La Cgil scrive di aderire insieme alla Tavola della Pace alla manifestazione contro il masssacro in Siria



 
Questo e' il comunicato ufficiale della CGIL sulla Siria, si scrive che devono essere protetti i civili. Non so se sono informati che secondo gli osservatori della Lega Araba anche i ribelli siriani colpiscono i civili, non so quanto hanno seguito quello che e' avvenuto e avviene in Libia. Si scrive anche che partecipano a questa manifestazione insieme alla Tavola della Pace.Le intenzioni espresse nel comunicato sono per bloccare la guerra civile, ma la manifestazione e' organizzata dal CNS, e' neutrale ? Ripeto quello che ho scritto prima in maniera confusa:
 
Per bloccare (in realta' per limitare i danni della guerra civile ormai innescata) occore l' impegno di una terza parte neutrale.
 
 Galtung, quando critico' con un articolo la risoluzione ONU che poi ha portato alla guerra libica, scrisse in modo molto piu' chiaro di me questa verita', che sinceramente credevo fosse un concetto acquisito da molti pacifisti italiani.
 
Comunque la CGIL scrive esplicitamente che non vuole un nuovo conflitto armato.
 
Ma questa e' la posizione anche di ha convocato la manifestazione ?
 
Credo di no, che il CNS abbia piu' volte espresso in maniera chiara e scritta che non esclude interventi esterni.Faro' ricerche in questa settimana,
 
ma senz' altro sabato 19 febbraio la macchina della guerra sara' gia' partita. Il precedente della Libia mi deprime, ma deve servirci invece a fare il possibile perche' le cose vadano in modo diverso.
 
Dovremo essere calmi e tentare di fare ragionare la gente e di fare conoscere cose che sono nascoste all' opinione pubblica.
 
E dovremo innanzi tutto riuscire a fare muovere quelli che la pensano come noi.
Cioe' quelli che credono alla grande guerra mediatica mistificatoria e che sono interessati ad esprimere la loro voglia di pace, senza temere di disturbare "il centro-sinistra".
 
Marco
 
Questo il comunicato della Cgil:
 
 
Siria:la CGIL partecipa alla manifestazione del 19 febbraio a Roma per fermare massacro  
 
10/02/2012 
La tragedia che sta vivendo la popolazione siriana, da undici mesi alla mercé della violenza e della repressione del regime di Bashar Assad, non è ancora sufficiente affinché la comunità internazionale trovi un accordo per esercitare tutte le pressioni politiche e diplomatiche per porre fine a quella che oramai è una guerra civile.
Di nuovo lo spettro di soluzioni armate e di interventi funzionali agli interessi geo-politici delle diverse potenze, sullo sfondo nella stessa inconcludente discussione nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, richiede una forte presa di posizione della società civile.
E' urgente riportare la responsabilità dei governi e degli stati all'azione prioritaria di protezione della popolazione civile ed alla responsabilità di tutta la comunità internazionale per la tutela dei diritti umani, prima ancora di ogni calcolo o interesse particolare.
Le notizie che provengono dalla Siria sono un bollettino di guerra, ogni giorno decine e decine di morti. Questo massacro va fermato, subito e senza un nuovo intervento armato. La CGIL, insieme alla Tavola della Pace, aderisce quindi alla manifestazione del 19 febbraio a Roma, a convocata dal Consiglio Nazionale Siriano.