Fw:Salviamo il referendum dell'acqua
- Subject: Fw:Salviamo il referendum dell'acqua
- From: "Claudio Pozzi" <clany at clany.it>
- Date: Sun, 15 Jan 2012 23:27:04 +0100
----- Original Message -----
From: Consiglia Salvio
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Sent: Sunday, January 15, 2012 11:07 PM
Subject: [napoli] DIFFONDERE. Diamo
voce alla grido d’allarme del nostro Alex Zanotelli! Facciamo
girare, stampiamo e volantiniamo, pubblichiamo su siti, blog, fb,
inoltriamo attraverso email, ecc. il suo significativo
Appello. Ciao. Consiglia
Da: alex.zanotelli at libero.it
[mailto:alex.zanotelli at libero.it] da far girare. grazie
SALVIAMO IL REFERENDUM DELL’ACQUA
TRADIMENTO MONTI Era il 13 giugno , esattamente 7 mesi
fa ,quando 26 milioni di italiani/e sancivano l’acqua bene comune :”Ubriachi eravamo di gioia… le spalle
cariche dei propri covoni!(Salmo,126) E oggi,13 gennaio ritorniamo a “seminare nel pianto..” (Salmo,126)
perché il governo Monti vuole privatizzare la Madre. Sapevamo che il governo Monti era un
governo di banche e banchieri, ma mai ,mai ci saremmo aspettati che un governo
,cosidetto tecnico, osasse di nuovo mettere le mani sull’acqua ,la Madre di
tutta la vita sul pianeta. E’ quanto emerge oramai con chiarezza
dalla fase 2 dell’attuale governo,
che impone le liberalizzazioni in tutti i settori.Infatti le dichiarazioni di
ministri e sottosegretari, in questi ultimi giorni, sembrano indicare che quella
è la strada anche per l’acqua. Iniziando con le affermazioni di
A.Catricalà, sottosegretario alla Presidenza, che ha detto che l’acqua è uno dei
settori da aprire al mercato.E C.Passera, ministro all’economia,ha affermato
:”Il referendum ha fatto saltare il meccanismo che rende obbligatoria la
cessione ai privati del servizio di gestione dell’acqua, ma non ha mai impedito
in sé la liberalizzazione del settore.” E ancora più spudoratamente il
sottosegretario all’economia G.Polillo ha rincarato la dose: “Il referendum
sull’acqua è stato un mezzo imbroglio. Sia chiaro che l’acqua è e rimane un bene
pubblico.E’ il servizio di distribuzione che va liberalizzato.”E non meno
clamorosa è l’affermazione del ministro dell’ambiente C.Clini:”Il costo
dell’acqua oggi in Italia non corrisponde al servizio reso…..La gestione
dell’acqua come risorsa pubblica deve corrispondere alla valorizzazione del
contenuto economico della gestione.” Forse tutte queste dichiarazioni
preannunciavano il decreto del governo (che sarà votato il 19 gennaio) che
all’art.20 afferma che il servizio idrico- considerato servizio di interesse
economico generale- potrebbe essere gestito solo tramite gara o da società per
azioni, eliminando così la gestione pubblica del servizio idrico. Per dirla
ancora più semplicemente, si vuole eliminare l’esperienza che ha iniziato il
Comune di Napoli che ha trasformato la società per azioni a totale capitale
pubblico(ARIN ) in ABC (Acqua Bene Comune-Ente di diritto
pubblico). E’ il tradimento totale del referendum
che prevedeva la gestione pubblica dell’acqua senza scopo di lucro .E’ il
tradimento del governo dei professori.E’ il tradimento della
democrazia. Per i potentati economico-finanziari
italiani l’acqua è un boccone troppo ghiotto da farselo sfuggire.Per le grandi
multinazionali europee dell’acqua(Veolia,Suez,Coca-Cola…) che da Bruxelles
spingono il governo Monti verso la privatizzazione, temono e tremano per la
nostra vittoria referendaria,soprattutto il contagio in
Europa. “Un potere immorale e mafioso –ha
giustamente scritto Roberto Lessio, nel suo libro All’ombra dell’acqua- si sta
impossessando dell’acqua del pianeta.E’ in corso l’ultima guerra per il possesso
finale dell’ultima merce:l’acqua.Per i tanti processi di privatizzazione dei
servizi pubblici in corso, quello dell’accesso all’acqua è il più
criminale.Perchè è il più disonesto, il più sporco, il più pericoloso per
l’esistenza umana.” Per questo dobbiamo reagire tutti con
forza a tutti i livelli, mobilitandoci per difendere l’esito referendario, ben
sapendo che è in gioco anche la nostra democrazia. Chiediamo al più presto una
mobilitazione nazionale, da tenersi a Roma perché questo governo ascolti la voce
di quei milioni di italiani/e che hanno votato perché l’acqua resti pubblica
. Chiediamo altresì che il governo Monti
riceva il Forum italiano dei movimenti per l’acqua,ciò che ci è stato negato
finora. Rilanciamo con forza la campagna di
“obbedienza al referendum” per trasformare le Spa in Ente di diritto
pubblico(disobbedendo così al governo Monti). Sollecitiamo i Comuni a manifestare la
propria disobbedienza alla privatizzazione dell’acqua con striscioni e bandiere
dell’acqua. E infine ai 26 milioni di cittadini/e
di manifestare il proprio dissenso esponendo dal proprio balcone ,uno striscione con
la scritta :”Giù le mani dall’acqua”!
In piedi , popolo dell’acqua! Ce l’abbiamo fatta con il referendum,
ce la faremo anche adesso ! E di nuovo la nostra bocca esploderà
di gioia
(Salmo,126)
Alex Zanotelli Napoli, 13 gennaio
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