[SPF:fail] R: [R] "Pace in Siria": cresce il movimento di riconciliazione "Mussalaha"



Care e Cari,

il totalitarismo trova sempre terreno fertile nella società massificata, nel
sentimento di estraniazione e alienazione che dissolve non solo i legami
sociali, ma lo stesso rapporto con la realtà.
Al contrario le diversità culturali aprono l'orizzonte delle pluralità umane
nel distinguersi delle singolarità dei soggetti che agiscono e che pensano. 
Le soluzioni politiche, che prescindono dall'infinita molteplicità delle
esperienze umane e delle forme di vita, generano spinte totalitarie che
distruggono le tradizioni esistenti ed esasperano i conflitti delle società.

Il riconoscimento della diversità, in opposizione ad una concezione olistica
e totalitaria, potrà impedire la negazione delle differenze stesse. Apriamo
dunque al Dialogo, alla Riconciliazione tra le parti, le fazioni, le
differenti posizioni confessionali per una società orientata alla gestione
dei conflitti, in prospettive plurali, interetniche ed interreligiose di
Pace.
Grazie.  
Laura

-----Messaggio originale-----
Da: redazione-request at peacelink.it [mailto:redazione-request at peacelink.it]
Per conto di Alessandro Marescotti
Inviato: mercoledì 27 giugno 2012 14.02
A: Lista pace Peacelink; news at peacelink.it
Cc: Lista Redazione Peacelink
Oggetto: [R] "Pace in Siria": cresce il movimento di riconciliazione
"Mussalaha"

"Pace in Siria": cresce il movimento popolare di riconciliazione "Mussalaha"

Damasco (Agenzia Fides) - Nuovi incontri e nuove iniziative per il movimento
popolare interreligioso "Mussalaha" ("Riconciliazione"), che propone una
"riconciliazione dal basso" a partire dalle famiglie, dai clan, dalle
diverse comunità della società civile siriana, stanca del conflitto. Mentre
il paese è dilaniato dal conflitto, iniziative e incontri di pace si stanno
moltiplicando, nascendo in modo del tutto spontaneo e indipendente: nei
giorni scorsi un nuovo incontro che ha visto coinvolti leader civili, leader
religiosi moderati, cristiani e musulmani, leader tribali, cittadini sunniti
e alawiti del mosaico che compone la società siriana, si è tenuto a Deir
Ezzor, nella provincia di Djazirah (Siria orientale), nei pressi
dell'Eufrate. Il movimento, notano fonti di Fides, intende dire "No" alla
guerra civile e rimarca che "non si può continuare con un bilancio che si
attesta fra 40 e 100 vittime al giorno. La nazione viene dissanguata, perde
i giovani e le sue forze migl!
 iori". Per questo urge una iniziativa nuova che viene dal "genio popolare",
da persone "che desiderano una vita dignitosa, che rifiutano la violenza
settaria e il conflitto confessionale, come le contrapposizioni ideologiche
e politiche precostituite". In molte città siriane, dove da un lato vi sono
scontri e vittime - riferiscono fonti di Fides - "crescono gesti di amicizia
e di riconciliazione, offerti da leader civili moderati verso rappresentanti
di comunità considerate ostili (accade fra alawiti e sunniti), nello spirito
di garantire sicurezza e pace grazie alla società civile". Il movimento
spera di trovare un riferimento istituzionale nel Ministro per la
Riconciliazione, il socialista Ali Haider, nominato nel nuovo esecutivo
siriano e proveniente dal partito di opposizione "People's Will Party".
Ma intanto sta trovando sostegno anche all'estero: l'irlandese Mairead
Maguire, Premio Nobel per la pace nel 1976 con Betty Williams e leader del
movimento "The Peace People", in un comunicato inviato a Fides dice "No alla
guerra in Siria", e afferma: "Dobbiamo metterci nei panni del popolo siriano
e trovare vie pacifiche per fermare questa folle corsa verso una guerra che
le madri, i padri e figli della Siria non vogliono e non meritano". Il testo
aggiunge: "Urge sostenere quanti lavorano per la pace in Siria e che cercano
un modo di aiutare i 22 milioni di siriani a risolvere il loro conflitto,
senza promuovere il caos o la violenza". La Premio Nobel invita le Nazioni
Unite ad "essere un forum dove tali voci siriane siano ascoltate", le voci
di "persone che hanno lavorato duro per la Siria, per l'idea della Siria
come paese laico, pacifico e moderno". (PA) (Agenzia Fides 27/6/2012)
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