Re: [pace] Falsi "disertori" in Siria. Perche' non sono disertori ma combattenti



A me non piacciono né i soldati che sparano sul loro popolo né quelli che sparano per difendere il loro popolo. Mi piace il popolo che ha imparato a difendersi da sé acquisendo una competenza alla difesa nonviolenta. E, affermando questo, mi sembra di capire la realtà: perché essa non è fatta solo di pallottole che diventano migliori o peggiori a seconda della provenienza e della direzione, è fatta soprattutto di rivoluzioni nonviolente che animano gli autentici e profondi processi di liberazione della storia.
Auguri a tutti noi per un 2012 con idee nuove e "antiche come le montagne".
Antonio



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Sent: Friday, December 30, 2011 3:26 PM
Subject: Re: [pace] Falsi "disertori" in Siria. Perche' non sono disertori ma combattenti



se qualcuno intende definire disertori come quelli che mettono giù le armi, io ho solo fatto lo stesso consiglio, di LEGGERE la storia, che anche recentemente ha visto italiani contro il fascismo affiancati da 35mila soldati tedeschi disertori, se i miei libri sulla resistenza non mentono. Poi, devi capire, un soldato che rifiuta un ordine di sparare sul suo popolo, ma non rifiuta di difendere il suo popolo e paese non sta passando per un'altra parte, ma per un altra fine. Ma, sono parole sprecate qui, nessuno pare capire la realtà davanti agli occhi!