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Re: [pace] VOCI E SUONI CONTRO GLI F35: NOVARA 23 GENNAIO
- Subject: Re: [pace] VOCI E SUONI CONTRO GLI F35: NOVARA 23 GENNAIO
- From: Massimiliano Pilati <massi.pilati at gmail.com>
- Date: Mon, 23 Jan 2012 10:47:10 +0100
Lorenzo,
utilissimo non creare doppioni, c'è da dire che a Novara sono attivi da parecchio su questo tema e cmq mantengono spesso rapporti con la Rete Disarmo.
Ciao, Massimiliano Pilati.
Il giorno 22 gennaio 2012 17:19, Lorenzo Galbiati <lorenz.news at yahoo.it> ha scritto:
Io non firmerò quella petizione, che francamente serve a disperdere le energie e aindebolire la petizione della Rete Disarmo, di cui è un doppione.Se a Novara si è creato un movimento no F35 la prima cosa da fare era verificarecosa si stava facendo contro gli F35 e unirsi alla petizione della Rete disarmo, che hagià 27 000 firme, e si rivolge a ogni governo.Creare doppioni non serve, anzi danneggia.Il Manifesto Nonviolento per esempio non è in alcun modo un doppione della petizione della Rete disarmo, perché è una dichiarazione di nonvoto, e in questo è una novità rispetto alle petizioni correnti, che si limitano a chiedere senza dire cosa faranno i firmatari a richiesta non esaudita.Lorenzo Galbiati
Da: marco palombo <elbano9 at yahoo.it>Inviato: Domenica 22 Gennaio 2012 6:36
A: "pace at peacelink.it" <pace at peacelink.it>; "semprecontrolaguerra at googlegroups.com" <semprecontrolaguerra at googlegroups.com>; "fermiamo-il-fuoco-atomico at googlegroups.com" <fermiamo-il-fuoco-atomico at googlegroups.com>
Oggetto: [pace] VOCI E SUONI CONTRO GLI F35: NOVARA 23 GENNAIO
Giro questa e-mail che presenta una iniziativa a Novara contro gli F-35 e faccio un invito a tutti a tentare di portare in piazza, ovunque, l' impegno contro gli F-35, E' una questione che ha tutte le premesse per essere affrontata con il consenso di una grande parte dell' opinione pubblica. Deve pero' uscire all' aperto, fuori dal solo web, fuori dalle nicchie. Con alcune/i amiche/amici a Roma ci stiamo provando.Spero che riusciamo a riparlarne.MarcoNOVARA LUNEDì 23 GENNAIOORE 18 PIAZZETTA DELLE ERBEVOCI E SUONI CONTRO GLI F35Comunicato stampa per l'assemblea a Novara, in piazza delle Erbe, di lunedì 23 gennaio 2012, alle ore 18.Sono passati più di cinque anni da quando è cominciata la nostra opposizione agli F-35. Abbiamo cominciato subito, appena siamo venuti a sapere che i governi italiani, in perfetto stile bipartisan, avevano deciso di partecipare a questo tremendo progetto di morte targato Lockheed Martin.Sono passati più di cinque anni, trascorsi a fare controinformazione, presidi, manifestazioni piccole e grandi, alcune addirittura nazionali, come quella dello scorso 12 novembre.Sono passati più di cinque anni nel silenzio assordante di gran parte dei mezzi di comunicazione di massa e tra l'incomprensione dei soliti politici navigati, che sanno di cosa parlare e sanno irridere chi non si conforma al pensiero dominante.Più di cinque anni di candida ed irresponsabile utopia pacifista ed antimilitarista: contro tutte le guerre, contro le fabbriche d'armi e di morte.Ma ora sembra che, da molte parti, il problema F-35 venga sentito diversamente: la crisi economica ha prodotto il suo effetto e ha insinuato il dubbio che la spesa militare sia ingiusta, dannosa, inutile.Per aggiornare i cittadini novaresi sulle ultime novità a tale riguardo e per opporci ai tentativi di propaganda dei fabbricanti di morte e dei guerrafondai, diamo appuntamento a tutti, a Novara, in piazza Battisti (meglio nota come piazza delle Erbe), alle ore 18 di lunedì 23 gennaio.Musica, parole, letture, discorsi, dibattiti: due ore al freddo contro tutte le guerre, contro le fabbriche di morte, contro la costruzione e l'acquisto dei cacciabombardieri F-35 di Lockheed Martin, per la riconversione della spesa pubblica al civile.Meno armi, più spese sociali.Movimento no F-35
SE NON ORA QUANDO RIDUCIAMO LE SPESE MILITARI IN ITALIA ?INCOMINCIAMO DAI CACCIABOMBARDIERI F35Il Movimento NO F35 è composto da persone associazioni e organizzazioni che hanno radici diverse ma condividono lo stesso obiettivo: tagliare le spese militari in Italia a cominciare dagli F35.Siamo pacifisti, antimilitaristi, cattolici, precari, pensionati, cittadini contribuenti. Alcuni di noi hanno iniziato ad occuparsi dei cacciabombardieri nel 2006, accumulando ragioni e argomenti di critica a vari livelli, etico, politico-strategico, tecnologico-industriale, economico-occupazionale.I fatti ci hanno dato ragione: il progetto più costoso della storia accumula difetti, ritardi, aumenti di costi, rinunce di partner, cancellazioni di acquisti: le promesse occupazionali si sono rivelate gonfiate, gli investimenti pubblici sono enormi, i posti di lavoro sono spostamenti da altre sedi e briciole di indotto locale, non ci sono penali per chi rinuncia all’acquisto.Il ministro competente, più volte intervistato sul tema, non chiarisce nulla e si arroga il controllo totale. Noi cittadini e cittadine abbiamo visto tagliare l’occupazione nelle scuole pubbliche, nei servizi sociali, nei trasporti, nelle pensioni di sopravvivenza; noi lavoratori e lavoratrici abbiamo visto cancellare diritti acquisiti negli anni e delocalizzare produzioni, tagliare e precarizzare i posti di lavoro; l’ammiraglio Di Paola non lascia tagliare nulla del suo bilancio militare.Costruire cacciabombardieri d’attacco è anti costituzionale.Consumare risorse pubbliche in tempo di crisi per preparare guerre di proiezione strategica è stupido e autolesionista.Comprare con promesse falsate la speranza di occupazione è immorale.Chiamare “missioni di difesa aerea” i bombardamenti sulle città è vergognoso.Si stanno moltiplicando le voci critiche, tra la cittadinanza, tra gli enti locali, sui mezzi di comunicazione.Il caso F35 è un esempio illuminante della distorsione militarista delle nostre società: si produce per distruggere e uccidere, si ricerca per avere armi più potenti, si investe DENARO PUBBLICO in sistemi d’arma sempre più costosi e sempre meno generatori di occupazione. Mentre intorno la società civile, indifesa, si impoverisce e perde sicurezza .La crisi che travolge diritti, sicurezza sociale, futuro per i giovani, prevenzione ambientale, può essere l’occasione per una grande RICONVERSIONE dal militare al sociale: nella ricerca, nella produzione, nei consumi, nelle scelte politiche nazionali, nelle strategie internazionali, nella cultura.Noi civili siamo il 99 % della società. CHIEDIAMO LA PRECEDENZA.No agli F35 è il primo passo di riconversione civile: tagliare un’ingente spesa militare per rivolgerla a scopi sociali.ASSOCIAZIONE PER LA PACE DI NOVARAFirma la petizione on-line:
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