Re: [pace] Giulietto Chiesa: "Quando il pacifismo finisce per scrivere i suoi proclami con l’inchiostro del Dipartimento di Stato USA"



La cosa sconcertante è che la conclusione è verissima...
(e non sto parlando di noi...)

Davide

Il 15/02/2012 20.19, Alessandro Marescotti ha scritto:
Il giornalista Giulietto Chiesa scrive: "Diverse componenti dell’ex
movimento pacifista hanno ormai – come si potrebbe dire in gergo
marinaro – perduto la bussola. La cosa è tanto più sconcertante se si
tiene presente che abbiamo, fresca fresca, l’esperienza della Libia.
Quando il pacifismo finisce per scrivere i suoi proclami con
l’inchiostro del Dipartimento di Stato USA, si capisce che non può
restare a lungo “pacifista”. Poi partiranno i missili e i bombardieri, e
loro si strapperanno le vesti in nome delle vittime martirizzate. Come
se non avessimo già visto il Kosovo, l’Afghanistan l’Irak, la Libia. La
potenza della GFSM (Grande Fabbrica dei Sogni e delle Menzogne) è
davvero micidiale. I poveri di spirito non possono sottrarsene perché
non hanno alcun riferimento concettuale che li aiuti a capire cosa
succede. Il movimento pacifista fu demolito non perché era debole, ma
perché non aveva una analisi delle cause, cioè delle strategie, che
producono la guerra infinita di questa fine dell’Impero. Così fu
costretto a piangere le guerre già fatte invece di prevenire quelle che
stavano arrivando. L’Irak lo ammazzò definitivamente, quando si vide che
l’Impero ignorava totalmente la risibile “potenza delle moltitudini”
disorganizzate e cieche. Adesso fanno di peggio: adesso accettano la
preparazione delle guerra e portano acqua al mulino che prepara la
farina sanguinante".