Re: [pace] Siria: perche' invece non chiedere pace davanti all'ambasciata di Siria e di Turchia?



la stragrande maggioranza di siriani in italia vive in Lombardia, Veneto, Toscana e le Marche. Per forza a Roma non ci sono grandi manifestazioni. Inoltre, a Roma ci sono quelli che lavorano per il regime e gente qui non è indenne dalle rappresaglie in Siria. Chiedete a Shady Hamadi. Perché è andato in TV, la sua città era circondata, la casa è stato attaccato da un carro armato e 2 persone dentro sono stati uccisi, una donna ed un ragazzo.
Mary Rizzo
 
Sent: Wednesday, December 14, 2011 2:17 PM
Subject: R: Re: [pace] Siria: perche' invece non chiedere pace davanti all'ambasciata di Siria e di Turchia?
 

caro Marco, la mia cercava di essere una critica costruttiva, un contributo per cercare di fermare la violenza e la guerra dal mio punto di vista.  Quella di Marinella Correggia non e' l'unica visione della situazione in Siria; nello specifico, accanto alle dichiarazioni del vescovo siro-cattolico di Homs ( che non ho trovato in internet, sapete indicarmi il link?) che Mariella richiamava, ho aggiunto anche quelle di p.Dall'Oglio che mi sembrano appunto indicare una diversa prospettiva.

Non ho capito completamente il tuo racconto sulle due manifestazioni davanti all'ambasciata siriana, che trovo peraltro interessante specie per chi non abita a Roma come me. Vorresti dire che non e' possibile organizzare una manifestazione li' davanti perchè si bloccherebbe il traffico?

saluti cordiali

la pace senza giustizia non e' pace

annalisa

----Messaggio originale----
Da: elbano9 at yahoo.it
Data: 14/12/2011 13.33
A: "pace at peacelink.it"<pace at peacelink.it>, "segreteria at beati.org"<segreteria at beati.org>
Ogg: Re: [pace] Siria: perche' invece non chiedere pace davanti all'ambasciata di Siria e di Turchia?


Io credo che tutti ci dovremmo muovere oggi per far cessare la guerra civile siriana ,ancora strisciante e non irreversibile.
 
Invece di criticare Marinella Correggia cerchiamo ognuno di noi di fare la nostra parte e magari criticare chi non si interessa a costruire la pace.
 
Vivendo a Roma ho assistito a due manifestazioni di oppositori siriani vicino all' ambasciata, situata in un posto "tragico",davanti al Campidoglio, dove transitano tutti gli autobus del centro di Roma.
 
Quelli "simpatici" hanno manifestato piu' vicino ed hanno fatto un applauso alla Questura.Quelli "piu' antipatici" sono stati bloccati in una piazza piu' lontana, chiusi da transenne e due blindati delle Forze dell' ordine.
Per la cronaca Sinistra Critica, che invita gli estensori dell' appello" Siria, No War" a partecipare alle manifestazioni degli oppositori siriani in Italiani, non c'era...
Ad entrambe ero presente io e l' Associazione antirazzista 3 Febbraio. Con i piu' simpatici c'era anche il Campo Antimperialista, ha parlato anche Livia Turco che di sabato passava da Piazza Venezia per caso.....
Da: "a_roveroni at libero.it" <a_roveroni at libero.it>
A: pace at peacelink.it
Cc: ml-abracciaperte at beati.org; segreteria at beati.org
Inviato: Mercoledì 14 Dicembre 2011 11:07
Oggetto: [pace] Siria: perche' invece non chiedere pace davanti all'ambasciata di Siria e di Turchia?

Quando i venti di violenza e guerra soffiano piu' forti, il loro irrazionale e mortifero alito arriva a lambire anche le nostre ragioni...
 
Il Salmo di stamattina cominciava così - cito a memoria -
... amore e verità
pace e giustizia
staranno insieme...
 
A quanti si scandalizzano "per la chiesa che non ascolta i suoi vescovi"
a Marinella Correggia che come al solito e' maestra di "Real Politik" e scrive "nessuno bada alle dichiarazioni del vescovo di Homs che settimane fa diceva che i civili (anche cristiani) sono uccisi da bande armate; e alle dichiarazioni di altri cittadini che dicevano di volere l'esercito nelle strade come protezione"  - lo stesso vescovo siro-cattolico incaricato dalle autorità siriane (cioè dal regime) di far lasciare la Siria al gesuita p. Dall'Oglio -
voglio chiedere di leggere con attenzione un recente articolo apparso su Adista che riporta le riflessioni di p.Dall'Oglio sull'atteggiamento cristiano di fronte ai fatti che stanno insanguinando questo Paese.
Scrive padre Dall'Oglio:
«Numerosi sono coloro – constata Dall’Oglio – che vaticinano della prossima conclusione dei tragici eventi attuali col successo e la vittoria di una parte o di un’altra… mentre altri profetizzano un aumento progressivo della violenza che condurrebbe alla spartizione duratura del Paese. Ciò avverrebbe attraverso la perdita di centinaia di migliaia di vite umane, assieme alla perdita dell’unità e indipendenza nazionali, oltreché lo smarrimento del ruolo della nazione e della dignità della patria a tempo indeterminato».
«Sta qui – deduce il monaco gesuita – il primo punto che vogliamo affermare: qualunque cosa accada nel nostro Paese, qualunque strada prendano gli eventi e a prescindere dalle conseguenze che porteranno con sé, noi, discepoli di Gesù, rimarremo solidali nei confronti di ogni siriano senza guardare alla sua appartenenza politica, religiosa, tribale o linguistica. Ciascuno di noi solidarizzerà con il suo vicino di casa senza scegliere tra vicino e vicino se non per sostenere l’equità e difendere il debole».
Il nostro unico ruolo è invero – e questo è il secondo punto – quello di servire la riconciliazione. Tuttavia questa comporta una serie di condizioni fondamentali che qualora mancassero la snaturerebbero in sottomissione e arrendevolezza. La condizione più importante è quella del riconoscimento del pluralismo e della libertà di opinione; poi viene la libertà di esprimere tale opinione e di divulgarla rispettando e stimando le opinioni altrui e proteggendo l’incolumità e la dignità di ogni cittadino».
«Il terzo punto – riflette p. Dall’Oglio – nasce dalla convinzione e dall’insegnamento dei Patriarchi orientali e dalle indicazioni del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente (2010), laddove ci dicono che il nostro essere in mezzo ai musulmani in armonia e rispetto è una condizione che Dio, amico degli uomini, ha voluto per noi». La Siria è «il Paese che abbiamo in comune con i musulmani da quattordici secoli. È venuto il tempo di liberarci dei nostri timori e dei nostri pregiudizi nei confronti della partecipazione dei musulmani alla gestione dello spazio politico. Senza dubbio vi sono motivi di preoccupazione a causa dell’estremismo e della violenza di alcuni. D’altronde per altri è difficile immaginare un sistema politico che prenda decisioni al posto della maggioranza dei cittadini considerati come immaturi e non in grado di perseguire il bene del Paese. Cerchiamo invece – è l’incoraggiamento finale – la soluzione nel negoziato non nell’emarginazione». (eletta cucuzza)
 
Io, che cerco per quanto posso di seguire Gesu'
amante della pace e della mitezza
che stava dalla parte dei poveri e degli schiavi
e non dei potenti oppressori
 
Sono angosciata per l'escalation della repressione del regime di Assad sui dimostranti
denuncio il suo rifiuto di accettare di fatto gli osservatori dell'Onu per verificare la situazione nel Paese
Sono idealmente vicina e soffro per le sofferenze che da mesi colpiscono la popolazione Siriana
Sono preoccupata e rifiuto ogni intervento militare esterno nel Paese
Ho fiducia e prego affinché le sorelle e i fratelli Siriani
trovino la strada per la riconciliazione e la pace basata sulla giustizia
Per questo propongo di manifestare la nostra volonta' di pace e di giustizia
davanti alle ambasciate di Siria e di Turchia.
 
Annalisa Roveroni
 
----Messaggio originale----
Da: loretta.mussi at unponteper.it
Data: 14/12/2011 8.56
A: <pace at peacelink.it>
Ogg: [pace] Re: [pace] Re: [pace] Scusate nel rassunto siriano un refuso snatura tutto: questa è la versione giusta

davanti a Montecitorio, e chiedere incontro, se non altro per disturbare
loretta

Il giorno 14 dicembre 2011 07:26, adele dentice <adeledentice at gmail.com> ha scritto:
Sono sempre più scandalizzata dal silenzio di chi in passato si è vestito con le bandiere della pace e di una  chiesa, che non ascolta nemmeno i suoi vescovi. 
Penso che la manifestazione davanti alla Farnesina dovrebbe anche essere supportata da altre iniziative locali  tipo volantinaggi e incontri informativi, molte persone non sanno quanto queste guerre ci siano vicine
adele dentice

Il giorno 13 dicembre 2011 18:40, Mari Cor <mari.liberazioni at yahoo.it> ha scritto:

 
Da: Mari Cor <mari.liberazioni at yahoo.it>
A: "pace at peacelink.it" <pace at peacelink.it>; "nowaroma at googlegroups.com" <nowaroma at googlegroups.com>
Inviato: Martedì 13 Dicembre 2011 18:35
Oggetto: [nowaroma] Allucinante riassunto siriano in pochi punti: che fare?

Riassumo dai link inviati da Sempre contro la guerra e da altre info
 
- Il ministro Terzi (del governo autoproclamato)  incontra in amicizia l'opposizione siriana del Cns
- L'opposizione siriana del Cns ha stretto un patto con l'esercito libero siriano che dice se vinciamo, gli alawiti li spediamo sulle montagne, i cristiani in Libano. Pulizia religiosa (come in Libia quella etnicopolitica)
- gli Usa hanno sempre detto all'opposizione siriana di NON trattare e NON accettare le riforme
- giornali turchi parlano di testate chimiche siriane (lsi diceva anche della Libia, in marzo), la Tirchia si prepara ad attaccare la Siria con il beneplacito degli Usa
- Usa e Cns e la Pillay allarmano sull'ultimatum a Homs (che il governo dichiara inesistente), come si faceva con Bengasi
- nessuno bada alle dichiarazioni del vescovo di Homs che settimane fa diceva che i civili (anche cristiani) sono uccisi da bande armate; e alle dichiarazionei di altri cittadini che dicevano di volere l'esercito nelle strade come protezione
- l'informazione è a senso unico e fonte unica (in realtà NON si sa CHI uccida i civili -  cioè quelli non armati - e QUANTI)
 
Tutto ciò è allucinante.
Se mi permettete mando la petizione intanto a Terzi (De Mistura non c'è ancora) e a Riccardi.
 
Ci vorrebbe una manifestazione come minimo. Una manifestazione davanti alla Farnesina o a Palazzo Chigi. Al più presto.
 
Un'altra guerra rischia di passare così. SEMPRE con questa idiota Italia in primo piano.
 
Marinella


 


 
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