Se partira' un'altra guerra Nato o multinazionale con bombe
        "umanitarie" e quant'altro lo dobbiamo soprattutto all'arroganza
        criminale del presidente Assad e insieme alla perdurante mancata
        previsione di adeguati strumenti di polizia sovranazionale Onu
        con il potere e i mezzi di intervenire nei gravi conflitti
        internazionali e all'interno di stati che causino
        gross-violantions dei diritti umani e crimini contro
        l'umanita'.Lo dobbiamo alla mancata democratizzazione dell'Onu.
      
      Il fatto e' che i governi degli stati e anche i partiti
        politici nazionali non vogliono riconoscere altri poteri sopra
        ad essi; ma se la democrazia e' del popolo, i popoli uniti
        possono decidere di dotarsi di forme di organizzazione e di
        governo anche ad un livello politico globale. La democrazia deve
        arrivare al livello piu' alto, dove ormai si decidono le sorti
        dell'umanita' (ambiente, clima, energia, pace, alimentazione,
        transazioni finanziarie).
       
      Questa situazione in cui governano realmente le lobby del
        petrolio, delle armi, delle biotecnologie, delle banche e delle
        finanziarie, che si comprano anche i primi ministri,  la
        dobbiamo anche alla incompetenza e faziosita' di sedicenti
        pacifisti e uomini e donne "di sinistra".
      La situazione e' talmente grave in tutti i campi che e' urgente
        fare chiarezza, proposte giuste e efficaci e chiedere a
        politicanti interessati solo a mantenere la loro fettina di
        potere intriso di sangue e ingiustizie nel panorama
        dell'equilibrio dei poteri che nulla cambia e trasforma, di
        farsi da parte e non fare ulteriori danni. Altro che chiedere a
        Mary Rizzo di cancellarsi dalla lista!
       
      La signora Correggia dice di non essere pagata da nessuno per
        scrivere che l'iniziativa del Consiglio Nazionale Siriano di
        domenica a Roma " è una manifestazione IN FAVORE di un
        intervento straniero camuffato"! Allora le devono pagare anche
        delle buone paia di lenti, perche' non si legge niente di questo
        che lei dice ne' nel documento che lanciava la manifestazione
        ne' nei cartelli ritratti dalle molte foto. L'unico cartello che
        accenna alla richiesta di un intervento e' tenuto da una ragazza
        e chiede un INTERVENTO CIVILE!
      Questa e' disinformazione e disonesta' intellettuale che non
        puo' essere addebitata a stupidita', questo accusare la Tavola
        della pace di avere l'elmetto e' qualcosa d'altro che si chiama
        STALINISMO, e' opera di fiancheggiamento di poteri totalitari. 
       
      Con la legittima opposizione alle guerre umanitarie della NATO
        rialzate la testa pretendendo che si ritorni indietro alla
        politica della "domestic jurisdiction", del diritto di opprimere
        il proprio popolo e di reprimere con il sangue e la
        prigione coloro che si ribellano contro i dittatori, o nel
        migliore dei casi all'uguaglianza e pari dignita' tra stati (=
        democrazia statuale) che e' solo paralisi politica, inazione o
        peggio protezione di interessi nazionali/di potere.
      Non promuovete alcuna pace, alcun cambiamento per un nuovo
        ordine mondiale fondato su democrazia dal basso, dei popoli e
        diritti umani.
       
      E' solo conservatorismo  Socialista-Reale,    
      meschino     arrogante      mistificatore.
       
      Ha ragione Mary Rizzo ad accusarvi di "orientalismo"
        per ergervi a veri interpreti della volonta' dei Siriani, cioe'
        che non vorrebbero un'altra Libia. 
      Io questo non lo so e non posso dirlo.
      So che vogliono una Siria che non sia il pollaio, ora il
        mattatoio, di Assad e della suoi accoliti.
       
      Dall'altra parte nella manifestazione pro-Assad del 18, vedo
        monotoni cartelli preparati in serie, tutti
        uguali con l'immagine di Assad e con slogan contro un
        incredibile "complotto"! Vedo facce sorridenti, sfrontate
        (l'arroganza del potere), addirittura che improvvisano feste
        danzanti mentre i loro compatrioti (di tutte le parti?) vengono
        assassinati e bombardati!!!! 
      Quella in Siria NON E' UNA GUERRA CIVILE, perche' le parti di
        una guerra civile hanno entrambe dei valori da portare avanti,
        hanno una qualche motivazione che li legittima. 
      Quali sono i valori degli sgherri di Assad? Quali le
        motivazioni? Quale legittimita'?
       
       Infine, sul sit-in davanti all'ambasciata dell'Arabia
        Saudita  e in particolare al collaborazionista cammuffato da
        pacifista che porta il cartello con su scritto "L'Italia deve
        promuovere la pace spingendo (sic) al dialogo non spingendo alla
        guerra civile fornendo armi e copertura aerea", leggo alcune
        parti del saggio "Come abbattere un regime" del politologo
        americano Jane Sharp dove esprime il suo pensiero in tema
        di legittimita' dei negoziati e di che genere di pace auspicare.
      Scrive Sharp (pp. 27-28) Per cambiare le sorti dei conflitti in
        cui sono in gioco valori fondamentali non e' essenziale il
        negoziato, ma la resistenza. In quasi tutti i casi, per deporre
        i dittatori e' necessario che essa vada avanti (...) Non tutti
        coloro che utilizzano il termine "pace" lo intendono come
        liberta' e giustizia. La sottomissione a un'oppressione crudele
        e il consenso passivo a dittatori spietati che hanno commesso
        atrocita' contro centinaia di migliaia di persone non possono
        definirsi vera pace. Hitler invocava spesso la pace, che lui
        intendeva come sottomissione alla sua volonta'. La pace di un
        dittatore spesso e' la pace della prigione o della tomba".
        (anche se per completezza,occorre aggiungere che anche Sharp e'
        scettico sull'Onu, ma su "questa" Onu, credo)
       
      E'  la stessa pace di Marescotti che chiede agli insorti di
        "deporre le armi"...
       
      I democratici italiani sostengono politicamente le opposizioni
        che lottano contro Assad, tutte indistintamente, non si
        adoperano per dividere e delegittimare chi imbraccia le armi o
        quell'altro che e' troppo religioso. 
      La nonviolenza non puo' essere imposta dall'estrerno, allo
        stesso modo delle bombe "umanitarie".
       
      Annalisa Roveroni
      
        
        
      
      
      
    
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