Tra i teatri critici "la situazione che più ci allarma" è "quella della Siria". Lo ha detto Ministro Giulio Terzi nel corso di un'audizione in Senato con il Ministro della Difesa sulle missioni internazionali e gli interventi di Cooperazione in corso, precisando di aver fatto pervenire ai membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu "la nostra aspettativa che il massimo organo delle Nazioni Unite sappia far fronte alle sue responsabilità". Il titolare della Farnesina ha affermato che "un rafforzamento della missione di monitoraggio Unsmis (United Nations Supervision Mission in Syria) potrebbe essere un primo passo".
Terzi, necessità gestione coesa
Il tema siriano "è balzato a una priorità altissima per la comunità internazionale ed è necessario che ci sia una gestione più coesa possibile affinché il Consiglio di Sicurezza abbia un ruolo più efficace e determinato", ha aggiunto Terzi, sottolineando l'importanza di "evitare contrapposizioni e fratture di vecchio segno" nell'organismo ONU.
Anticipata riunione gruppo ristretto di contatto di Amici della Siria
Terzi ha poi riferito che è stato deciso di "anticipare la riunione del gruppo ristretto di contatto di Amici della Siria nei prossimi giorni probabilmente a Istanbul", dove il primo giugno ci sarà la riunione ministeriale sulla Somalia.
Espulsi rappresentanti diplomatici
La pressione della comunità internazionale verso il regime di Assad ha registrato una forte accelerazione in seguito alla strage di Hula, in cui sono morte oltre cento persone tra cui molti bambini. Martedì le principali cancellerie occidentali - compresa l’Italia - hanno espulso in modo coordinato i rappresentanti diplomatici di Damasco, dichiarandoli 'persone non grate': "un messaggio forte e inequivocabile al regime di Damasco di una nostra condanna assolute per le intollerabili violenze contro i civili", ha spiegato Terzi.
"Passi coraggiosi ora, non domani"
L’inviato speciale dell’Onu e della Lega Araba Kofi Annan si è recato a Damasco per chiedere ad Assad "passi coraggiosi ora, non domani, per l'attuazione del piano di pace", ossia lo stop di tutte le operazioni militari, il rispetto della libertà delle manifestazioni pacifiche ed il rilascio dei detenuti.
La situazione in Siria ed in particolare il massacro di Hula saranno oggetto di un Consiglio straordinario dei diritti umani dell’Onu, in programma venerdì a Ginevra. E' la quarta volta per la Siria davanti al Consiglio dei Diritti Umani da quando sono iniziate le rivolte nel Paese lo scorso anno.