Re: R: [pace] Crimini di guerra siriani e americani ... E ITALIANI



Alessandro, sarebbe già tanto se l'ente svedese ritirasse il Nobel per la pace a Obama.
Persino Carter aveva fatto di più...

Davide

Il 11/02/2012 15.55, Alessandro Marescotti ha scritto:
Annalisa, ti rspondo subito.

Per fermare i massacri in Siria ho gia' fatto la mia proposta articolata
in vari punti.

E' una proposta che stiamo discutendo democraticamente online e che
motiva una dissociazione pubblica e collettiva dall'iniziativa della
Tavola della Pace, in quanto quest'ultima sostiene una delle due parti
in un conflitto armato, conflitto che si combatte senza esclusione di
colpi, con stragi di civili dall'una e dall'altra parte.

Schierarsi in una guerra e' grave errore per una realta' pacifista che
invece deve garantire una funzione di terziarieta' per la soluzione
nonviolenta dei conflitti (e' la prima cosa che si studia quando ci si
occupa di queste cose).
Il pacifismo organizzato e' nato nell'Ottocento invocando l'arbitrato
internazionale.

Quindi questa e' la strada da seguire oggi.

Ma oltre a fermare i massacri cerchiamo di non provocarne di giganteschi
con una guerra in stile libico.

Sarebbe gia' un gran risultato evitare la guerra che Usa, Turchia, Qatar
ecc. stanno conducendo clandestinamente fornendo armi e infiltrano corpi
speciali.

Se il medico non riesce a curare il malato eviti almeno di ammazzarlo
con la cura sbagliata.

Quindi: per la Siria cerchiamo una cura che non sia peggiore del male.

Si' Annalisa, vedo molta ipocrisia in chi chiede di processare il
presidente siriano ma si dimentica di farlo con chi guida la Casa
Bianca. Non credo che ci sia una nazione che nel XXI secolo abbia
causato piu' morti civili degli Stati Uniti. Correggimi se mi sbaglio.

E anche nel XX secolo il genocidio di Pol Pot in Cambogia (due milioni
di morti) e' avvenuto con la copertura e il silenzio del governo Usa in
funzione antivietnamita dove i marines hanno provocato più di 7.300.000
tra morti e feriti totali. Ma mentre per i seguaci di Pol Pot vi e'
stato un processo, negli Usa tutto e' stato coperto e insabbiato, con la
stessa tecnica del Cermis e dell'omicidio Calipari.
Non solo: non hanno pagato neppure i danni di guerra.

E adesso la Casa Bianca ci chiede di indignarci per la Siria quando non
si indigna per i propri crimini di guerra? Un intero battaglione di
criminali americani assortiti dovrebbe essere assicurato alla giustizia
internazionali per crimini rispetto ai quali l'attuale dittatore siriano
e' poca cosa in confronto. Ancora oggi ci sono marines americani che
urinano sulle vittime dei loro raids. Ci sono le foto. Si registrano
reazioni indignate di Napolitano?

Abu Graib e Guantanamo sono prive di processi esemplari ai vertici
politici Usa.

Esiste una scuola di tortura negli Usa. Ad andare in galera e' un
francescano che ogni tanto ci entra per interromperne lezioni. Ne
parliamo sul sito di PeaceLink. Ma non vedo montare l'indignazione
focosa che noto per la Siria, quella stessa urgenza di giustizia.

Viviamo in un mondo ipocrita di arrivisti in cui vige il principio dei
due pesi e due misure, del comodo schierarsi con il piu' forte.

E' evidentissimo.

E' scandaloso.

E' cosi'.

Tuttavia, nonostante questo spettacolo sconcertante di ipocrisia, io mi
indigno anche per le vittime siriane.

Si', io mi indigno per la Siria e faro' tutto il possibile.

Ma non rendendomi ridicolo come servo sciocco del complesso
militare-industriale americano, di quella immensa fabbrica di affari e
di armi che porta sulla coscienza la piu' grande strage di civili del
XXI secolo.

Nella piu' completa impunita'.

Alessandro

Ps - per favore non classificarmi come antiamericano perche' chiedero'
il premio Nobel per la pace per il marine Manning, eroe dei nostri
giorni, detenuto nelle carceri Usa.


www.peacelink.it
------------------------------------------------------------------------
*From: * "a_roveroni at libero.it" <a_roveroni at libero.it>
*Sender: * pace-request at peacelink.it
*Date: *Sat, 11 Feb 2012 14:20:39 +0100 (CET)
*To: *<pace at peacelink.it>
*ReplyTo: * pace at peacelink.it
*Cc: *Flavio Lotti<flaviolotti at tiscali.it>;
redazione at peacelink.it<redazione at peacelink.it>; Riccardo
Noury<r.noury at amnesty.it>; <segreteria at beati.org>
*Subject: *R: [pace] Crimini di guerra siriani e americani ... E ITALIANI

Caro Marescotti,

Non so a chi tu ti riferisca quando affermi che c'e' qualcuno di
ipocrita che vede applicati due pesi e due misure rigurado alla Siria.

In questo momento il punto non credo sia di chiedere di processare
chichessia per crimini di guerra, ma chiedere che si fermino i massacri
in Siria.

Tra l'altro, ne' la Siria ne' gli Stati Uniti hanno aderito allo Statuto
di Roma della Corte Penale Internazionale, quindi il procuratore penale
della Corte non puo' fare indagini e perseguire rappresentanti di questi
Paesi.
Pero' l'Italia, la Francia, la Gran Bretagna sì, quindi perche' non
iniziamo da questi Paesi?
Se ti interessa posso inviarvi una bozza di /"Communication on serious
crimes in Iraq"/ che avevo preparato nell'agosto 2006, dopo i fatti di
Falluja.

Annalisa Roveroni

 >----Messaggio originale----
 >Da: a.marescotti at peacelink.it
 >Data: 11/02/2012 9.37
 >A: "Lista pace Peacelink"<pace at peacelink.it>
 >Cc: "Flavio Lotti"<flaviolotti at tiscali.it>,
"redazione at peacelink.it"<redazione at peacelink.it>, "Riccardo
Noury"<r.noury at amnesty.it>
 >Ogg: [pace] Crimini di guerra siriani e americani
 >
 >Scusate ma a me questa storia ipocrita dei due pesi e due misure non
va giu'. La Casa Bianca chiede il cambio di regime siriano in nome dei
diritti umani.
 >
 >Se dobbiamo processare di fronte all'opinione pubblica e alle sedi
competenti i responsabili dei crimini di guerra dobbiamo dire che Bush e
Obama sono stati a capo di eserciti che hanno fatto piu' stagi di civili
di quante non ne abbia fatte il regime siriano.
 >
 >Non c'e' paragone.
 >
 >Anche Bush e Obama pertanto vanno processati per crimini di guerra.
 >
 >Il governo Usa non ha alcun diritto di ergersi a paladino dei diritti
umani in Siria: ha fatto ben di peggio.
 >
 >O noi abbiamo il coraggio di dirlo (e Wikileaks ci da' tutti i numeri
per farlo) o noi non siamo credibili.
 >
 >Eppure oggi il problema e' tappare la bocca a Wikileaks. E cambiare il
regime siriano con la benedizione di Obama.
 >
 >Alessandro
 >www.peacelink.it
 >
 >--
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