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Siria: così arabi e Usa sostengono i ribelli
- Subject: Siria: così arabi e Usa sostengono i ribelli
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Tue, 26 Jun 2012 23:43:25 +0200
- Importance: Normal
Così arabi e Usa sostengono i ribelli I sauditi versano uno stipendio mensile ai soldati che abbandonano Assad MAURIZIO MOLINARI (La Stampa) Fonte: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/finestrasullamerica/grubrica.asp?ID_blog=43&ID_articolo=2542&ID_sezione=58 Arrivano da Arabia Saudita e Qatar i fondi per gli stipendi dei ribelli dell’Esercito di liberazione siriano (Els): le rivelazioni fatte a Gedda dai diplomatici di tre Paesi arabi coincidono con le indiscrezioni che rimbalzano dal Congresso di Washington contribuendo a fare maggiore chiarezza sulla coalizione di nazioni che sostiene la rivolta armata contro il regime di Bashar Assad. L’impegno finanziario della monarchia wahabita e dell’Emirato del Qatar, stretti alleati di Washington, avviene sulla base di un accordo con l’Els guidato dal colonnello Riad al-Asaad firmato il 2 aprile. Sono versamenti mensili che si propongono di «incentivare le defezioni dalle forze di Assad», il cui numero in effetti sta aumentando. Si tratta di soldati e agenti che si uniscono ai rifugiati in Turchia e Giordania per poi confluire in basi nel Sud della Turchia, da dove poi raggiungono le unità combattenti in Siria. Proprio nella Turchia meridionale, secondo il «New York Times», la Cia ha posizionato un ristretto numero di consiglieri con il compito di decidere a quali gruppi di ribelli far arrivare le armi. Sempre gli Stati Uniti, per ammissione del portavoce del Dipartimento di Stato Victoria Nuland, garantiscono ai ribelli la fornitura di apparati di comunicazione per evadere la sorveglianza elettronica dei servizi di sicurezza siriani, che possono a loro volta disporre della sofisticata tecnologia di sorveglianza iraniana. Se la scelta di Istanbul come sede del comando di alAsaad conferma il ruolo strategico della Turchia, il tassello che manca è relativo alle forniture di armi. Ripetute indiscrezioni pubblicate dalla stampa del Golfo suggeriscono che potrebbero essere i sauditi, assieme ad altri Emirati, a pagare gli armamenti che poi transitano dai confini turchi verso i ribelli mentre le notizie recenti sulla neutralizzazione di carri armati siriani con armi anticarro di provenienza israeliana, sebbene non confermate, suggeriscono che il governo di Gerusalemme potrebbe aver deciso di modificare la linea del non-intervento. Sui cieli della Siria operano invece i droni della Cia che, assieme ai satelliti, tengono d’occhio in primo luogo i depositi di armi chimiche e batteriologiche siriane nel timore che possano essere saccheggiate da jihadisti, iraniani e Hezbollah. (...) -- ALTRE INFO -- Siria, le armi ai ribelli «fornite da Arabia Saudita e Qatar» Le armi entrerebbero attraverso la Turchia. Secondo l'Indipendent, si tratterebbe di carichi di kalashnikov, granate da lanciarazzi e armi anticarro. http://www.ilvostro.it/esteri/siria-accuse-di-armi-ai-ribelli-da-parte-degli-stati-del-golfo-la-russia-rifornirebbe-il-regime-di-damasco/27939/ http://www.today.it/mondo/siria-qatar-arabia-saudita-armi-ribelli.html Corriere della Sera: "Il Qatar ha appoggiato le rivolte della Primavera araba con la sua tv Al Jazeera, che ha fatto da cassa di risonanza alle proteste (con l’eccezione, notano i critici, di quelle nel vicino Bahrein), ha inviato i caccia in Libia per la no-fly zone della Nato e finanziato e addestrato i ribelli affiancandoli con «consiglieri militari»". http://www.corriere.it/esteri/12_gennaio_14/quatar-emiro-parla-di-intervento-militare-in-siria-viviana-mazza_3ed0a6c8-3ee7-11e1-8b52-5f77182bc574.shtml --- Sostieni PeaceLink, versa un contributo sul c.c.p. 13403746 intestato ad Associazione PeaceLink, C.P. 2009, 74100 Taranto (TA)
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