Ucciso in Siria il reporter francese Gilles Jacquier, vincitore del premio Ilaria Alpi



Stavano coprendo una manifestazione filo-governativa a Homs quando alcune esplosioni hanno spezzato gli slogan a favore di Bashar Assad e lasciato sul selciato i corpi di otto persone tra cui quello del giornalista francese del canale televisivo France 2.

Fonte
http://www.atlasweb.it/2012/01/12/siria-bombe-contro-i-giornalisti-a-homs-la-lega-araba-ritarda-linvio-di-altri-osservatori-579.html


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Nel corso di una manifestazione a favore del regime del presidente Bashar al-Assad è stata sparata sulla folla una granata
(anche se tra i testimoni, invece, c'è chi parla di un'esplosione all'interno di un edificio).
L'attacco si è verificato ad Homs, a nord di Damasco, e avrebbe causato otto morti e venticinque feriti. Tra le vittime anche il reporter francese Gilles Jacquier, inviato di France 2. Jacquier è il primo giornalista occidentale ucciso in Siria da quando è esplosa la protesta contro il regime di Assad. Un collega belga è rimasto ferito nel corso dello stesso attentato. I giornalisti erano stati autorizzati a seguire la manifestazioni dalle autorità.

Jacquier è stato insignito nel 2011 del Premio Ilaria Alpi per un reportage sulla rivoluzione tunisina,  nel 2003 aveva conquistato il Premio Albert-Londres e nel 2009 il Premio Jean-Louis Calderon per un reportage sull'Afghanistan.

Fonte
http://www.gqitalia.it/viral-news/articles/2012/gennaio/siria-giornalista-francese-ucciso-in-un-corteo-ferito-un-collega-belga


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Jacquier aveva iniziato la sua attivita' di giornalista nella redazione di Lille di France 3 nel 1991 prima di passare alla redazione nazionale della stessa emittente nel 1994. Nel 2003 aveva ottenuto il prestigioso premio 'Albert Londres' con Bertrand Coq, per i suoi reportage sulla seconda Intifada e sull'operazione israeliana 'Scudo Difensivo' nell'aprile 2002.

Fonte
http://www.tmnews.it/web/sezioni/esteri/PN_20120112_00008.shtml

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"La forza del nostro reportage - aveva detto Gilles Jacquier, rispondendo a Tiziana Ferrario, conduttrice della serata finale del Premio Ilaria Alpi - e' il fatto che siamo stati dentro gli avvenimenti". Il Premio Ilaria Alpi ricorda cosi' Gilles Jacquier, con le sue parole, sottolineando l'importanza che dava al mestiere e al dover essere in prima linea durante gli avvenimenti. La giuria infatti rimase molto colpita dal coraggio di questo collega francese. "Rimasi molto colpita dal coraggio, ma anche dalla sua passione per il mestiere. - Ricorda Tiziana Ferrario, della giuria del Premio - Era un giornalista che voleva stare sul posto e testimoniare in prima persona. Esempio di giornalismo senza fronzoli. Dava quindi valore al lavoro dell'inviato. Era sempre in posti scomodi, pericolosi. Purtroppo questa volta e' stato sfortunato". "Colpiva anche per la qualita' del lavoro - aggiunge Andrea Vianello, direttore scientifico del Premio Ilaria Alpi - Sicuramente un reporter di razza, che portava la telecamera dove accadevano veramente i fatti". "Jacquier - ricorda Pasquale D'Alessio, Presidente dell'Associazione Ilaria Alpi- si presento' a Riccione con "molta disponibilita'", partecipo' ai dibattiti, mostrava un'autentica passione per il suo lavoro. Una persona simpatica e che era tornato volentieri a Riccione". A premiarlo sul palco era salito il Sindaco di Riccione Massimo Pironi, che oggi con tutta la citta' si unisce al cordoglio dell'Associazione Ilaria Alpi.

Fonte:
http://www.agi.it/bologna/notizie/201201111929-cro-rt10277-siria_reporter_francese_ucciso_vinse_due_volte_premio_alpi_2

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Un giornalista di Repubblica, molto "schierato", ha fatto questo reportage
http://www.repubblica.it/esteri/2012/01/12/news/homs_del_re-27961734/

Scrive questo: "Pur di raggiungere Homs, chiusa al mondo da quasi un anno, Jacquier aveva accettato di partire "embedded" e di raccontare la pagliacciata di un comizio inneggiante ad Assad, in una città dove il presidente è odiato più del diavolo. Chi ha lanciato i razzi contro il suo pullmino era probabilmente all'oscuro che all'interno vi fossero giornalisti venuti dall'estero. Sempre che a sparare le granate non siano stati i sicari di Damasco".
Ma invece di approfondire la vicenda preferisce parlare di un ospedale dove "i soldati fanno regolarmente irruzione e strappano gli aghi delle flebo".

Potete cercare in lungo e in largo sul web, perdere ore e ore ma non troverete in questo momento articoli che si soffermino più di poche righe su come è morto il giornalista che ha vinto il premio Ilaria Alpi.

Su come invece è stata rapita la blogger siriana mai esistita ci sono infinite pagine web:
http://www.gqitalia.it/viral-news/articles/2011/6/amina-blogger-lesbica-rapita-in-siria-forse-nemmeno-esiste
"Nessun giornalista è mai riuscito a incontrare di persona Amina. Nessuno che l'abbia incontrata s'è fatto vivo con i media, che pure stanno coprendo la storia".

Sui mass media si parla ampiamente di fatti inesistenti ma che fatica approfondire quelli che esistono!

Jacquier raccontava cose che esistevano.

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