Re: [pace] verso una sconfitta epocale



Scusate!
Io ricevo quello che mi girate e non ho motivo per non essere d’accordo con quasi tutto quello che leggo, ma la forma della comunicazione è a mio avviso assai difettosa e poco pratica. Se volete (e non faccio propaganda) potere riunirvi in un gruppo tecnico Yahoo, da me diretto:

http://it.groups.yahoo.com/group/tribunadiciviumlibertas/,

 dove trovate altra gente (indisciplinata), ognuno con la sua specializzazione (moneta, vegetariani, libertari...). Credo che sarà più facile comunicare ed avere in archivio il pregresso, che sarà utile ai nuovi arrivati...

Quanto al merito, alla sconfitta, io vedo la situazione in questi termini: questo governo e tutto il ceto politico che vi gira intorno non ha nessuna legittimità. È peggio di un governo militare di occupazione con il compito di scuoiare e genocidare un intero popolo. È già un gravissimo errore credere che ancora si possa dialogare con il sistema (qualcuno di voi scriveva: “teniamoci questo governo Monti...”).

Questo società, questo popolo si gioca la sua esistenza, il suo avvenire, il suo destino nella capacità che ha di insorgere non in modo velleitari (cortei passegiata, blocchi stradali, scoppi isterici di rabbia...) ma in modo organico e maturo con una contestazione consapevole dell’altrui legittimità e con una appropriazione della sovranità perduta... nel 1945!

Guardo con interesse ad ammiriazione al movimento permanente di occupazione delle piazze, che ho visto a Londra in piazza St. Paul, ma so che è più diffuso in America...

ma mi dicono che qui in Italia è una «cazzata»...

Cosa significa occupare in permanenza le piazze d’Italia con attendamenti, dormitorio, tende università, luoghi di riunione aperti al popolo che porta le sue doglianze?

Significa dare vita ad un potere costituente che giorno dopo giorno prende coscienza di sé, si organizza, si collega, si articola, elabora, delibera...

Se fare questo è una “cazzata”, allora vuol dire che restano le passeggiate corteo, dove bene che vada invitano una delegazione per salire nel palazzo e prendere il tè con i pasticcini... e poi quelli che aspettano fuori se la prendono in quel posto...

Certo, siamo nel 2012 e non possiamo pensare di insorgere con quelle stesse armi che abbiamo mandato ai “ribelli” libici per buttare giù l’unico governo legittimo e popolare che abbiano mai avuto nella loro storia... No! A noi non è consentito ribellarci allo stesso modo, con le armi in pugno, perché non le abbiamo, nessuno ce li dà e soprattutto siamo democratici perché possiamo andare a votare e ci lasciano perfino passeggiare per le strade di Roma, facendo un poco di turismo politico....

Siamo nel 2012 e bisogna trovare forme adeguate. A mio avviso, una occupazione delle piazze che si estendesse a macchia d’olio in tutti i comuni d’Italia, avrebbe un solo elemento di illegalità superabile: l’occupazione stessa del suolo pubblico della piazza, che però dovrebbe appartenere al popolo stesso... Non ci possono venire a dire che l’occupazione di una piazza pubblica è la stessa cosa del blocco stradale...

Il successo si misura così: se le occupazioni dilagano e la gente va in tenda per informarsi, anziché sentire l’ottundimento mentale prodotto dalle tivvù, vi è speranza e la forza di popolo non potrà essere contenuta... se l’occupazione si limita ad una sola piazza, allora diventa un fatto folcloristico ed è fallita...

Più mi dicono che questo che dico è una “cazzata”, e più mi convinco del contrario, e che sono invece cazzate le passeggiate turistiche dei cortei...

Saluti!

Il giorno 29 gennaio 2012 10:23, ernesto celestini <ernestocelestini at hotmail.com> ha scritto:
Condividiamo tutti e come al solito proviamo tutti a muoverci come cani sciolti.
Esistono migliaia di associazioni che parlano a nome di mille /duemila persone che nemmeno si conoscono tra loro e non sanno nemmeno come la pensano gli altri iscritti .... in questo modo la gente sa di aver dato la propria partecipazione e si sente impegnata ma ...  è solo illusione.   In questo vuoto politico tanto sintomatico, in un paese che corre con il pilota aiutomatico, se non si riesce a spiegare che l'unico modo per tornare alla democrazia è quello che propone, da tanto tempo, Lino Balza ... allora siamo complici anche noi.
Il sistema tra poco tempo tornerà in piedi e continueremo a vivere garantendo i privilegi di sempre e le sperequazioni che abbiamo sempre ritenuto la fonte di tutti i mali.

Ricominciamo subito come per i referendum e le firme decidiamo di raccoglierle anche per le strade ma con appuntamenti precisi e organizzati prima, dov la gente si potrà riconoscere nella faccia dell'amico, del compagno della persona per bene che incontra per strada.

La persone per bene che lavorano sono troppe per non poter trovare una voce unica

Ernest


> Date: Fri, 27 Jan 2012 20:25:27 +0100
> Subject: Re: [pace] verso una sconfitta epocale
> From: bdndante at gmail.com
> To: pace at peacelink.it

>
> condivido pienamente l'intervento di Lino BAlza
> Dante Bedini
>
> Il 27/01/12, Lino Balza<medicinademocraticalinobalza at hotmail.com> ha scritto:
> > L'operazione è il preludio di un'offensiva più massiccia contro il movimento
> > popolare: sfondare in Val Susa sulla questione grandi opere vuol dire per lo
> > stato mettere a segno un obbiettivo strategico ed un precedente che varrà
> > per tutte le altre forme di opposizione sociale nelle lotte ambientali.
> > Ciò sta avvenendo nel vuoto politico senza incontrare resistenza, quella
> > resistenza che i movimenti dis-organizzati non hanno saputo o voluto
> > contrapporre -non convocando gli Stati Generali dei beni comuni, chiudendosi
> > nel proprio particolare: esempio acqua- buttando all'aria l'occasione
> > storica conquistata con i referendum. Una sconfitta epocale.
> > Lino Balza
> >
> >
> >
> > From: v.miliucci at libero.it
> > Sent: Thursday, January 26, 2012 5:37 PM
> > To: networkanticapital at yahoogroups.com ; network_barletta at libero.it ;
> > cosenza2feb at inventati.org ; nomortilavoro at autistici.org ;
> > hyperlink at lists.riseup.net ; noinc at yahoogroups.com ; lele at notav.info ;
> > edin2003 at libero.it ; francesc.masi at tiscali.it
> > Subject: [hyperlink] I: contro arresti NO Tav
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > Proteste a Roma contro gli arresti degli attivisti NO Tav.
> >
> >
> >
> > Mentre scrivo è in corso l’occupazione del Ministero dei Trasporti a Roma,
> > da parte di studenti e lavoratori che accusano questo segmento del potere
> > tra i maggiori responsabili dell’operazione poliziesco-giudiziaria nei
> > confronti del movimento NO Tav. Da stamani 26 arresti e altri 15 a misure di
> > obblighi-divieti, colpiscono i compagni/e della Val Susa, di Torino, Trento,
> > Milano,Bologna, Pistoia,Roma , Palermo.
> >
> > L’iniziativa in corso è la naturale conclusione della affollatissima
> > conferenza stampa organizzata dagli studenti c/o la Facolta’ di Scienze
> > Politiche , dove studia e si impegna politicamente il giovane compagno
> > Damiano Calabrò( attivista di Esc) , arrestato e condotto nel carcere di
> > R.Coeli con le solite imputazioni “resistenza e violenza”, che si
> > attribuiscono da sempre agli oppositori in lotta tentando di dissuaderli
> > dal conflitto brandendo l’arma repressiva.
> >
> > Sempre a Roma, al compagno Davide Massadani del Corto Circuito è stato
> > affibbiato l’obbligo di non allentarsi da Roma ; a detta degli inquirenti
> > tutte/i le/i compagne/i arrestati e/o “ obbligati” , hanno preso parte alle
> > mobilitazioni svoltesi a Chiomonte e dintorni il 24/6 e il 3 luglio 2011.
> >
> >
> >
> > Altre iniziative di protesta sono previste nei giorni a seguire in
> > raccordo con quando sta avvenendo in tutta Italia , per sventare l’ennesimo
> > teorema giudiziario contro i movimenti di opposizione sociale.
> >
> > Colpire i NO Tav , è stato detto in conferenza stampa , è un disegno
> > criminoso predisposto da tempo ed orchestrato dalla banda
> > politico-giudiziaria – da Caselli a Fassino, da Cota all’insieme dei partiti
> > e sindacati concertativi- che a tutti i costi vogliono la TAV , passando
> > sopra e oltre il rifiuto del popolo Valsusino , anche con l’illegale e
> > incostituzionale militarizzazione del territorio e le persecuzioni, pur di
> > raggiungere l’insulso e dannoso scopo.
> >
> >
> >
> > I partecipanti alla conferenza stampa , le varie articolazioni del
> > movimento romano , si sono oltremodo pronunciati per la resistenza attiva a
> > fianco della popolazione in lotta della Val Susa e l’utilizzo di tutti i
> > mezzi necessari per la liberazione delle/i compagne/i arrestati.
> >
> >
> >
> > Il compagno dei Cobas intervenuto, nell’ esprimere la solidarietà e
> > l’impegno dell’intera organizzazione, ha caldeggiato la necessità della
> > partecipazione alle iniziative già previste dai NO Tav . in particolare
> > ,quella di sabato 28/1 a Torino.
> >
> > E di prevedere la possibilità di una manifestazione complessiva e generale
> > a Roma “ contro le grandi opere/la devastazione-militarizzazione dei
> > territori, per i beni comuni ,l’agibilità sociale , la liberazione degli
> > arrestati”,citando la grande capacità di risposta partecipativa che ebbe il
> > movimento al tempo del “Teorema Cosenza”, che di fatto fece fallire
> > l’operazione ai danni dei compagni del “ sud ribelle”; a tal proposito il
> > compagno ha ricordato che il 23/2 ci sarà l’ultima coda giudiziaria in
> > Cassazione e per quella data si svolgerà un presidio davanti la stessa.
> >
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> >
> > Vincenzo
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Antonio Caracciolo