Quando i venti di violenza e guerra soffiano piu' forti, il loro
irrazionale e mortifero alito arriva a lambire anche le nostre
ragioni...
Il Salmo di stamattina cominciava così - cito a memoria -
... amore e verità
pace e giustizia
staranno insieme...
A quanti si scandalizzano "per la chiesa che non
ascolta i suoi vescovi"
a Marinella Correggia che come al solito e' maestra
di "Real Politik" e scrive "nessuno bada alle dichiarazioni del vescovo di
Homs che settimane fa diceva che i civili (anche cristiani) sono uccisi da
bande armate; e alle dichiarazioni di altri cittadini che dicevano di volere
l'esercito nelle strade come protezione" - lo stesso vescovo
siro-cattolico incaricato dalle autorità siriane (cioè dal regime) di far
lasciare la Siria al gesuita p. Dall'Oglio -
voglio chiedere di leggere con attenzione un recente articolo apparso su
Adista che riporta le riflessioni di p.Dall'Oglio sull'atteggiamento cristiano
di fronte ai fatti che stanno insanguinando questo Paese.
Scrive padre Dall'Oglio:
«Numerosi sono coloro – constata Dall’Oglio – che
vaticinano della prossima conclusione dei tragici eventi attuali col successo
e la vittoria di una parte o di un’altra… mentre altri profetizzano un aumento
progressivo della violenza che condurrebbe alla spartizione duratura del
Paese. Ciò avverrebbe attraverso la perdita di centinaia di migliaia di vite
umane, assieme alla perdita dell’unità e indipendenza nazionali, oltreché lo
smarrimento del ruolo della nazione e della dignità della patria a tempo
indeterminato».
«Sta qui – deduce il monaco gesuita – il primo punto che vogliamo
affermare: qualunque cosa accada nel nostro Paese, qualunque strada prendano
gli eventi e a prescindere dalle conseguenze che porteranno con sé, noi,
discepoli di Gesù, rimarremo solidali nei confronti di ogni siriano senza
guardare alla sua appartenenza politica, religiosa, tribale o linguistica.
Ciascuno di noi solidarizzerà con il suo vicino di casa senza scegliere tra
vicino e vicino se non per sostenere l’equità e difendere il debole».
Il nostro unico ruolo è invero – e questo è il secondo punto – quello di
servire la riconciliazione. Tuttavia questa comporta una serie di condizioni
fondamentali che qualora mancassero la snaturerebbero in sottomissione e
arrendevolezza. La condizione più importante è quella del riconoscimento del
pluralismo e della libertà di opinione; poi viene la libertà di esprimere tale
opinione e di divulgarla rispettando e stimando le opinioni altrui e
proteggendo l’incolumità e la dignità di ogni cittadino».
«Il terzo punto – riflette p. Dall’Oglio – nasce dalla convinzione e
dall’insegnamento dei Patriarchi orientali e dalle indicazioni del Sinodo dei
Vescovi per il Medio Oriente (2010), laddove ci dicono che il nostro essere in
mezzo ai musulmani in armonia e rispetto è una condizione che Dio, amico degli
uomini, ha voluto per noi». La Siria è «il Paese che abbiamo in comune con i
musulmani da quattordici secoli. È venuto il tempo di liberarci dei nostri
timori e dei nostri pregiudizi nei confronti della partecipazione dei
musulmani alla gestione dello spazio politico. Senza dubbio vi sono motivi di
preoccupazione a causa dell’estremismo e della violenza di alcuni. D’altronde
per altri è difficile immaginare un sistema politico che prenda decisioni al
posto della maggioranza dei cittadini considerati come immaturi e non in grado
di perseguire il bene del Paese. Cerchiamo invece – è l’incoraggiamento finale
– la soluzione nel negoziato non nell’emarginazione». (eletta
cucuzza)
Io, che cerco per quanto posso di seguire Gesu'
amante della pace e della mitezza
che stava dalla parte dei poveri e degli schiavi
e non dei potenti oppressori
Sono angosciata per l'escalation della repressione del regime di Assad
sui dimostranti
denuncio il suo rifiuto di accettare di fatto gli osservatori dell'Onu
per verificare la situazione nel Paese
Sono idealmente vicina e soffro per le sofferenze che da mesi colpiscono
la popolazione Siriana
Sono preoccupata e rifiuto ogni intervento militare esterno nel
Paese
Ho fiducia e prego affinché le sorelle e i fratelli Siriani
trovino la strada per la riconciliazione e la pace basata sulla
giustizia
Per questo propongo di manifestare la nostra volonta' di pace e di
giustizia
davanti alle ambasciate di Siria e di Turchia.
Annalisa Roveroni
----Messaggio originale----
Da:
loretta.mussi at unponteper.it
Data: 14/12/2011 8.56
A:
<pace at peacelink.it>
Ogg: [pace] Re: [pace] Re: [pace] Scusate nel
rassunto siriano un refuso snatura tutto: questa è la versione
giusta
davanti a Montecitorio, e chiedere incontro, se non altro per
disturbare
loretta
Il giorno 14 dicembre 2011 07:26, adele
dentice
<adeledentice at gmail.com>
ha scritto:
Sono
sempre più scandalizzata dal silenzio di chi in passato si è vestito con
le bandiere della pace e di una chiesa, che non ascolta nemmeno i
suoi vescovi.
Penso che la manifestazione davanti alla Farnesina dovrebbe anche
essere supportata da altre iniziative locali tipo volantinaggi e
incontri informativi, molte persone non sanno quanto queste guerre ci
siano vicine
adele dentice
Il giorno 13 dicembre 2011 18:40, Mari
Cor
<mari.liberazioni at yahoo.it>
ha scritto:
Da:
Mari Cor <mari.liberazioni at yahoo.it>
A:
"pace at peacelink.it" <pace at peacelink.it>; "nowaroma at googlegroups.com"
<nowaroma at googlegroups.com>
Inviato: Martedì 13 Dicembre
2011 18:35
Oggetto: [nowaroma] Allucinante
riassunto siriano in pochi punti: che fare?
Riassumo dai link inviati da Sempre contro la guerra e da altre
info
- Il ministro Terzi (del governo autoproclamato) incontra in
amicizia l'opposizione siriana del Cns
- L'opposizione siriana del Cns ha stretto un patto con l'esercito
libero siriano che dice se vinciamo, gli alawiti li spediamo sulle
montagne, i cristiani in Libano. Pulizia religiosa (come in Libia quella
etnicopolitica)
- gli Usa hanno sempre detto all'opposizione siriana di NON
trattare e NON accettare le riforme
- giornali turchi parlano di testate chimiche siriane (lsi diceva
anche della Libia, in marzo), la Tirchia si prepara ad attaccare la
Siria con il beneplacito degli Usa
- Usa e Cns e la Pillay allarmano sull'ultimatum a Homs (che il
governo dichiara inesistente), come si faceva con Bengasi
- nessuno bada alle dichiarazioni del vescovo di Homs che settimane
fa diceva che i civili (anche cristiani) sono uccisi da bande armate; e
alle dichiarazionei di altri cittadini che dicevano di volere l'esercito
nelle strade come protezione
- l'informazione è a senso unico e fonte unica (in realtà NON si sa
CHI uccida i civili - cioè quelli non armati - e QUANTI)
Tutto ciò è allucinante.
Se mi permettete mando la petizione intanto a Terzi (De Mistura non
c'è ancora) e a Riccardi.
Ci vorrebbe una manifestazione come minimo. Una
manifestazione davanti alla Farnesina o a Palazzo Chigi. Al più
presto.
Un'altra guerra rischia di passare così. SEMPRE con questa idiota
Italia in primo piano.
Marinella
--
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Loretta
Mussi
Un ponte per...
Presidente
Tel +0645479147 - 3338312194
skype: lorettamussi
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