Caro Claudio, ho
archiviato questa tua conferma con bella documentazione su
Scalfaro e la celebrazione civile, non militare, del 2 giugno.
Grazie!
Il 31/05/2012 00:21, Claudio Pozzi ha scritto:
Ho fatto un po' di ricerche, credo che Bachelet non ricordi
male. Dai programmi della Presidenza della Repubblica per i 2
giugno durante il settennato di Scalfaro, reperibili
dall'archivio dell'agenzia Adnkronos, sembra risultare che non
sono mai state fatte parate in quelle ricorrenze, nemmeno nel
1996 quando ricorreva il 50° dell'stituzione della Repubblica.
Un solo anno le frecce tricolori salutarono il presidente.
Quasi tutti gli anni, invece, Scalfaro il 2 giugno apriva le
porte del Quirinale ai cittadini e celebrava con concerti,
casomai fatti anche dalle bande militari, ma comunque mai
parate.
Mi pare di ricordare, inoltre, di un intervista a Scalfaro
- fatta, mi sembra, da Strefano Rodotà - nel quale l'ex
Presidente e Padre Costituente ricordava come nella stesura
dell'articolo 11 della Costituzione lo spirito dei costituenti
fosse stato proprio quello di dare una netta impronta pacifista.
Sui programmi di Scalfaro dei 2 giugno ecco i link:
Sulle posizioni pacifiste di Scalfaro ho trovato
questi altri link:
Sent: Wednesday, May 30, 2012 11:03 PM
Subject: [pace] Scalfaro, come noi, vedeva il 2
giugno festa tutta civile e niente affatto militare ++
A Giovanni Bachelet, persona (e deputato) attento alle cose,
sembra di ricordare che Scalfaro vedeva il 2 giugno come lo
vediamo noi, festa tutta e solo civile, e per nulla militare.
Per favore, Presidente Napolitano, ci ripensi per il rispetto
della verità e della storia, e del momento che l'Italia sta
vivendo.
Enrico Peyretti, Torino
Il 30/05/2012 21:03, Giovanni B. Bachelet ha scritto:
Caro Enrico,
Un argomento a sostegno del 2 giugno civile, che non
avrei tralasciato, è il precedente storico e politico: con
motivazioni simili (il 2 giugno è la nascita della
Repubblica e l'elezione della Costituente; la festa delle
Forze Armate è invece il 4 novembre) Oscar Luigi
Scalfaro, in tutti e 7 gli anni della sua presidenza,
decise di non celebrare il 2 giugno con la parata
militare, ma in altro modo. O ricordo male?
Un caro saluto a tutti
Giovanni
Sent from my iPhone
-------- Messaggio originale --------
Oggetto: |
Il 2 giugno è tutto civile e niente militare ++ |
Data: |
Wed, 30 May 2012 20:08:17 +0200 |
Mittente: |
Enrico Peyretti <enrico.peyretti at gmail.com> |
A: |
destinatari-ignoti:; |
-------- Messaggio originale --------
IL 2 GIUGNO è
TUTTO CIVILE E NIENTE MILITARE
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Il problema della parata militare del 2 giugno non è solo
il lutto per il terremoto: il fatto è che questa festa è
tutta e solo civile, è festa del voto popolare, della
Costituzione, del lavoro, perciò della democrazia. Col 2
giugno 1946 i militari c'entrano come i cavoli a merenda.
Se c'è una ricorrenza nazionale pura dalle armi è questa.
Festeggiare la Repubblica con l'esibizione delle armi è
una stortura mentale, perché identifica la comunità civile
con la guerra invece che con la regola di pace e di
giustizia. Anche la guerra di difesa, se davvero tale e
davvero necessaria, è tristezza e non è mai festa (vedi
Kant contro il Te Deum per la vittoria). L'arma è soltanto
lugubre. Così questo 2 giugno è doppiamente luttuoso,
ahinoi!
Ci ripensi, Presidente Napolitano!
Enrico Peyretti, Torino
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