[SPF:fail] [pace] Siria. "Sul massacro di Houla non c'e' certezza"



Certo, prevale l'odio di setta, tra fazioni e gruppi, l'odio per l'altro e
il diverso da sé, la guerra di tutti contro tutti, senza più dialogo, senza
amore e fratellanza: viene affossato il pluralismo interetnico,
interreligioso e politico, espressione di pace, libertà e democrazia.
E intanto in Italia il DDL Di Paola appresta le forze armate alla Terza
Guerra Mondiale.
IL DDL Di Paola non riduce ma aumenta la spesa pubblica, taglia il personale
e le caserme per comprare nuovi armamenti; autorizza il Ministero della
Difesa a vendere armi italiane nel mondo; stabilisce che in caso di calamità
naturali gli interventi di soccorso dell’esercito dovranno essere pagati da
chi li richiede; impegna non meno di 230 miliardi per i prossimi 12 anni a
sostegno delle FFAA e le trasforma in uno strumento da guerre ad alta
intensità...si rimette in moto la grande industria bellica che specula sulla
morte e la distruzione.
Laura
http://www.peacelink.it/pace/a/36525.html


-----Messaggio originale-----
Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto
di Alessandro Marescotti
Inviato: venerdì 29 giugno 2012 15.35
A: Lista pace Peacelink
Oggetto: [pace] Siria. "Sul massacro di Houla non c'e' certezza"

Le Nazioni unite danno un quadro tutt’altro che univoco, nella relazione
presentata ieri al Consiglio Onu per i diritti umani a Ginevra da Paulo
Pineiro, capo della missione incaricata di riferire sulla situazione in
Siria. Gli ispettori dicono che «in un contesto sempre più militarizzato, le
violazioni dei diritti umani si stanno verificando nel paese su una scala
allarmante, durante le operazioni militari contro i siti dove di pensa si
trovino disertori e gruppi armati anti-governativi, in particolare
l’Esercito siriano libero». Il rapporto continua però parlando anche di
violazioni compiute da gruppi dell’opposizione armata, tra cui omicidi
multipli e rapimenti. L’accusa rivolta alle forze forze governative faceva i
titoli ieri sui media occidentali, ma l’altra parte del rapporto non è meno
allarmante. Gli investigatori Onu dicono che i ribelli usano spesso bambini
come messaggeri o aiutanti, esponendoli al rischio di morte o ferite.
Dichiarano inoltre di non poter dire c!
 on certezza chi abbia compiuto il massacro di Houla alla fine di maggio;
l’esame di immagini satellitari, testimonianze e altri indizi porta a
pensare che molti siano stati uccisi da soldati governativi, ma che molti
altri siano stati presi di mira su base «settaria», cioè di appartenenza
etnico-religiosa. Secondo Karen AbuZaid, una degli investigatori
(americana), «c’è un aspetto sempre più settario in ciò che avviene in
Siria» e questa è cosa assai allarmante.

Il Manifesto 28/6/2012
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