richiesta di adesione alle organizzazioni reti e movimenti romani per le mobiitazione su f35



A  tutte le organizzazioni, reti e movimenti romane

 

 

Come concordato nella riunione della settimana scorsa, alla quale erano presenti diverse organizzazioni romane che sostengono la campagna "Taglia le ali alle armi",  facciamo girare il testo del volantino che sarà utilizzato per tutte le iniziative di mobilitazione sui territori di Roma. Chiediamo a tutte le realtà interessate a sostenere questa campagna nei territori di inviarci la vostra adesione entro  il 23 febbraio alla mail reorient at reorient.it

 

Vi ricordiamo inoltre che per definire tutte le iniziative e coordinarci rispetto ad azioni di mobilitazione da fare a Roma e provincia in vista del 25 febbraio , abbiamo fissato una altra riunione il 22 febbraio ore 17.00 presso la sala Riunioni M1 alla Città dell’Altraeconomia. Vi chiediamo di diffondere questo messaggio a tutte le realtà e alle persone interessate ad impegnarsi  per sostenere questa campagna.

 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: WWW.DISARMO.ORG/NOF35 e WWW.FACEBOOK.COM/TAGLIALEALIALLEARMI

 

Per ulteriori info contattare 3355769531

 

 

TAGLIA LE ALI ALLE ARMI!

 

FIRMA ANCHE TU PER DIRE NO AGLI F 35

 

L’ITALIA SPENDERA’ 15 MILIARDI DI EURO PER ACQUISTARE 131 CACCIABOMBARDIERI F35 PER FARE LA GUERRA A CHI?

SPENDIAMO QUEI SOLDI PER COSTRUIRE LA PACE E SUPERARE LA CRISI ECONOMICA CHE CI COLPISCE

 

“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alle libertà degli altri popoli e come mezzo delle risoluzioni delle controverse internazionali” (Articolo 11 della Costituzione)

 

Balza subito agli occhi l’incompatibilità con la nostra Costituzione dell’ipotesi di acquisto di 131 cacciabombardieri F35 con capacità di trasporto di ordigni nucleari. Come d’altronde diventa subito evidente come in un momento di crisi, come quello che stiamo attraversando, nel quale il Governo chiede a tutti noi pesantissimi sacrifici, sia del tutto iniquo spendere 15 miliardi in una dozzina d’anni per acquistare questi inutili, costosi e velleitari “strumenti di morte”.

Infatti un cacciabombardiere di quinta generazione è concepito per bombardare e per farlo nel migliore dei modi, senza essere visto (Stealth) ed in profondità ad una velocità……

Non osiamo pensare quanti “danni collaterali” ci saranno in più rispetto ad oggi.

Anche per questo vogliamo subito affermare un secco NO all’ipotesi degli imminenti interventi militari in Siria ed in Iran.

 

In questi giorni vi stanno cercando di convincere che questo aereo è fondamentale, che dobbiamo rispondere a degli impegni internazionali e che porterà notevoli ritorni industriali e occupazionali. Niente di più falso!

Innanzitutto siamo convinti che la pace non si porta con le bombe, quindi l’Italia può fare a meno di questo aereo, anche perché a scopo difensivo ha già gli intercettori EFA, arrivati da poco. Siamo altresì convinti che il peso internazionale non si misura sul numero di caccia, portaerei e carri armati che siamo in grado di schierare. Poi non capiamo perché nessuno si strappa le vesti per i nostri impegni presi e non mantenuti nel campo della Solidarietà Internazionale, dove siamo il fanalino di coda tra i paesi donatori. I ritorni industriali non sono quelli sperati dal Governo, altrettanto le ricadute tecnologiche, figuriamoci se gli Stati Uniti le rilascia, e così l’occupazione, infatti non ci sarà un solo posto di lavoro in più perché saranno tutte ricollocazioni di chi perde il posto dalla chiusura del progetto del caccia europeo EFA.

Una recente ricerca dell’Università del Massachusetts ha calcolato che: se investiamo un miliardo di dollari nella difesa abbiamo 11.000 nuovi posti di lavoro; 17.000 se lo impegniamo nelle energie rinnovabili e 29.000 se andasse nel settore dell’educazione.

 

PER MAGGIORI INFORMAZIONI: WWW.DISARMO.ORG/NOF35 e WWW.FACEBOOK.COM/TAGLIALEALIALLEARMI

 

RETE ITALIANA DISARMO – SBILANCIAMOCI – TAVOLA DELLA PACE

 

Promuovono a Roma:  

 

 

Inviate la vostra adesione entro il 23 settembre alla mail reorient at reorient.it

 

 

 

 

CON IL COSTO COMPLESSIVO DI 15 MILIARDI PER 131 CACCIABOMBARDIERI

 

ASILI, SCUOLA, UNIVERSITA'

 

  • creare 4.500 asili nido comunali nuovi (raddoppiando il numero attuale), con benefici per quasi 135mila famiglie italiane e la possibilità di creare 40mila nuovi posti di lavoro (costo circa 1miliardo e 500milioni)

 

  • mettere in sicurezza 10mila scuole italiane che non rispettano le normative antisismiche, antincendio e di idoneità statica e migliorarne l'ecoefficienza, beneficiando oltre 5milioni di famiglie e la possibilità di creare nuovi 10mila posti di lavoro oltre che salvaguardare quelli a rischio nelle imprese nel campo dell'edilizia e delle ristrutturazioni (costo 5miliardi di euro)

 

  • dare 250mila borse di studio per studenti universitari e servizi di edilizia residenziale per 10mila studenti universitari (costo 1miliardo di euro)

 

 

LAVORO, REDDITI, WELFARE

 

  • dare indennità di disoccupazione di 750 euro per 10 mesi ai lavoratori atipici (collaboratori a progetto, coordinati e continuativi con monocomittenza, ecc, con contratti dai almeno un annuo e un reddito non superiore ai 25mila euro) che perdono il posto di lavoro: beneficiari 200mila (costi 1miliardo e 500 milioni)

 

  • avviare 45mila giovani al servizio civile che porterebbero beneficio -con le loro attività alla comunità- benefici per oltre 1 milione di famiglie e un valore stimato in servizi di circa 650milioni di euro (costi 300 milioni di euro)

 

  • dare servizi e aiuto a oltre 80mila famiglie che devono assistere disabili o anziani non autosufficienti; in questo modo si creerebbero 5mila posti di lavoro nuovi nel campo delle cooperative e dei servizi sociali (costo 700 milioni di euro per il fondo non autosufficienza)

 

 

AMBIENTE, MOBILITA'

 

 

  • avviare 500 piccole opere di riassetto idrogeologico del territorio e di prevenzione di calamità, frane, allagamenti, ecc. in caso di maltempo. Oltre che salvaguardare i posti di lavoro a rischio nelle imprese operanti nel campo, si potrebbero creare 20mila posti di lavoro nuovi (costo 2miliardi di euro)

 

  • costruire 350 nuovi treni per i pendolari che portano 210mila posti a sedere, con la possibilità di salvaguardare i posti di lavoro delle imprese che operano nel settore (costo 2miliardi di euro)

 

  • sostenere le imprese che operano nel campo delle energie rinnovabili (installazione pannelli fotovoltaici, ecoefficienza energetica) e della mobilità sostenibile attraverso un fondo ad hoc di 1miliardo di euro per l'innovazione e la ricerca e ulteriori agevolazioni fiscali per i consumatori: possibile creazione di 10mila nuovi posti di lavoro e l'installazione di 100mila nuovi pannelli fotovoltaici