Re: [pace] HOULA, L’UNICA COSA CERTA È L’ORRORE (E FORSE UNA PROSSIMA GUERRA)



condivido l'analisi di Marinella Correggia e ricordo le 10 regole
dettate da Noam Chomsky contro la manipolazione del potere (qualsiasi
forma di potere). Abbiamo visto troppe menzogne per sostenere con
leggerezza un'altra "guerra umanitaria" o "missione di pace". Questo è
un sito dedicato alla pace, ben amministrato da Alessandro Marescotti,
chi ha voglia di lanciare proclami a interventi militari vada a
scrivere altrove, troverà sicuramente spazio
Dante Bedini

Il 30/05/12, tiziano cardosi<tcardosi at indire.it> ha scritto:
> ricevo da Marinella Correggia che mi autorizza a postare la sua bella
> analisi delle montature
> sembra di rileggere le cronache del Kossovo cui sono stati cambiati solo
> i nomi dei posti
>
> *********
>
> HOULA, L’UNICA COSA CERTA È L’ORRORE (E FORSE UNA PROSSIMA GUERRA)
> Di questa strage degna di Erode il colpevole da tutti indicato è
> l’esercito siriano e soprattutto milizie pro-regime che l’opposizione
> chiama/shabiha/. Il governo incolpa invece i terroristi, ma le
> possibilità di un intervento militare estero sono molto aumentate.
> Ma ci sono prove di chi sia stato, soprattutto a uccidere da vicino,
> sgozzando, bambini e donne? In realtà no.
> Mentre il generale Mood capo degli osservatori Onu non accusa di preciso
> nessuno per le esecuzioni, Hervé Ladsous sottosegretario Onu per il
> peace-keeping sostiene che “ci sono sospetti che combattenti pro-Assad
> siano responsabili di alcune delle uccisioni”, aggiungendo di non aver
> ragione di credere che “elementi terzi” – o forze esterne – siano
> coinvolti, ma di non poterlo escludere.
> Rupert Colville, portavoce della Commissaria Onu per i diritti umani
> Pillai, dice che “testimoni accusano le milizie pro-regime”. Dove li
> avete intervistati? Risposta di Colville: “Al telefono. Abbiamo da tempo
> una rete locale di persone che ci danno notizie”. La rete di informatori
> del Commissario, va detto, è formata da soli oppositori. Ma potete
> confermare che sono stati gli shabiha? “Non dico che siamo certi,
> chiediamo un’indagine”.
> Luis Fonseca, corrispondente dalla Siria di /Prensa Latina, /dà tutto un
> altro resoconto: “Abbiamo visitato l’area con alcuni giornalisti e gli
> osservatori Onu. Diverse persone, gente del popolo, mi hanno detto che
> gruppi di terroristi hanno approfittato degli scontri fra esercito e
> armati per fare la strage nelle case dando la colpa al governo. Hanno
> anche usato Rpg per rompere i muri facendo credere a colpi di
> artiglieria dell’esercito. E del resto un osservatore in forma anonima
> mi ha detto di aver registrato 3.000 violazioni alla tregua da parte
> dell’opposizione armata; molte meno da parte dell’esercito”.
> Anche madre Agnès-Mariam de la Croix, del centro di informazione
> cattolico /Vox Clamantis/(diocesi di Homs) chiede di mettere i testimoni
> a confronto: “Credo sia una dolorosissima montatura. Come è possibile
> anche per dei sopravvissuti identificare l’appartenenza di uomini armati
> e mascherati, magari vestiti apposta di verde?” E “perché il regime
> dovrebbe fare/harakiri/da solo ordinando o permettendo un simile orrore
> sapendosi già sull’orlo di un attacco?”. Il problema è che “tanti hanno
> paura di parlare contro i terroristi. Rischiano morte e rapimenti, già
> successo”.
> Gira anche una lista dei bambini morti, che sarebbero in gran parte di
> una famiglia alaouita, la minoranza filogovernativa. E c’è chi ricorda
> casi precedenti, poi rivelatisi strumentali alle guerre.
>