Syria Fonte: http://syrianncb.org/2012/06/29/a-report-on-the-humanitarian-situation-in-the-city-of-homs/
- 29 giugno 2012 La città di Homs è sotto il peggiore attacco militare
dall’inizio della rivolta. I dintorni di Khaldiya, al-Qarabees, Jourat
al-Shayyah, al-Qusoor e l’antico circondario di Homs sono stati
spietatamente stretti d’assedio per oltre un mese, di modo che che la situazione
umanitaria in queste aree sia estremamente preoccupante. Vi è una carenza
drammatica di beni di prima necessità: farina, acqua, elettricità, benzina, gas
e attrezzature mediche. Gli abitanti bloccati nelle aree strette
d’assedio si sono ridotti a mangiare pane raffermo e derrate alimentari
avariate. Viaggiare è pressoché impossibile a causa della mancanza di benzina e
della violenza e i residenti non sono in grado di portare altrove i feriti. Vi sono più di 1000 famiglie nelle seguenti aree colpite:
Khaldiya, al-Warsha, al-Hamidiyye, Bustan al-Deewan, al-Salibiyye, Wadi
al-Sayeh. Queste famiglie sono state costrette a restare nelle loro case
semi-diroccate e vivono in condizioni inumane. Provengono da un
retroterra religioso eterogeneo (cristiano e musulmano). Si tratta di donne,
bambini, anziani e persone con disabilità fisiche o psichiche. Nelle suddette
aree di conflitto vivono nel terrore e non sono in grado di poter lasciare i
luoghi. I civili innocenti, in queste aree, mancano del minimo necessario alla
sussistenza. La situazione sanitaria nelle parti strette d’assedio
della città è terribile e si deteriora sempre di più. Le forze fedeli al regime
hanno incorporato i due soli ospedali operativi della città. Gli ospedali da
campo, installati nelle vicinanze, mancano di tutto e sono constretti ad
operare in scarse condizioni igeniche, ragion per cui un gran numero di feriti
è deceduto. Inoltre vi è una penuria notevole di assistenza medica per le
patologie croniche come le malattie cardiache, l’asma, il diabete, l’ipertensione
ecc.... Vi sono centinaia di feriti che richiedono di essere operati nel più
breve tempo possibile e tanti altri sono in attesa di urgenti cure mediche.
Fino a questo momento queste persone non sono state in grado di lasciare la
città Facciamo appello a tutte le organizzazioni umanitarie, ed in
particolare alla Croce Rossa e alla Mezzaluna Rossa, affinché siano
urgentemente inviati staff medico e attrezzature sanitarie nella città di Homs,
in modo che siano curati quelli che possono esserlo sul posto e che sia
possibile trasportare i molti civili feriti dal costante bombardamento della
città. Facciamo appello a tutte le organizazzioni internazionali e umanitarie
affinché questa campagna assassina di bombardamenti e assedi, che potrebbe ancora
culminare in un massacro indiscriminato, cessi. Coordinamento Nazionale per il Cambiamento Democratico in Siria Fonte: http://syrianncb.org/2012/06/29/a-report-on-the-humanitarian-situation-in-the-city-of-homs/ Note: http://syrianncb.org/2012/06/29/a-report-on-the-humanitarian-situation-in-the-city-of-homs/ Lorenzo Galbiati, redattore di Peacelink |
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