R: [pace] Risposta a Lorenzo sui massacri e su cinque guerre



Cara Marinella (e caro Marco) , una cosa è certa, i due siriani del CSCD che ho conosciuto personalmente, Ossamah (che mi ha risposto in privato alle tue osservazioni, da cui prende nettamente le distanze) e Gassan sono convinti che l’Occidente non ha alcuna voglia di intervenire in Libia. E che in ogni caso la Russia lo impedirebbe. Quindi secondo loro non si può ripetere un’altra Libia.

 

Questo non significa che i media e Amnesty o chi per lei non spingano per un intervento.

 

Il futuro ci dirà se ci sarà questo intervento.

 

Per il resto, Ossamah e Gassan sono convinti di questa e di altre atrocità del regime che tu hai messo in dubbio in passato, come quella delle mine al confine con la Turchia. E sono anche convinti che sia lo stesso regime ad alimentare l’opposizione armata, a farla scattare, in alcuni casi a lasciare armi apposta.

 

Per il cui prodest: il regime combatte chiunque gli si oppone, armato o no. Ha ucciso manifestanti disarmati a migliaia (non so quante ma penso si sia superato il migliaio) dall’anno scorso a oggi o no? Ne ha uccisi in passato di oppositori non armati? In più, se deve rispondere con armi pesanti, non credo si faccia tanti scrupoli, per distruggere eserciti di insorti, se colpisce anche famiglie che non c’entrano nulla.

Stiamo parlando di un regime dittatoriale di impronta familistico mafiosa.

 

Poi nessuno ha la verità in tasca, quindi ben vengano ogni vostra news. Ma ci si sbaglia secondo me se si va a firmare, un manifesto come quello spedito qui da non ricordo chi, e comparso su Facebook, in cui c’era scritto che la maggior parte dei siriani è con Assad. Ci manca solo che invece di sostenere il CSCD i pacifisti sostenessero il regime.

 

Lorenzo Galbiati

 

 


Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di Mari Cor
Inviato: venerdì 1 giugno 2012 17.17
A: pace at peacelink.it
Oggetto: [pace] Risposta a Lorenzo sui massacri e su cinque guerre

 

Lorenzo, spero che tu abbia ragione e che non vedremo la sesta guerra italiana.

 

Sono disponibile a non fornire più informazioni a questa lista se sono considerate fanfaluche.

 

Quanto al cui prodest?, spero che almeno tu ti renda conto che questo mio impegno, a tempo quasi pieno, a me non giova di certo (mi si accusa di tutto di più e stop perdendo un saccodi tempop nel quale potrei e dovrei fare altro, di lavoro e di attivismo eco, c'è Rio alle porte e io me ne sono del tutto disinteressata)) ed è fonte per me solo di guai e farei meglio, come nel caso della libia, a starmene tranquilla. Ma non ci riesco. Vedo i soliti copioni.

 

Avendo seguito le cinque precedenti (anche sul posto e NON come inviata di guerra ma come povera pacifista autogestita) vedo una ripetizione di menzogne che si sono poi rivelate tali solo a conti fatti. Sto rispolverando anche quando nel 1991 Amnesty accusò i militari iracheni di aver ucciso i 300 bambini delle incubatrici. Nessuno se ne ricorda!! Ma ci sono le dichiarazioni. Già. E molti altri casi.

 

Il regime siriano non è una mammoletta ( e in questo è simile a tanti altri) e sicuramente fa strage di oppositori armati ma ripeto, quanto ai civili, perché si dovrebbe alienare la popolazione e il mondo ottenendo sempre più sanzioni (che affamano e quindi stancano la gente) e il rischio di sempre più armi che arrivano agli oppositori?

 

Comunque quanto al massacro di Joulé, vedranno le indagini. pare che le famiglie fossero pro regime.

 

Cordialmente

Marinella

 

Da: "lorenz.news at yahoo.it" <lorenz.news at yahoo.it>
A: pace at peacelink.it
Inviato: Venerdì 1 Giugno 2012 1:12
Oggetto: R: [pace] HOULA, attenzione a non cadere nella spirale della confusione.

Come ho già detto, ripeto, secondo Ossamah e le sue fonti, e parliamo del Coordinamento per il Cambiamento Democratico Siriano, quindi il Movimento che è in prima linea per riforme democratiche, senza ribaltare il regime e senza alcun intervento esterno, la responsabilità è del regime, anche se in modo indiretto e non di Alqaeda, jihadisti e altro che comunque sono sul campo (e hanno fatto ALTRE stragi).

 

Mi ripeto di nuovo con Marinella, che commette secondo me sempre l’errore del Cui prodest. Se applichi questo criterio, il regime di Assad non dovrebbe fare nessuna strage per evitare il rischio di un intervento ONU. E infatti Marinella, ormai non c’è una volta che è una che ammetti né per il presente né per il passato recente che il regime faccia stragi, torture e quant’altro. Il tuo fare controinformazione rischia di essere unilaterale come quello di chi dà tutte le colpe ad Assad: tu dai tutte le colpe a chiunque tranne che al regime. So che sei in buonafede e anche che fai questo per evitare una guerra. Ma tieni anche presente che il regime può permettersi questo e ben altro, lo sta facendo da un anno e mezzo, sapendo che è ben difficile che l’ONU farà alla Siria una guerra come ha fatto alla Libia, perché la Siria è la roccaforte della Russia in medio Oriente.

 

Quindi, ti ripeto di nuovo: il cui prodest non funziona con un regime dittatoriale il cui primo obiettivo è sempre quello di mantenere il suo potere contro ogni insorto, e per farlo non si fa problemi a massacrare persone sotto gli occhi del mondo, se è in atto una guerra civile. Tanto più lo fa, questo regime, se è ben protetto da membri ONU come Russia e Cina.

 

Stiamo attenti tutti, noi pacifisti, a non diventare la caricatura che fanno di noi i guerrafondai cioè di fatto degli strenui difensori dei regimi dittatoriali, onde evitare che qualcuno gli muova guerra.

 

Lorenzo

 

Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di marco palombo
Inviato: venerdì 1 giugno 2012 0.48
A: pace at peacelink.it
Oggetto: [pace] HOULA, attenzione a non cadere nella spirale della confusione.

 

L' assassinio dei 40 bambini siriani e' raccapricciante, ma l' orrore non e' questione di numeri. E' un assassino anche chi uccide una sola persona adulta e in questi giorni sono morti (per me sarebbe giusto dire "abbiamo assassinato") anche 8 bambini in Aghanistan per un bombardamento Nato e un'auto bomba ha ucciso 330 persone in Iraq, dove 9 anni orsono siamo andati a portare la democrazia.

 

Non dobbiamo cadere nella spirale della confusione, del credere a quello che ci fa comodo, dell' attribuire ad altri posizioni che non hanno,non tutti abbiamo le stesse opinioni,

 

ma sapere chi ha ucciso i 40 bambini serve a capire che queste persone sono assassine,

 

non giustifica una guerra alla Siria.

 

E io non credo affatto che il governo siriano sia tollerante, credo pero' che non lo siano neanche i suoi oppositori. E non solo in Siria.

 

C'e' chi denuncia minacce degli oppositori siriani ai siriani avversari anche in Italia.

 

E chi vuole credere che l' opposizione in Siria sia pacifica, o sia stata pacifica, creda pure, io ricordo molti mesi fa in televisione un manichino raffigurante Assad impiccato e a questo pacifismo non credo.

 

Cosi' ho sentito con le mie orecchie gli oppositori siriani nel settembre scorso chiedere l' espulsione dell' ambasciatore siriano in Italia e quindi oggi a fine maggio non credo affatto che l' indignazione anti Assad dipenda da questa strage.

 

Volevo solo fare un invito a non cadere nella trappola della confusione, della rissa verbale o telematica, e invece mi sono lasciato andare anch' io ad esprimere molte considerazioni e un po' confuse.

 

Pero' ho riletto quello che ho scritto e non credo di avere scritto cose false.

 

Quindi invio  il mio messaggio e lo finisco scrivendo che

 

"Tutti giustificano le proprie guerre ma nessuna guerra e' giusta"

 

Le parole le ho messe io ma il concetto non e' mio, l' ho appreso sicuramente da qualche testo nonviolento.

 

--- Gio 31/5/12, valeria.sonda at alice.it <valeria.sonda at alice.it> ha scritto:


Da: valeria.sonda at alice.it <valeria.sonda at alice.it>
Oggetto: R: [pace] R: [pace] Re: [pace] HOULA, L'UNICA COSA CERTA È L'ORRORE (E FORSE UNA PROSSIMA GUERRA)
A: pace at peacelink.it
Data: Giovedì 31 maggio 2012, 18:30

----Messaggio originale----
Da: lorenz.news at yahoo.it
Data: 31-mag-2012 18.05
A: < pace at peacelink.it >
Ogg: [pace] R: [pace] Re: [pace] HOULA, L'UNICA COSA CERTA È L'ORRORE (E FORSE UNA PROSSIMA GUERRA)

-->

Secondo Ossamah Al Tawel del Cscd la strage di Houla è responsabilità del regime, che ha coperto dei soldati deviati che hanno sostenuto una vendetta privata.

Lorenzo Galbiati

 

Da: pace-request at peacelink.it [mailto:pace-request at peacelink.it] Per conto di valeria.sonda at alice.it
Inviato: mercoledì 30 maggio 2012 23.02
A: pace at peacelink.it
Oggetto: R: [pace] Re: [pace] HOULA, L’UNICA COSA CERTA È L’ORRORE (E FORSE UNA PROSSIMA GUERRA)

 

Io credo a Marinella e alle testimonianze che ha raccolto. La rivoluzione di un popolo contro un dittatore è legittima. Ma chi ha creduto che per cacciare un dittaore assassino  fosse giusto aprire le porte di casa ad altri dittatori assassini o è stato ingannato con false informazioni, o ha tradito la rivoluzione  o è stato costretto con la violenza a farlo.

Valeria Sonda

----Messaggio originale----
Da: bdndante at gmail.com
Data: 30-mag-2012 21.27
A: < pace at peacelink.it >
Ogg: [pace] Re: [pace] HOULA, L’UNICA COSA CERTA È L’ORRORE (E FORSE UNA PROSSIMA GUERRA)

condivido l'analisi di Marinella Correggia e ricordo le 10 regole
dettate da Noam Chomsky contro la manipolazione del potere (qualsiasi
forma di potere). Abbiamo visto troppe menzogne per sostenere con
leggerezza un'altra "guerra umanitaria" o "missione di pace". Questo è
un sito dedicato alla pace, ben amministrato da Alessandro Marescotti,
chi ha voglia di lanciare proclami a interventi militari vada a
scrivere altrove, troverà sicuramente spazio
Dante Bedini

Il 30/05/12, tiziano cardosi<tcardosi at indire.it> ha scritto:
> ricevo da Marinella Correggia che mi autorizza a postare la sua bella
> analisi delle montature
> sembra di rileggere le cronache del Kossovo cui sono stati cambiati solo
> i nomi dei posti
>
> *********
>
> HOULA, L’UNICA COSA CERTA È L’ORRORE (E FORSE UNA PROSSIMA GUERRA)
> Di questa strage degna di Erode il colpevole da tutti indicato è
> l’esercito siriano e soprattutto milizie pro-regime che l’opposizione
> chiama/shabiha/. Il governo incolpa invece i terroristi, ma le
> possibilità di un intervento militare estero sono molto aumentate.
> Ma ci sono prove di chi sia stato, soprattutto a uccidere da vicino,
> sgozzando, bambini e donne? In realtà no.
> Mentre il generale Mood capo degli osservatori Onu non accusa di preciso
> nessuno per le esecuzioni, Hervé Ladsous sottosegretario Onu per il
> peace-keeping sostiene che “ci sono sospetti che combattenti pro-Assad
> siano responsabili di alcune delle uccisioni”, aggiungendo di non aver
> ragione di credere che “elementi terzi” – o forze esterne – siano
> coinvolti, ma di non poterlo escludere.
> Rupert Colville, portavoce della Commissaria Onu per i diritti umani
> Pillai, dice che “testimoni accusano le milizie pro-regime”. Dove li
> avete intervistati? Risposta di Colville: “Al telefono. Abbiamo da tempo
> una rete locale di persone che ci danno notizie”. La rete di informatori
> del Commissario, va detto, è formata da soli oppositori. Ma potete
> confermare che sono stati gli shabiha? “Non dico che siamo certi,
> chiediamo un’indagine”.
> Luis Fonseca, corrispondente dalla Siria di /Prensa Latina, /dà tutto un
> altro resoconto: “Abbiamo visitato l’area con alcuni giornalisti e gli
> osservatori Onu. Diverse persone, gente del popolo, mi hanno detto che
> gruppi di terroristi hanno approfittato degli scontri fra esercito e
> armati per fare la strage nelle case dando la colpa al governo. Hanno
> anche usato Rpg per rompere i muri facendo credere a colpi di
> artiglieria dell’esercito. E del resto un osservatore in forma anonima
> mi ha detto di aver registrato 3.000 violazioni alla tregua da parte
> dell’opposizione armata; molte meno da parte dell’esercito”.
> Anche madre Agnès-Mariam de la Croix, del centro di informazione
> cattolico /Vox Clamantis/(diocesi di Homs) chiede di mettere i testimoni
> a confronto: “Credo sia una dolorosissima montatura. Come è possibile
> anche per dei sopravvissuti identificare l’appartenenza di uomini armati
> e mascherati, magari vestiti apposta di verde?” E “perché il regime
> dovrebbe fare/harakiri/da solo ordinando o permettendo un simile orrore
> sapendosi già sull’orlo di un attacco?”. Il problema è che “tanti hanno
> paura di parlare contro i terroristi. Rischiano morte e rapimenti, già
> successo”.
> Gira anche una lista dei bambini morti, che sarebbero in gran parte di
> una famiglia alaouita, la minoranza filogovernativa. E c’è chi ricorda
> casi precedenti, poi rivelatisi strumentali alle guerre.
>

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