Signor Governo, rispetto e saggezza!



Signore ministre e signori ministri,
ci avete fatto felici sostituendo il precedente governo dell'Innominabile. State facendo con impegno il possibile per rimediare i guai economici italiani, anche se - riteniamo in molti - il guaio è tutto il sistema economico attuale, e non qualche settore ad esso interno. La crisi non è "nel" sistema, ma "del" sistema.
    Comunque, speriamo. Ora, però, dovete smettere subito di canzonare, un ministro-ministra dopo l'altro/a, con battute sciocche, i giovani che cercano di entrare nel mondo del lavoro.
    Sapete bene che senza posto stabile non si può fare un mutuo per la casa, necessario per sposarsi e sostenere la natalità italiana.
    Sapete bene che abitare vicino ai genitori è necessario, più che migrare di città in città, per avere l'aiuto dei nonni, indispensabile per la cura quotidiana dei bambini, che non trovano tutti nido e scuola materna.
    Dovete smettere di esibire dall'alto ignoranza delle reali condizioni di vita della gente, dei giovani, per avere ancora la fiducia che vi abbiamo dato, non senza qualche incertezza e dubbio misti alla gioia relativa al passato.

    Auguri di saggezza e di buon lavoro.
    Enrico Peyretti, Torino (76 anni)
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