Siria: parla la mamma di Afef, la bambina di quattro mesi che sarebbe stata torturata e uccisa in prigione



Sulla bambina Afef che secondo un fantomatico "Centro per le documentazioni in Siria" e sempre "senza poter confermare" sarebbe morta per le torture in carcere trovo queste affermazioni della sua mamma. Le ha mandate oggi con altre (come fanno ogni giorno) l'ufficio stampa del'ambasciata siriana.  Ogni giorno è un elenco con nomi cognomi e luoghi di persone (civili e militari, impiegati governativi, donne) uccise, spiegano loro, da gruppi terroristi. Se qualcuno è interessato posso mandare dei "saggi" di queste notizie. Naturalmente qualcuno dirà "no perché sono info di parte". Ma l'Osservatorio siriano per i diritti umani (da Londra) e i Comitati di coordinamento locale citati come la Bibbia dai media di tutto il mondo, sono anch'essi di parte (e spesso non fanno i nomi e spesso li fanno falsi), e MAI condannano le esecuzioni, i rapimenti e le violenze del cd "Esercito Libero siriano". Marinella
 
 
ECCO LA NOTA SU AFEF E COME VEDETE SI ACCENNA ANCHE AD ALTRI BAMBINI
·                 La signora Shadya Abdul Jabbar Al Assaad, madre della bambina Afaf Mahmoud Sarakbi, ha smentito quanto diffuso da alcuni canali d'informazione complici nello spargimento di sangue in Siria, in particolare Al Jazeera, che hanno sostenuto che la piccola è stata uccisa in una prigione, mentre il padre è ancora detenuto.
La donna ha aggiunto che la figlia, dopo essere stata trasferita alla città di Tartous qualche tempo fa, ha cominciato a soffrire di una malattia per cui è stato necessario portarla dai medici e, in seguito, all'ospedale, dove è rimasta per tre giorni. La sua situazione clinica è però peggiorata causando la morte della bambina.
Il canale del terrorismo "Al Jazeera" è ormai abituato a creare questo genere di storie immaginarie, che hanno spesso come protagonisti dei bambini, violando la loro innocenza per mobilitare ed incitare l'opinione pubblica. Spesso però sono stati smascherati, grazie anche alle versioni fornite dai genitori, che hanno portato alla luce le loro menzogne, come è successo per Alla Jiblawi, Sari Saouud e Hala Al Munajed