Il caccia turco abbattuto dalla Siria e il diritto internazionale



"In diretta tv il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglou ha spiegato che il Phantom turco può avere brevemente sconfinato nei cieli siriani, ma quando è stato abbattuto si trovava a 12 miglia dalla costa siriana, ben al di là del confine".
Fonte: http://ilpuntontc.com/esteri/3346-caccia-turco-abbattuto-da-damasco-ankara-era-in-spazi-internazionali.html

L'informazione che non viene data a chi legge e' che a 12 miglia cominciano le acque territoriali.
 
In base alle convenzioni internazionali lo spazio aereo nazionale è quello sovrastante il territorio nazionale e le acque territoriali (12 miglia appunto).

A questo punto la domanda e': perche' la Turchia ha cercato di violare lo spazio aereo siriano?

Altre fonti tuttavia parlano di "13 miglia dalla costa" e quindi di spazio internazionale.

Sperano che il telespettatore non si informi e non sappia che e' nell'arco di pochi secondi che si passa da 13 a 12 miglia. Il governo siariano parla di abbattimento a 10 miglia dalla costa.

Se l'aereo volasse a 600 km/h percorrerebbe 10 chilometri in un minuto, circa 5 miglia. 

Quindi questo dibattito non ha senso: in dieci secondi si viola lo spazio aereo passando da 13 a 12 miglia. In 30 secondi  a quella modesta velocita' di 600 km/h si passa dalle 13 miglia (versione dei nostri notiziari) alle 10 miglia (versione dei notiziari siriani). 

Ma se arrivasse a 13 chilometri dalle nostre coste un caccia siriano sarebbe normale?

Alessandro
www.peacelink.it