Presidio per i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane



GIUSTIZIA E LIBERTA' AI PRIGIONIERI PALESTINESI NELLE CARCERI ISRAELIANE.

 

ANSA) - GERUSALEMME, 7 MAG - La Corte Suprema israeliana ha respinto un appello presentato da due palestinesi in sciopero della fame da 70 giorni, che chiedevano la revoca degli arresti amministrativi. La Corte ha però consigliato alle autorità di verificare se non sia opportuno rilasciare i due - Taher Halahla e Bilal Diab, della Jihad islamica - per ragioni mediche. Nelle carceri israeliane prosegue dal 17 aprile lo sciopero della fame a oltranza di circa 1.600 palestinesi reclusi per reati legati all'Intifada.

 

Mentre l'Israele si prepara alla guerra e vara un governo di unità nazionale.

Il Presidente Abu Mazen annuncia  "...la morte di un solo prigioniero palestinese, farà esplodere tutto il Medioriente".

 

Sosteniamo con forza la lotta e la resistenza dei prigionieri palestinesi.

Continua lo sciopero della fame dei prigionieri e detenuti palestinesi nelle carceri israeliane dal 17 aprile, e altri 8 hanno superato i due mesi, e Bilal Diab e Thaer Halahle entrano oggi nel 74° giorno di sciopero.

I detenuti palestinesi sono determinati nella loro battaglia fino allo stremo, se l'autorità carceraria di occupazione non risponderà alle loro rivendicazioni:

·         La fine della detenzione amministrativa.

·         Il diritto alle visite per famiglie dei prigionieri della Striscia di Gaza, a quali questo diritto è negato da oltre 6 anni.

·         Il miglioramento delle condizioni di vita dei prigionieri e la fine della legge 'Shalit', che priva i detenuti palestinesi dell’accesso ai giornali e ai media, e persino del materiale didattico.

·         La fine alle politiche di umiliazione inflitte ai detenuti e alle loro famiglie, quali perquisizioni corporali.

·         Le irruzioni notturne nelle celle e le punizioni collettive.

 

Dalle carceri israeliane i resistenti palestinesi chiedono la solidarietà internazionale, il sostegno alla loro lotta e la denuncia della macchina repressiva israeliana che si fa ogni giorno più dura.

 

La Comunità palestinese in Campania:

  • Proclama il prossimo Martedì15 Maggio "Il giorno della Nakba" Giorno di lotta a sostegno dei prigionieri.
  • Invita i propri aderenti e sostenitori allo sciopero della fame in tale giornata.
  • Annuncia un presidio davanti alla prefettura il pomeriggio di tale giorno.

 

Invitiamo tutte/i le cittadine ed i cittadini e le forze democratiche a sostenere la giusta lotta dei prigionieri palestinesi.

Proclamare il Martedì 15 Maggio giorno di digiuno.

Partecipare al presidio di solidarietà col popolo palestinese sotto la prefettura di Napoli “Piazza Trieste e Trento" dalle ore 17,00.

 

Comunità palestinese in Campania.